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PULIAMO IL MONDO (LEGAMBIENTE). Ponte Molino, raccolti sacchi di immondizie nel parco (il mattino 07/10/01)

di Ernesto De Franceschi
Siringhe, bottiglie, lattine, cartacce di ogni genere, perfino pantaloni e scarpe. Questo il vasto campionario di rifiuti finiti dentro a una decina di sacchi d'immondizia. L'originale ripulitura degli argini � opera delle �tute gialle� di Legambiente che sono entrate in azione lungo il Piovego, all'altezza di ponte Molino. Un luogo degradato, spesso m�ta di tossicodipendenti e sbandati che trovano rifugio sotto le arcate dello storico ponte, tragico teatro qualche settimana fa della morte di un giovane drogato.
�Abbiamo trovato davvero di tutto�, spiega Davide Sabbadin, di Legambiente, �nonostante questo non sia un quartiere isolato, in fondo siamo a due passi dal centro storico, la sporcizia la fa da padrone. Eppure l'argine potrebbe diventare un punto di partenza per la creazione del parco delle mura e delle acque. Un progetto di cui si parla da anni, che porterebbe alla creazione di un anello verde lungo la cinta muraria cittadina, ma che finora non ha trovato ancora il via�. L'iniziativa di ieri, dopo che il maltempo ne aveva impedito lo svolgimento domenica scorsa ai giardini di Pontecorvo, s'inserisce nella manifestazione nazionale ambientalista �Puliamo il mondo 2001�. Muniti di pinze, rastrelli e pale, attrezzi forniti dall'Aps, una ventina di volontari ha ripulito l'intera zona dai rifiuti. Fra gli inusuali operatori ecologici c'erano anche gli under 14 iscritti alla �Banda del cigno�, la sezione giovanile di Legambiente. Terminata la loro opera nella zona di ponte Molino, i netturbini hanno proseguito la pulizia nella zona d'argine verso piazzetta Forzat�. La ripulitura degli argini ha raccolto i favori di residenti e commercianti dell'area attorno alla chiesa del Carmine, da anni costretti a convivere con situazioni di sporcizia e degrado.
L'originale iniziativa dei volontari �legambientini� voleva avere una valenza simbolica: lanciare un segnale dopo gli allarmi ecologici di queste ultime settimane di cui si � fatta interprete l'opposizione in consiglio regionale e provenienti soprattutto dalle zona del Vicentino. Da una parte c'� la discarica di Sarcedo che mette a rischio la falda acquifera che alimenta l'acquedotto cittadino, dall'altra gli scarichi inquinanti nel Bacchiglione scoperti nel territorio di Thiene.
�I nostri corsi d'acqua�, prosegue Sabbadin, �devono essere salvaguardati. Non possono essere ridotti ad autentiche fogne a cielo aperto. Ci sono delle precise normative che devono essere rispettate. Oggi siamo scesi lungo l'argine con gli attrezzi in mano, per lanciare un chiaro messaggio in tema di salvaguardia dei fiumi e dei canali che vano bonificati e restituiti al turismo e allo sport�.
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