INTERVISTA A VASSILIOS SKOURIS
NAVA: Molti casi recenti, come Microsoft, vi stanno portando al centro
dell'attenzione pubblica. Come vivete questa fase?


SKOURIS: Fortunatamente viviamo in Lussemburgo, che � un posto molto tranquillo, per cui non � un problema finire al centro dell'attenzione. La Corte
continua a essere rispettata dalle altre istituzioni, dagli Stati membri e anche dai mass-media. Penso che, se lavoriamo bene, non dobbiamo temere l'opinione pubblica o la pubblicit� che ci deriva dai casi pi� importanti.

C'� un numero crescente di cause legate ai settori dell'ambiente e dei
consumatori. Lei vede una sensibilit� maggiore verso queste aree?


E' vero. C'� una sensibilit� crescente verso i casi ambientali. Spesso la legislazione europea si configura come una delle pi� avanzate nel settore dell'ambiente, e non so se gli Stati membri siano sempre nella posizione di adeguarsi. Questo spiega anche l'alto numero di procedure di infrazione per le violazioni delle direttive. Nel settore dei consumatori abbiamo molti casi, ma non penso siano pi� di quelli di cinque o sei anni fa. E' un settore molto importante, ed � importante difendere i diritti dei consumatori, adeguandosi agli obblighi derivanti dalla legislazione europea.

Presidente, lei � stato giudice relatore nella famosa sentenza sul cioccolato, che ha scatenato un'ondata di reazioni negative in Italia e Spagna, quando la Corte ha stabilito che � illegale vietare la commercializzazione -col nome di cioccolato- di prodotti contenenti sostanze grasse vegetali diverse dal burro di cacao. E' stato sorpreso dal'ondata di reazioni scatenata dalla sentenza?


Preferirei non esprimermi sul caso. Ma a livello pi� generale: le reazioni ci sono sempre state. Il fatto che si fornisca un certo tipo di risposta non significa che non si apprezzino le ragioni invocate dagli Stati membri coinvolti. Il problema � se le loro ragioni siano in accordo con la legge comunitaria. Anche se il proposito degli Stati membri � proteggere la salute dei consumatori, ci sono standard che non si possono ignorare, anche se i tuoi scopi sono accettabili o positivi.

Presidente, qual � la sua visione di Europa?

L'Europa ha fatto progressi importanti, producendo risultati significativi. Ora dobbiamo fare i conti con l'allargamento, non � un compito facile, ma ritengo sia possibile fronteggiarlo con la giusta preparazione. Sul futuro � pi� difficile avere una visione precisa. Qual � il punto di partenza? Se io paragono il periodo dei miei studi in Germania, negli anni '60, con i risultati conseguiti fino ad oggi, posso parlare di un "miracolo". Non � passato poi molto tempo. Personalmente sono molto soddisfatto della situazione attuale. Ora abbiamo il Trattato Costituzionale, firmato a Roma: speriamo che venga ratificato in tutti
gli Stati membri. E' un buon punto di partenza per il futuro.

Lussemburgo, 22/11/2004
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