![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
UNIONE EUROPEA / LOTTA AL TERRORISMO INTERVISTA A GIJS DE VRIES |
||||||||||
![]() |
||||||||||
NAVA: Mr. De Vries, la lotta al terrorismo ha anche un�altra faccia: quella dei voli segreti
della CIA, che avrebbero coinvolto aeroporti europei. Quali informazioni
avete in merito?
DE VRIES: Ci� che possiamo affermare con assoluta sicurezza � che esistono regole internazionali. Queste regole affermano che la tortura � vietata. In tutte le circostanze. Punto. La convenzione globale sulla tortura lo dice chiaramente. Queste sono le regole che dobbiamo rispettare tutti. Anche gli americani. Non possiamo comunque �come Consiglio Europeo- confermare i voli della Cia in Europa. Penso dobbiamo lasciare che le indagini facciano il loro corso. Nel frattempo i Ministri europei sono stati rassicurati dalle parole del segretario di Stato Condoleeza Rice. Le indagini comunque proseguono, e se saranno provate procedure illegali, sar� compito degli Stati membri trarre le conseguenze necessarie. Ma al momento non possiamo dirlo con certezza. E� soddisfatto per l�approvazione della direttiva sull�archiviazione dei dati da parte dell�Europarlamento, che consente di mantenerli fino a due anni? Penso molti Stati membri avrebbero preferito una proposta pi� forte. E� un compromesso tra le varie posizioni. Ma il segnale vero � che tutte le istituzioni hanno lavorato insieme su questa direttiva, risolvendo conflitti precedenti. C�� un approccio comunque a questo tema, molto delicato. Qual � la sua maggiore preoccupazione, il suo incubo, in qualit� di coordinatore dell�antiterrorismo europeo? Non sono molto timoroso, n� dovrebbe esserlo qualsiasi cittadino. La democrazia in Europa � molto forte. Lo abbiamo visto in Spagna e in Gran Bretagna. Sono avvenuti attacchi terribili, ma non si � creata quell�ondata di panico su cui contavano i terroristi. I cittadini hanno reagito con grande dignit� e coraggio. E sono certo che questo accadrebbe in qualsiasi altra parte d�Europa. Parlando a livello professionale, � chiaro che ho le mie preoccupazioni su certi rischi. Uno di questi � la possibilit� di utilizzo di armi non convenzionali, biologiche o chimiche. Il rischio rimane comunque limitato, anche se sta crescendo: il rischio di un attacco convenzionale resta certamente pi� alto. Dobbiamo stare molto attenti nel prevenire questi tipi di attacchi, e per questo dovremo lavorare ancora molto. Bruxelles, 15/12/2005 |
||||||||||
![]() |
||||||||||
Il coordinatore europeo antiterrorismo Gijs De Vries | ||||||||||