NEWGRANGE

 

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Nell’antica letteratura irlandese nella Boyne Valley esisteva un grande tumulo dove dimorava il dio Aengus, una delle principali divinità del pantheon pre-celtico. Conosciuto con il nome di Na Boinne di Bru, la tomba a Newgrange (così come quelle nei luoghi vicini a Dowth e Knowth), sono state costruite durante l’età della pietra, molto prima delle piramidi d’Egitto. Durante i periodi pagani, i luoghi sono stati osservati con timore, proprio come palazzi degli dei. Questi luoghi sono stati associati con il Tuatha de Dannan, la corsa della dea Danu ed il più grande di tutti i guerrieri, Cuchulain,si dice sia stato concepito a Newgrange.Il sito di Newgrange (contea del Mearth), scoperto nel 1699,fu indagato archeologicamente solo a partire dagli anni ’60.

 

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newgrange-ss-190.jpg (6985 byte)Questa singolare struttura consta di un grande tumulo centrale o Cairn circondato da un doppio circolo di megaliti infissi nel terreno.Il Cairn presenta all’incirca una forma di tronco di cono a base irregolare (m 85,3 sull’asse Nord/Ovest-Sud/Est) che termina nella parte superiore con una piattaforma di 32 metri di diametro.  La fascia di rivestimento del tumulo è stata realizzata con pietre piatte di media grandezza e spicca alla luce del Sole per il suo colore chiaro dovuto alla quarzite.

 

 

 

 

 

 

 

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Alla base del tumulo si sviluppa un circolo di megaliti infissi nel terreno: 97 grandi pietre poste orizzontalmente, le kerbstones. Questi megaliti, di forma piatta ed estremamente regolare, presentano in alcuni casi splendide incisioni, composte da profonde fasce disposte a "U", spirali e quadrangoli .

 

 

 

 

 Il raggio di luce

 

Il 21 dicembre del 1969 M. O’Kelly, l’archeologo che eseguì gli scavi del tumulo megalitico, scoprì che all’alba del solstizio d’inverno i primi raggi di luce solare, penetrando dalla roof-box e percorrendo il corridoio di 19 m, che collega un ingresso sul lato sud-orientale a tre stanze interne adibite a contenere le ossa dei defunti, venivano filtrati o meglio "tagliati" in modo preciso dalle pareti sagomate dello stretto passaggio.

Questo fascio luminoso, che lentamente attraversa il corridoio, quando raggiunge la camera interna la illumina di colpo per una ventina di minuti circa, creando nel recesso di fondo un ricercato fenomeno astronomico, probabilmente il più importante di tutto il complesso.

 

 

In questo modo il pennello di luce si infrange significativamente su una figura a triplice spirale del tutto insolita incisa sulla parete litica di fondo. Rimane significativo il fatto che la simbologia delle "spirali" sia verosimilmente riconducibile al Sole.triple-spiral.jpg (9084 byte)

 

Particolare del motivo a tripla spirale, motivo riscontrabile anche in alcune strutture megalitiche di Malta

 

 

La camera sepolcrale di Newgrange rappresenta uno dei più celebri e illuminanti  esempi di simbolismo solare, che sembra essere associato ai rituali di vita e morte e contiene alcune informazioni preziose sulla natura degli allineamenti astronomici nei monumenti realizzati dagli uomini preistorici.

Oltre al fenomeno solstiziale a cui abbiamo già accennato,sono da notare le pareti incise con motivi complicati di turbini che evocano il sole, la radiazione solare, le onde e forse il fiume.Secondo alcuni il ripetersi fluttuante delle linee indica un mezzo attraverso cui gli spiriti potrebbero passare da un mondo all' altro.

Martin Brennan ha invece concluso che queste pietre contengono la geometria che gli antichi hanno applicato per capire il sole e le stelle. Le pietre erano quindi un deposito delle antiche conoscenze,contenenti i segreti del cielo, le informazioni utili per un popolo di coltivatori.I simboli possono rappresentare   calendari,mappe celesti e antichi strumenti di conoscenza.

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Grazia Caramia  e Vitalba Colucci

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