Legambientenews

Inquinamento atmosferico a Padova: nuovi dati. Nell'ultimo mese valori da incubo - 08/02/2002

Pm 10 tre volte il limite. Benzo (a) pirene 9 volte!
Indispensabile limitare la circolazione, ma è necessario semplificarne le modalità

PM10 A QUOTA 111 MICORGRAMMI per metro cubo d'aria, quasi il triplo dei 40 ug/mc che sono il valore limite, con punte fino a 202!. Per il Benzo (A) Pirene è ANDATA ANCORA PEGGIO CON 9,1 NANOGRAMMI per metrocubo d'aria contro 1 nanogrammo consentito (fonte: ARPAV). Questi i dati registrati nel mese appena conclusosi, gennaio 2002: valori che testimoniano la necessità assoluta di provvedimenti di limitazione della circolazione, che andavano presi già a gennaio, come richiesto da Legambiente. Che non contesta il blocco del traffico predisposto dal Comune, ma le forme e i tempi in cui verrà attuato. Pur avendo perso un mese ora l'Amministrazione sta dimostrando coraggio nel voler affrontare la situazione limitando il traffico, ne basterebbe poco di più per rendere più semplici e nel contempo più efficaci i provvedimenti di limitazione.

Era scientificamente prevedibilissimo. E Legambiente non si sbagliava quando, circa un mese fa, viste le medie annuali del 2001 di PM10 e benzopirene, chiedeva al Comune di prendere subito provvedimenti di limitazione di blocco del traffico a Padova. A partire da gennaio.

E' infatti evidente che i mesi in cui bisogna limitare la circolazione sono quelli in cui gli inquinanti superano il valore delle media annua, che sono gennaio, febbraio, marzo, ottobre, novembre, dicembre, come dimostrato dai dati relativi allo scorso anno.
Infatti la legge dice che bisogna evitare, se nel 2001 viene superato il limite, che ciò accada nel 2002. E a ragione, perché più lunga è l'esposizione dei cittadini e più aumenta il rischio di malattie (sono agenti che indeboliscono le risposte immunitarie dell'organismo oltre ad essere cangerogeni e mutageni). Le PM10, le micropolveri, nel 2001 hanno raggiunto quota 56.5 micorgrammi contro i 40 previsti per legge, mentre il benzopirene supera per il terzo anno consecutivo la soglia di 1 nanogrammo per metro cubo d'aria attestandosi a 1,7. (Valori stabilito dal D.M. 25 novembre 1994)
Perciò, per evitare che le media del 2002 rispecchi quella del 2001 bisogna intervenire nei mesi in cui le medie sono particolarmente alte, appunto i primi tre e gli ultimi tre mesi dell'anno.

La mancanza di provvedimenti a gennaio ha prodotto risultati spaventosi. Il primo mese del 2002 ha registrato una media mensile delle PM10 di 111 micorgrammi per metro cubo d'aria, quasi il triplo dei 40 e ug/mc che sono il valore limite. Per il benzo (a) pirene è andata ancora peggio con 9,1 nanogrammi per metrocubo d'aria contro 1 nanogrammo consentito (fonte dei dati ARPAV)
Mai, in tutto il mese, le Pm10 sono scese sotto i limite di 40 microgrammi. Il giorno peggiore in assoluto è stato il 23 gennaio con 202 mg. Il giorno dopo ha piovuto ma l'inquinante, per quanto abbattuto, è rimasto a valori impressionanti: 104 ug/mc il 24 gennaio, per restare poi sempre attorno ai 70 ug/mc.

Questi dati confermano l'indispensabilità blocco del traffico.
Chi è contrario voglia altrimenti assumersi la responsabilità delle decine di decessi correlati che, basandosi sulle stime dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, sono prevedibili nella nostra città: tra ottanta e cento. Chi vuole la responsabilità di questi omicidi bianchi?

Legambiente però contesta le forme e i tempi in cui è stato predisposto il contenimento del traffico: modalità così farraginose al punto di rischiare di diventare ingestibili, e misure troppo limitate nel tempo, solo fino al 24 marzo.
Perciò Lucio Passi, Coordinatore di Legambiente di Padova lancia un invito al Comune
"Pur avendo perso un mese ora l'Amministrazione sta dimostrando coraggio nel voler affrontare la situazione limitando il traffico, ve ne basterebbe poco di più per rendere più semplici e nel contempo più efficaci i provvedimenti di limitazione."

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