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Sezione << Teosofia >> 

- ultimo aggiornamento del sito: A.D.  -- 

- autrice: Dott.ssa Daniela98-PA

INIZIAZIONE

 

 ....L'INIZIAZIONE.

Con l'avvento della Nuova Era, si è fatto largo sempre più il concetto di Iniziazione.

Il grande saggista Edouard Shurè, nella sua forse più famosa opera, "I Grandi Iniziati" ci parla di alcuni tra i personaggi più noti delle filosofie e delle religioni di tutti i tempi, come Rama, Krishna, Ermete, Mosè, Orfeo, Pitagora, Platone e Gesù, in qualità di Iniziati delle cosiddette Scienze Occulte. 

Desidero spendere alcune parole per spiegare Scienze Occulte. 

Molti, purtroppo gli ignoranti che credono di sapere tutto, ritengono che si tratti di stregoneria o di roba simile. 

Tendono principalmente ad associare i maghi e i cartomanti ciarlatani, con le verità nascoste delle filosofie Orientali e Occidentali. 

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Ma in realtà, cosa vuol dire Occulto? 

Il termine significa nascosto, celato. 

Per il fatto stesso di essere nascosto, mi sento dire, deve per forza essere qualcosa di cattivo! 

Beata ignoranza! 

Chi si prendesse la briga di leggere un pò di storia, vi troverebbe, tra le righe, come siano stati gli atteggiamenti di diffidenza, di ignoranza, di invidia e, si, di cattiveria, a far si che la Scienza Sacra, diventasse occulta, nascosta, poichè la famosa Inquisizione ha mietuto più vittime di una guerra ...santa. 

E' quindi logico che gli studiosi del Medioevo e anche di altre epoche, abbiano pensato di nascondere ciò che conoscevano, per paura di essere arsi al rogo. 

Fu così che nacquero le confraternite segrete e, quelli che oggi, con un termine moderno, chiameremmo club privati, riservati ai soli soci. 

Dunque Occulto, parola che fa sussultare i cuori, altro non significa che celato, celato agli sguardi dei profani e degli ignoranti. 

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La verità, è noto, non piace a coloro i quali presumono di sapere tutto e che si reputano i sapienti della terra in ogni campo dello scibile umano. 

Il dogma dell'infallibilità è seguito da più persone di quanto non si creda. 

Qualcuno mi chiede: "Allora cosa bisognerebbe fare secondo te?". 

Non c'è una ricetta semplice per togliersi le bende dagli occhi. 

Si potrebbe solo tentare di essere più tolleranti nei confronti di ciò che non si conosce e sapere che tutti, chi più, chi meno, siamo vittime del male del secolo: la presunzione.

Mi sembrava necessario spiegare tutto ciò poichè, parlando di Iniziazioni e Iniziati, la parola Occulto o Esoterico, viene spesso fuori. 

Premesso ciò, passiamo ora a considerare il significato di Iniziazione nel passato e nei tempi moderni.

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Il termine stesso della parola, Iniziazione, indica che si debba cominciare qualcosa. 

Ma cosa? In termini strettamente esoterici, si inizia una nuova vita. 

Il discepolo, infatti, lascia la sua vecchia vita per intraprenderne una del tutto nuova illuminato dalla luce della Verità. 

Ma come si svolgevano nell'antichità queste iniziazioni?

Secondo il già citato Shurè, ai tempi di Ramsete, la civiltà egizia era al culmine della sua gloria. 

Chi voleva accostarsi ai Misteri, lo faceva entrando nei templi di Tebe o di Menfi. 

Lì, lo Ierofante o Gran Sacerdote del tempio, conosceva il neofito e gli poneva delle domande. 

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Se riteneva che fosse idoneo al noviziato, lo accettava nel tempio e così cominciava l'addestramento del nuovo venuto. 

Dopo aver trascorso il tempo richiesto nello svolgimento di mansioni umili, nello studio e nella recitazione delle preghiere del tempio, il neofita, se degno, veniva ammesso al livello successivo, quello dello studio e della conoscenza degli dèi. 

Solo dopo aver dimostrato di possedere tenacia e perseveranza, veniva accettato per sostenere la prova più difficile: l'Iniziazione. 

Lo Ierofante, però, gli diceva che era ancora in tempo per ritirarsi, nel caso non si sentisse pronto, poichè le prove che avrebbe dovuto affrontare, avrebbero potuto condurre anche alla morte. 

