INTERVISTA: CHARLIE MCCREEVY
Caso Bankitalia-Antonveneta, riforma della Banca Centrale, costi bancari in Italia, normative sui servizi finanziari in Europa, ddl sulle intercettazioni telefoniche e rapporto sul sistema bancario nell'UE: sono stati i temi dibattuti nell'intervista di Sergio Nava al Commissario Europeo al Mercato Interno, l'irlandese Charlie McCreevy. Un'intervista realizzata proprio nei giorni "caldi" del caso Fazio.

MCCREEVY: Sono molto cosciente dei limiti della normativa europea sulle banche. Forse il caso italiano ha evidenziato limiti ulteriori. Abbiamo ricevuto un reclamo su un caso specifico, abbiamo indagato, e non abbiamo ancora raggiunto una conclusione. Ma se vuole un mio commento preliminare le posso dire che -a nostro parere- la procedura legale potrebbe anche essere stata rispettata in molte aree. Ma penso che sia corretto da parte mia sottolineare anche come -pure in presenza di un rispetto formale delle regole nel caso Antoveneta- lo spirito della direttiva vigente sia quello di consentire un'integrazione finanziaria e transfrontaliera delle banche europee. Questa direttiva, all'articolo 16, consente alla Banca d'Italia di bloccare un'offerta di acquisto esclusivamente per motivi prudenziali. La normativa assegna quindi all'autorit� competente molta responsabilit�. Questo � il motivo per cui ho fatto questa dichiarazione stamattina.

NAVA: Commissario, voi avete indagato sui casi Antonveneta e Bnl per mesi. Nel frattempo sono emersi elementi gravi, quali intercettazioni, indizi di possibili manchevolezze da parte del Governatore, che avrebbe ignorato i giudizi dei suoi stessi ispettori o della Consob... sono state persino avviate indagini da parte della magistratura. Perch� non aprite una procedura contro l'Italia, sulla base di queste enormi evidenze?

In base alla direttiva europea sulle banche possiamo agire solo sulle questioni definite dalla normativa stessa. Tali questioni -di grande importanza qui da voi- devono essere trattate dalle autorit� italiane competenti. Noi possiamo solo vigilare sul rispetto delle regole. La nostra responsabilit� legale � molto limitata. Certamente ho letto con grande interesse gli articoli di stampa sui casi bancari, ma le nostre
indagini possono svolgersi solo nei limiti disegnati dalle nostre responsabilit� legislative. Tutto il resto � responsabilit� delle autorit� italiane.

Esiste quindi un vuoto legislativo, sul versante dei poteri della Commissione Europea?

La Commissione pu� agire solo in base ai poteri che ha. Poteri che possiamo ottenere solo alla fine di un lungo processo che vede coinvolti Consiglio Europeo ed Europarlamento. Se sulla base del rapporto che presenteremo a novembre queste istituzioni si decideranno a concederci maggiori poteri, allora bene, ma ricordi che c'� spesso un'aperta riluttanza da parte dei ministri a fornire maggiori poteri alla
Commissione. Forse ci� accadr�, ma ho i miei dubbi che siano cos� ansiosi di concederci un pi� ampio raggio d'azione.

Con Lamberto Cardia ha discusso le prossime mosse della Consob su Antonveneta e Bnl?

Con lui ho parlato, e gli ho fatto i complimenti per come hanno saputo dimostrare la loro indipendenza, il che ha avuto riflessi positivi anche per l'immagine dell'Italia. Il vostro Paese pu� esserne orgoglioso. E' anche chiaro che le autorit� della Consob non mi possono informare sulle prossime mosse che prenderanno nel settore bancario, perch� ci� infrangerebbe le loro regole. Non ne hanno quindi discusso con me.

Lei ha apprezzato il progetto di riforma di Bankitalia. Ma non crede che la soluzione trovata, quella cio� di far tornare Palazzo Koch nelle mani dello Stato, potrebbe avere riflessi negativi sulle gi� deboli finanze pubbliche, senza tener conto del rischio di erogare -di fatto- aiuti di Stato alle banche private che attualmente ne detengono le quote?

Questi problemi esistono, e il Governo italiano dovr� gestirli. Ma se ripenso al mio passato di Ministro dell'Economia irlandese, ricordo come a volte accadono certe cose, che ti obbligano a spese extra. Tuttavia occorre considerare la questione sotto il punto di vista dell'interesse generale. Sono capitate pure a me situazioni simili, nel mio passato al Governo. E' una questione fiscale di cui si dovr� occupare il Ministro
dell'Economia italiano, insieme al Consiglio dei Ministri. Sul fronte del rischio di aiuti di Stato invece, potremo discuterne solo pi� avanti, e della questione -nel caso- se ne occuper� la mia collega alla Concorrenza.


Il Commissario Europeo al Mercato Interno Charlie McCreevy
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SECONDA
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