Razze

LA CAPRETTA TIBETANA

Morfologia

Sono alte al garrese 50/60 centimetri e pesano da adulte Kg. 20/30. Le femmine sono leggermente più piccole del maschio. La mandibola inferiore è sprovvista di denti incisivi sostituita da un callo osseo. Le pupille sono rettangolari e contrariamente agli umani che fotografati vengono con gli occhi rossi, a loro vengono gli occhi azzurri! Il sangue nei capillari della retina dell'uomo è di origine arteriosa quindi rosso, mentre nelle capre è di origine venosa quindi bluastro ed è per questo che l'occhio appare azzurro una volta colpito dal flash. Sono animali gregari, e gerarchici. Vivono in gruppo e rispettano la gerarchia. Prima il maschio, poi la femmina dominante, poi le femmine più giovani o i maschietti più precoci e via a seguire. Il maschio solitamente ha il capo adornato da un bel paio di corna, che usa come pialletto per scorticare le giovani piante e nutrirsi della corteccia. La femmina spesso ne è sprovvista in quanto in essa sono un carattere recessivo, ma quando le crescono sono più corte e più sottili e comunque è considerato un elemento di prestigio. Il possederle è una notevole garanzia di vita facile in quanto presto diventeranno dominanti con tutti i vantaggi che ne derivano.

Riproduzione

Generalmente si accoppiano a metà autunno. Il maschio in quel periodo diventa molto odoroso per via di sostanze ormonali secrete assieme all'urina che si spruzza addosso e che probabilmente inducono le femmine all'ovulazione. Dopo 140 giorni circa in concomitanza della primavera nascono i piccoli, uno nelle femmine primipare, 2 nelle altre. Rari ma non eccezionali i parti tripli. 40 giorni prima del parto nelle femmina cominciano a gonfiarsi le mammelle e qualche giorno prima del lieto evento la femmina si apparta e viaggia staccata dal gruppo in attesa del momento di partorire. A sei mesi i piccoli sono svezzati e la femmina è pronta per una nuova gravidanza.

Cuccioli

Il peso dei cuccioli appena nati varia dal chilo al chilo e mezzo. Le prime ore di vita sono fondamentali per imparare a riconoscere il timbro di voce della madre ed il suo odore. Questi due legami sono alla base della sopravvivenza del piccolo. Se non si instaurano non avrà speranze di salvezza. I primi giorni i piccoli stanno rintanati in un posto sicuro vicino al posto dove sono nati, poi giorno dopo giorno si faranno più intraprendenti e seguiranno la madre sempre più assiduamente. Verso i 20/30 giorni i cuccioli cominciano ad assaggiare i primi fili d'erba e pian piano cominciano ad integrare la loro alimentazione fatta fino ad allora di solo latte materno. Vengono allattati fino a 4/6 mesi a seconda delle condizioni climatiche e di salute della madre. I cuccioli sono grandi giocherelloni ed a poche settimane di vita i maschietti giocano a incornarsi o a montarsi. Man mano che crescono i giovani maschi prendono il sopravvento sulle femmine nella scala gerarchica ed aspetteranno anche a lungo prima di prendere il posto del maschio dominante.

 

CAPRA GARGANICA

Descrizione

Originaria del promontorio del Gargano, dove è concentrata la maggior parte dei capi e da dove si è diffusa in altre zone della Puglia e nelle regioni limitrofe. Di media statura (altezza al garrese di cm 85 - 90 nei maschi e cm 70 - 75 nelle femmine) ha un peso piuttosto modesto (kg 65 nei maschi e 40 nelle femmine). Il mantello, costituito da peli ruvidi piuttosto lunghi, è nero o marrone scuro negli adulti; è nero corvino con peli arricciati nei capretti i quali possono fornire apprezzate pellicce. La testa è relativamente piccola con corna presenti sia nei maschi che nelle femmine. La migliore caratteristica funzionale della razza Garganica è l'estrema rusticità che la rende particolarmente adatta all'allevamento brado anche in ambienti assai difficili ed a latitudine diversa da quella di origine. La produzione media di latte è di 200 - 250 litri in 210 giorni.

 

 FOTO

 

 

 

 

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