Se il novizio accettava di restare, allora lo si conduceva al santuario segreto, con solo una lanterna in mano e il Sacerdote richiudeva la porta alle sue spalle. 

Qui il novizio era solo con se stesso in attesa di affrontare le prove che gli venivano richieste. 

Lungo tutto il suo cammino non era mai solo, perchè veniva osservato dallo Ierofante, ma questo il neofita non lo sapeva. 

Questi avrebbe dovuto superare la prova della morte, quella del fuoco, quella dell'acqua e la prova più difficile: vincere se stesso, le sue passioni e i suoi desideri. 

Se non avesse superato le prime tre, sarebbe norto, se invece avesse superato le prime tre ma non avesse saputo vincere se stesso, sarebbe rimasto nel tempio come schiavo per tutta la vita. 

Nel caso, invece, che avesse affrontato con successo tutte le prove, lo Ierofante lo avrebbe accolto trionfalmente nel Santuario di Iside e lì lo avrebbe vestito con porpora e oro alla presenza di altri confratelli accogliendolo come uno di loro. 

L'Iniziazione era stata superata. 

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Fin qui il racconto di Shurè.

Secondo altre fonti, invece, un altro tipo di Iniziazione veniva tenuta all'interno della Grande Piramide, dove, in quella che è conosciuta come la Camera del Re, il neofita veniva fatto sdraiare in quella che ora si crede sia una tomba di granito rosso, dopo aver bevuto, da una coppa offerta dallo Ierofante, una mistura di erbe simile a quella che nelle antiche pratiche sciamaniche veniva data al discepolo per un'iniziazione simile. 

In pratica si trattava di erbe leggermente allucinogene in grado di portare il discepolo ad una condizione di semi-incoscienza, per impedire che la parte razionale del cervello avesse il sopravvento. 

In sostanza, era una specie di rilassante sia fisico che mentale. 

Comunque il neofita non vi si sottoponeva senza conoscere le conseguenze di ciò che stava per fare e per questo era istruito a dovere per un tempo che dipendeva proporzionalmente dalla capacità del discepolo di imparare. 

Solo dopo gli veniva chiesto se sentiva di sottoporsi alla prova e in caso di assenso, si procedeva alla cerimonia nella Camera del Re. 

Dopo essersi sdraiato, il sarcofago veniva richiuso e la mistura di erbe cominciava a fare il suo effetto. 

Lentamente il novizio scendeva in un sonno sempre più pesante e il suo corpo doppio o corpo astrale, si preparava a viaggiare nei mondi della coscienza. 

Lì, il neofita era solo, e doveva riuscire a superare diverse prove. 

Nel suo viaggio avrebbe visitato il mondo dei morti, dove figure spaventose avrebbero potuto farlo impazzire, e altre regioni dell'oltretomba. 

Se avesse superato indenne tali prove, avrebbe raggiunto la luce della Verità e, da morto quale era prima, risuscitava alla nuova vita come Iniziato.

A proposito della Grande Piramide, Shurè, nel libro succitato, scrive: 
<<Per molti anni gli archeologi hanno visto nel sarcofago della Grande Piramide di Gizeh la tomba del faraone Sesostri, affidandosi alla parola di Erodoto che non era un iniziato e al quale i sacerdoti egizi non avevano confidato che racconti e credenze popolari. 

Ma i sovrani egizi avevano altrove la loro sepoltura. 

L'insolita struttura interna della piramide dimostra come essa venisse usata per le cerimonie di iniziazione e le pratiche occulte dei sacerdoti di Osiride. 

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Vi ritroviamo il Pozzo della Verità, che abbiamo descritto; la scala che sale verso l'alto, la sala degli arcani. 

La camera, detta del Re, che racchiude il sarcofago, era quella in cui veniva condotto il neofita alla vigilia della sua solenne iniziazione. 

La stessa planimetria ritroviamo nei grandi templi del Medio ed Alto Egitto>>.

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Anche nel sufismo, dottrina mistica araba, troviamo l'Iniziazione. 

Questa si distingueva dall'Affiliazione che era di due tipi: 
- l'Irada, per un probabile iniziando e
- il Tabarruk, che era la semplice benedizione fatta ad un profano che intendeva rimanere tale. 

