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Allarme elettrosmog in zona industrtiale (il mattino - 11/04/01)

Legambiente: in zona industriale elettrosmog oltre la soglia d'allarme

Nell'area ci sono uffici dove lavorano decine di persone.
L'inquinamento causato da linee Enel dell'alta tensione

di Ernesto de Franceschi


La Zip? Un'area infestata dagli elettrosmog.
In alcune palazzine di via Portogallo e corso Stati Uniti, adibite ad uffici e quotidianamente frequentate da decine di persone, si registrano valori d'inquinamento elettromagnetico fino a 28 volte superiori al limite di cautela, pari a 0,2 microtesla, fissato dalla normativa nazionale.
L'anomal�a � dovuta alla presenza di una serie di linee dell'alta tensione di propriet� dell'Enel. A sostenerlo, dati dell'Arpav alla mano, � lo sportello giuridico di Legambiente. L'associazione ambientalista solleva l'ennesimo allarme in materia di salute pubblica.
A far tremare l'amministrazione comunale, dunque, non � soltanto la questione riguardante le antenne per la telefonia. Pure gli elettrodotti sono una tematica che fa discutere e preoccupa larghe fette di cittadinanza. A fine marzo l'Arpav, l'agenzia regionale per l'ambiente, ha consegnato allo sportello giuridico di Legambiente i risultati di un monitoraggio effettuato in zona industriale.
In particolare sono finiti sotto le lente d'ingradimento alcuni edifici ubicati a poche decine di metri dai tralicci dell'Enel. I risultati sono a dir poco preoccupanti, specie per chi � costretto a lavorare tutti i giorni con l'incubo di un �killer� invisibile: l'inquinamento elettromagnetico.
I tecnici dell'Arpav hanno riscontrato valori superiori alla norma all'interno di una palazzina di corso Stati Uniti, su cui incombe la presenza di un elettrodotto da 132 mila volt. Ma la situazione che desta maggiore preoccupazione riguarda un edificio di via Portogallo, in zona Interporto, dove sorge una linea da 380 mila volt. Qui il valore misurato di campo magnetico, che dovrebbe mantenersi al di sotto dei 0,2 microtesla, � schizzato fino a 5,62. Cifra quasi trenta volte superiore alla soglia limite consentita.
�I nostri timori - afferma Gianni Genghini - sono stati confermati dai preoccupanti risultati che emergono dal monitoraggio dell'Arpav. Nell'area di zona industriale a Camin gi� esistono gravi fonti inquinanti e potenzialmente pericolose, come due antenne radio-base per la telefonia, le Officine Meccaniche della Stanga e il mercato agroalimentare, dove � stata accertata la presenza di amianto�.
L'invito di Legambiente � rivolto addirittura alla magistratura. �Il grido d'allarme che abbiamo inteso lanciare - prosegue Genghini - speriamo induca la Procura ad indagare affinch� appuri se l'azione degli inquinatori e dei tutori della salute pubblica, in questo caso il sindaco Giustina Destro, sia conforme alle leggi vigenti e al principio di precauzione dettato dall'Unione Europea�. Un documento che diventa una sorta di risposta indiretta alle rassicurazioni pervenute dal ministro della Sanit�, Umberto Veronesi. L'Ue, infatti, ha invitato le autorit� politiche e giudiziarie a prendere provvedimenti straordinari, a prescindere dal giudizio ufficiale della scienza, di tutela della salute dei propri cittadini.
In passato i residenti di Camin avevano pi� volte protestato per la scomoda presenza degli elettrodotti. �E' nota - sostiene Genghini - la vicenda dei sette morti di tumore e leucemie linfatiche nei pressi della centrale Enel della zona industriale. Ma ci� che dovrebbe mettere in apprensione gli amministratori comunali sono le conseguenze che potrebbero derivare ad un accumulo di fonti inquinanti�.
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