NEWS OF THE DAY
21/12/2007

Dalla mezzanotte di oggi l'Europa dell'Est e dell'Ovest sono completamente riunificate, grazie all'allargamento della zona Schengen, estesa ormai a 24 Paesi. Passaporti aboliti anche al confine italo-sloveno.

Era il 4 novembre 1954 quando una Piazza dell'Unit� d'Italia gremita fino all'ultimo metro quadrato cantava, in un abbraccio ideale con tutte le principali citt� del Paese, l'inno italiano. La visita del Presidente Einaudi sanciva in modo definitivo il ritorno di Trieste all'Italia, dopo nove anni di incertezze e violenze. Oggi, cinquantatr� anni dopo, proprio Trieste e la porzione italiana della Venezia Giulia sono testimoni della caduta dell'ultimo tassello di quel Muro di Berlino che per 50 anni ha diviso l'Europa: con l'allargamento della zona Schengen non sono pi� necessari -dalla mezzanotte di ieri- i passaporti o le carte di identit� per attraversare i confini terrestri e marini di nove dei dieci Paesi del penultimo allargamento, quasi tutti esteuropei. Un evento che nel nostro Paese viene festeggiato sui 280 km. di confine con la Slovenia, Paese fino a 16 anni fa parte della Jugoslavia. Nella notte appena trascorsa festa grande al Valico Casa Rossa di Gorizia, la Berlino italiana separata per decenni da Nova Gorica, che ha vissuto la sua prima notte bianca da citt� riunificata e senza pi� barriere. Domani invece nei pressi di Trieste le celebrazioni ufficiali, alla presenza delle massime autorit� italiane, slovene ed europee: Radio 24 seguir� l'evento nel corso di tutta la giornata.

20/12/2007

Notte in bianco oggi a Gorizia per festeggiare la fine definitiva di 40 anni di divisione della citt�.

La Berlino italiana, divisa in due per decenni daticolato metallico che l'ha separata dalla sua periferia, poi divenuta Nova Gorica, aprir� la lunga serie di celebrazioni per festeggiare l'allargamento della zona Schengen: dalla mezzanotte di oggi non serviranno pi� n� passaporti n� carte d'identit� per attraversare le frontiere terrestri e marittime tra i Paesi dell'Europa occidentale e quelli -nove in tutto- dell'Europa orientale. L'Italia sar� coinvolta nei 280 km di confine che la separano dalla Slovenia: le cerimonie si sono aperte gi� nel primo pomeriggio al valico di Sant'Andrea, nei pressi di Gorizia, e culmineranno nell'apertura delle sbarre alla Casa Rossa, mentre la simbolica Piazza Transalpina, luogo simbolo della divisione di Gorizia con la stazione dei treni in territorio sloveno, sar� il centro ideale dei festeggiamenti. Festeggiamenti che si sposteranno sabato a Rabuiese, nei pressi di Trieste, dove le massime autorit� italiane, slovene ed europee saluteranno anche la caduta dell'ultimo muro -questa volta di carta- tra est e ovest. Un avvenimento che Radio 24 seguir� nel corso di tutta la giornata di sabato.

20/12/2007

Impasse totale all'Onu sul futuro del Kosovo: senza risultati la riunione di ieri a porte chiuse del Consiglio di Sicurezza.

Europa pronta ad andare avanti per la propria strada sul Kosovo: il Ministro degli Esteri Massimo D'Alema, che ieri ha presieduto la riunione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, ha cos� riassunto il nulla di fatto dei negoziati per trovare una soluzione pacifica e condivisa sul futuro della provincia, attualmente parte della Serbia. Stati Uniti e Unione Europea hanno lasciato la riunione definendo "esaurite" le possibilit� di un compromesso: le loro posizioni sono lontane anni luce da quelle di Russia e Serbia, che premono invece per un prolungamento dei negoziati, definendo un'eventuale dichiarazione unilaterale di indipendenza kosovara una "violazione della legge internazionale". Il premier serbo Kostunica ha agitato lo spettro di una grave crisi nell'area. A questo punto, mentre tutti aspettano per il prossimo mese la dichiarazione formale di indipendenza, le speranze per una soluzione pacifica della crisi si concentrano sulla missione europea nella regione, varata sei giorni fa dai 27 leader comunitari, che prevede un contingente di 1800 poliziotti e amministratori. L'obiettivo euroamericano � arrivare a un'indipendenza sotto la supervisione della comunit� internazionale.

20/12/2007

Traffico e inquinamento: un male che affligge i centri urbani, soprattutto d'inverno. Ieri la Commissione Europea ha proposto penalit� salatissime per le case automobilistiche. Ma � gi� polemica.

Multe ai costruttori di automobili qualora dovessero superare il nuovo tetto di emissioni imposto da Bruxelles: la Commissione Europea ha varato ieri l'attesa proposta per la riduzione di biossido di carbonio dai tubi di scarico delle vetture. Dal 2012 scatterebbe un limite massimo di 130 grammi per chilometro: i produttori di auto che sforeranno dovranno pagare una penalit� progressiva negli anni, da 35 fino a 95 euro per vettura prodotta. Di conseguenza le automobili finirebbero per costare di pi�, con un aumento medio pari a 1300 euro, ovviamente minore per le utilitarie e maggiore per i fuoristrada. La proposta � finita subito sotto il fuoco incrociato delle critiche. Protestano i produttori: Sergio Marchionne, ad di Fiat e presidente dell'associazione di categoria Acea, definisce sproporzionato il costo per le case automobilistiche in rapporto all'inquinamento. N� sono soddisfatti gli ambientalisti. C'� anche chi fa notare che questa proposta non fa distinzioni di merito tra chi, come le case italiane e francesi, investe per limitare le emissioni, e chi -come quelle tedesche- le ha viste invece addirittura aumentare. Facile prevedere che la potente lobby germanica, che ieri ha schierato in prima fila la stessa cancelliera Angela Merkel, finir� per diluire di molto la proposta nei successivi passaggi legislativi.
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