Ad ogni grado vi erano iniziazioni e ciascuna di esse veniva preceduta da un digiuno che, nelle iniziazioni importanti poteva raggiungere i quaranta giorni, con astensione progressiva del cibo fino all'astinenza totale di esso negli ultimi tre giorni. 

L'iniziato, nella classica posa di meditazione, cioè con il mento sulle ginocchia, rimaneva in una cella buia.

L'iniziando "rinasceva", ridiventando bambino e ponendosi sotto la tutela del Maestro, suo nuovo padre. 

Dopo aver formulato il giuramento e pronunciato le parole-formule segrete, veniva data dell'acqua salata al neofita che doveva berla, mentre il Maestro doveva proclamare all'intera assemblea di iniziati che aveva accettato il neofito nell'ordine. 

Al nuovo iniziato, veniva fatto fare un giuramento di segretezza.

Andiamo adesso a ciò che dice la Teosofia riguardo l'Iniziazione.

Secondo l'insegnamento teosofico, vi sono sette gradi di Iniziazione. 

Esamineremo questo aspetto dell'esoterismo rimandando il lettore all'articolo "Maestri" su questo stesso sito. 

PRIMA INIZIAZIONE

Nella dottrina cristiana, questa viene chiamata la nascita a Betlemme. 

Naturalmente la nascita di cui si parla è quella dell'anima che si risveglia all'interno della personalità dell'individuo. 

E' ciò a cui Gesù fa riferimento dicendo a Nicomede <<Se un uomo non nasce una seconda volta, non potrà vedere il regno di Dio>> (Giov. III, 3).

In tale contesto è facile comprendere che la grotta in cui nacque Gesù, talvolta sostituita da una stalla, rappresenta il buio della personalità rischiarata dalla luce divina di Gesù, cioè dell'anima che nasce a nuova vita. 

Il bue e l'asinello delle nostre tradizioni, rappresentano invece la natura animale dell'uomo a cui ancora è debitore (il Bambin Gesù infatti viene riscaldato dall'alito caldo dei due animali).

La prima Iniziazione non è una delle classiche iniziazioni svolte in un tempio, ma solo il primo approccio alla spiritualità dell'essere interiore, grazie al quale il neofita prova per la prima volta una sensazione che non dimenticherà mai, uno stato di felicità indescrivibile, ma ancora allo stato embrionale. 

In questa iniziazione, il chakra (vedi l'articolo sui Chakra) del cuore, viene vivificato. 

Questo porterà il novizio al progressivo dominio di se stesso permettendogli di allontanare da sè ogni tipo di dissolutezza, come menzogna, eccessi di ogni genere, sensualità ecc. 

In questo modo l'aspirante sarà in grado di vedere meglio il compito che lo attende, anche se ancora non è del tutto conscio delle proprie capacità di cui dubita. 

Per superare questa fase, il neofita dovrà imparare a fidarsi delle sue numerose facoltà latenti e ad utilizzarle al servizio dell'umanità.

SECONDA INIZIAZIONE

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Questa seconda iniziazione, viene detta "Il Battesimo del Giordano".

Qui, elemento predominante è l'acqua, fonte di vita. 

Essa simbolizza le emozioni e dunque il Battesimo rappresenta il totale dominio della natura emozionale. 

Quest'ultima è spesso caratterizzata dalle nostre paure sotto ogni aspetto: odio, gelosia, collera, invidia, pessimismo, frustrazione ecc... 

Nelle tradizioni Orientali, chi supera questa Iniziazione, vene chiamato "il nato due volte". 

Questa però è una prova difficile da superare: è difficile infatti riuscire a dominare tutto il ciarpame psichico che ci portiamo appresso nella nostra vita. 

Chi, infatti, non ha mai avuto paura di qualcosa? 

Il Maestro Gesù (vedi Maestri in questo stesso sito), superò solo all'età di trent'anni il Battesimo del Giordano. 

Secondo la dottrina teosofica, l'umanità si sta preparando collettivamente a superare questa iniziazione e ciò spiega come mai oggi più di cinquanta o di cento anni fa, le paure dell'uomo si stanno intensificando sotto fenomeni come quelli delle malattie infettive, del morbo della mucca pazza (storia questa a se stante), del virus dell'AIDS, del buco dell'ozono, o della delinquenza. 

