PELLETS - PALLINO

            I "proiettili" per aria compressa sono essenzialmente divisi in due macrocategorie:

1. i "diabolo", con forma a bottiglia di coca cola; 2. gli "altri", cioè i cilindrici, gli sferici, i piumini, etc... Quelli che ci interessano sono i primi, essendo i secondi relegati ad usi particolari e limitati. Tra i pallini tipo diabolo possiamo distinguere queste forme della testa: 1) piatta; 2) tonda; 3) ogivale; 4) conica ("punta" più o meno pronunciata); 5) cava (su punta tonda o tronco conica). Le rigature sul corpo del pallino non sembra abbiano particolare influenza sulle caratteristiche balistiche, ma comunque i migliori pallini non le hanno. Per le armi ad aria compressa lunghe o corte che siano, bisogna fare una premessa: indipendentemente dalla testa del pallino, la forma a bottiglia di coca cola è utilizzabile proficuamente soltanto entro velocità NETTAMENTE SUBSONICHE cioè, in pratica, entro i 280-290 m/s; oltre tale limite i proiettili perdono stabilità a pochi metri dalla volata, diventando di fatto poco utilizzabili. Soltanto in alcune armi molto potenti (>80-90 Joules) si è riusciti ad ottenere una buona precisione con velocità fino a circa 300 m/s, adottando alcuni accorgimenti tecnici (un passo di rigatura inusuale, una maggior lunghezza del pallino rispetto al diametro...).

 La forma tipo diabolo è inoltre AUTO - STABILIZZANTE, tanto è vero che questi pallini, se sparati con armi ad anima liscia, si rivelano molto piu precisi a confronto con altri di forma diversa.

La differenza tra una forma della testa ed un'altra comincia a diventare evidente quando: a) cresce la potenza dell'arma e quindi la velocità del pallino; b) si vuole utilizzare l'arma alle massime distanze (50-60 metri). La forma della testa del pallino influenza il rendimento balistico in quanto da essa dipende il coefficiente aerodinamico. La forma a testa piatta offre una resistenza aerodinamica maggiore di una a testa tonda e siccome la resistenza aerodinamica è in funzione del quadrato della velocità, è evidente che maggiore è questa maggiore è la resistenza. I risultati si vedono soprattutto alle massime distanze di tiro.

Una distinzione si può fare in base all’uso dei pallini:

1) testa piatta (wade cutter) Utilizzabili per tiro a segno fino ad una ventina di metri, creano un foro netto sul bersaglio di carta, agevolando l’individuazione del punto. Nei paesi dove è consentita la caccia con queste armi, sono utilizzati con questo scopo alle stesse distanze per la loro efficacia sui piccoli animali;

2) testa tonda od ogivale (doomed) sono quelli che offrono il miglior compromesso tra precisione ed efficienza balistica. Utilizzabili per i tiri estremi, sono quelli comunemente utilizzati nelle gare di field target;

3) conica (pointed) o cava (hollow point) sono utilizzati (sempre dove è consentito) per la caccia a distanze di poco superiori a quelle relative ai wade cutter. Sia i conici che gli hollow point hanno fama di scarsa precisione, eccettuato qualche caso. I conici, a dispetto dell’apparenza, sono poco precisi ed offrono più resistenza aerodinamica rispetto ai testa tonda. In tutte queste considerazioni non ho tenuto conto di un altro elemento fondamentale: il peso del pallino. Indipendente dalla forma della testa, il pallino va utilizzato di peso tale da mantenere la velocità entro il limite indicato (per le carabine più potenti), oppure per ottenere la velocità ottimale in termini di precisione (per le carabine meno potenti). Il peso del pallino influenza il coefficiente balistico, quindi per i tiri lunghi è da preferire un pallino pesante (oltre che a testa tonda), pagando però il prezzo di una maggior curvatura della traiettoria?.. Ancora un’altra variabile è il diametro esatto del pallino (i migliori vengono offerti con diversi diametri, in modo da poter trovare quello che meglio sia adatta alla propria canna): qui bisogna solo provare. Come vedete, se uno vuole ottenere il massimo, deve capire quello che succede e fare tanta pratica, provare tanti pallini, cronografarli.

Le marche sono poco importanti in senso assoluto, sempre che ci si mantenga entro un range di nomi affermati e si evitino quelli economici di scarsa qualità).

PREPARAZIONE DEI  PALLINI

            Per quanto riguarda la preparazione delle “munizioni” ero decisamente molto scettico, in effetti ho verificato che a qualcosa serve.

- Lavaggio -

La confezione di pallini non contiene esclusivamente questi, ma anche sfridi metallici appiccicati ad essi, si provvederà ad un lavaggio in acqua calda con un energico sgrassante cui farà seguito un abbondante risciacquo utilizzando un setaccio possibilmente plastico di cui se ne farà tale uso in modo esclusivo, (non portatelo in cucina).

- Asciugatura -

I pallini verranno stesi su panno morbido che non perda pelucchi, eventualmente asciugati con phon.

- Controllo -

Dato che li abbiamo stesi per l’asciugatura possiamo verificare la qualità di forma dei pallini, scartando quelli che presentano ammaccature, solitamente in una confezione da 500, non ne scarto più di 5-10; le ammaccature possono prodursi anche nella fase di lavaggio ed asciugatura, prestate quindi attenzione nell’esecuzione di dette fasi.

- Lubrificazione -

A termine di queste fasi possiamo spruzzare i pallini con un sottile velo di spray siliconico.

 

 

 

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