L'umanità è chiamata a superare una grande prova: affrontare le proprie paure. 

A parer nostro è anche questo il motivo per cui tanti giovani sono oggi depressi e impauriti, alcuni tanto da togliersi la vita: non sanno come gestire la paura in tutte le sue forme che li assale e li circonda non permettendo di vedere la luce radiosa della Verità. 

Per superare questa Iniziazione è necessario il totale controllo delle emozioni. 

Questo non vuol dire, come spesso mi sono sentita controbattere, diventare insensibili come i Vulcaniani di Star Trek, bensì sacrificare i propri appetiti personali, le invidie, le passioni sfrenate e i desideri eccessivi. 

Aspirazione, Tolleranza e Servizio sono le parole d'ordine. 

Aspirazione alla conoscenza e alla verità, Tolleranza verso tutto e tutti il che non vuol dire mera sopportazione dell'altro con sufficienza ma sforzo di comprensione delle idee e della vita di tutti e di ciascuno. 

Servizio inteso come aiuto verso il nostro prossimo e con prossimo non si intende solo il parente stretto o il marito o la moglie. 

Prossimo è anche il vicino di casa rumoroso, l'automobilista indisciplinato, la massaia che ci supera nella coda al supermercato. 

Tutti possono fare qualcosa nel proprio piccolo ricordando che qualsiasi sentimento negativo proviene da una paura. 

Al momento dell'iniziazione, il chakra della gola viene stimolato il che accresce ed illumina l'intelletto. 

Coloro che hanno ricevuto la Seconda Iniziazione sono spesso impegnati in attività culturali o sociali oppure sono al centro di piccoli gruppi mistici.

TERZA INIZIAZIONE

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Questa Iniziazione viene chiamata Trasfigurazione. 

Essa avviene in cima ad una montagna per simboleggiare l'elevazione della coscienza sulla materia densa. 

In questa iniziazione, il discepolo fonde la sua essenza naturale con quella spirituale. 

Egli impara a dominare la mente e a diventare un creatore di forme-pensiero costruttive e positive anzichè distruttive o egoiste. 

Dopo tale iniziazione, il discepolo diventa cosciente degli altri membri della Grande Fratellanza Bianca (vedi "Maestri" in questo stesso sito).

Inoltre le sue facoltà psichiche si sviluppano dando origine ai fenomeni di chiaroveggenza e chiarudienza. 

Nella Trasfigurazione, avviene un'irraggiamento di luce visibile anche agli altri perchè i tre aspetti della personalità del discepolo, risplendono in tutta la loro bellezza. 

La Trasfigurazione permetterà al discepolo di venire in contatto con il suo Maestro personale e di venire istruito direttamente da lui. 

Questi discepoli del Sentiero, possono essere a giusto titolo chiamati i Grandi Iniziati.

QUARTA INIZIAZIONE

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Questa Iniziazione viene anche chiamata la Crocefissione poichè comporta un'esistenza piena di sacrifici e di grandi sofferenze. 

Il discepolo che si prepara a questa Iniziazione, deve rinunciare a tutto, persino alla sua stessa vita per amore degli altri. 

Se tale prova viene superata, il discepolo viene liberato da ogni karma e diviene immortale nel senso spirituale del termine. 

Dopo questa Iniziazione, il discepolo, ormai Adepto, può decidere se rimanere oppure no, nel mondo degli uomini, prendendo un corpo mortale al fine di aiutare altri esseri umani a liberarsi dalla ruota delle reincarnazioni. 

QUINTA, SESTA, SETTIMA INIZIAZIONE

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La Quinta Iniziazione è detta Resurrezione e una volta superata, consente all'Adepto di espandere la propria coscienza verso livelli di consapevolezza sempre più elevati.

Le altre Iniziazioni non possono essere descritte poichè non si hanno termi di paragone appropriati per farlo. 

Solo un Maestro può affrontare tali argomenti poichè li ha sperimentati personalmente e può dire cosa si provi.

Questa breve carrellata, non è certo esaustiva, ma si rimandano i lettori interessati ai libri specializzati. 

Ad ogni modo, crediamo di essere stati chiari, almeno nei concetti chiave, nell'esprimere ciò che, sia nell'antichità che in epoca più moderna, si intendeva e si intende per Iniziazione.

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A tutti buona lettura.


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