INTERVISTA A MATTI VANHANEN
Energia, immigrazione, Turchia e Costituzione Europea: questi i temi principali al centro dell'intervista esclusiva di Sergio Nava al premier finlandese e presidente di turno dell'Unione Europea Matti Vanhanen. Lo abbiamo incontrato nel suo ufficio del Palazzo del Governo a Helsinki?.

NAVA: Presidente Vanhanen: lei si definisce un "europragmatico". Da "europragmatico", definirebbe l'Europa come ancora in uno stato di crisi?

VANHANEN: L'Unione Europea ha ottenuto successi in molte aree, ma anche incontrato delle difficolt�. Credo che attualmente viviamo una situazione abbastanza normale per l'Unione Europea. L'Europa � molto attiva in alcuni settori, ma presenta anche dei problemi e delle difficolt� politiche. Probabilmente anche in futuro vivremo situazioni analoghe. Penso che pure la maggior parte degli Stati membri viva una situazione simile. Non sono quindi troppo preoccupato per l'Europa, n� sottolineerei troppo la parola "crisi".

Passando al Consiglio Europeo informale di Lahti: si ritiene soddisfatto del risultato, oppure -ancora una volta- troppe chiacchiere ma pochi risultati concreti, soprattutto sui temi dell'energia e dell'immigrazione?

Sono abbastanza soddisfatto del risultato del vertice di Lahti. Prima del summit, molti si aspettavano divisioni tra i Paesi dell'Unione, soprattutto sulle politiche energetiche. Questo era un meeting informale: era quindi chiaro fin dall'inizio che non avremmo avuto conclusioni ufficiali. Le avremo a dicembre, nel prossimo summit europeo. Teniamo anche presente una cosa: di politica energetica comune abbiamo cominciato a parlare solo sette mesi fa. Ora, in un lasso di tempo breve, abbiamo gi� ricevuto dalla Commissione un ottimo rapporto sulla dimensione esterna della politica energetica: un rapporto che � stato largamente sostenuto dagli Stati membri. Penso che, dopo Lahti, siamo abbastanza vicini a trovare una posizione comune sulla dimensione esterna della politica energetica. Siamo tutti molto d'accordo sul fatto che l'Europa debba sempre portare la questione energetica al tavolo negoziale con i Paesi terzi.

Prima di proseguire con l'energia, lei sa bene che a Lahti i commenti del presidente russo Vladimir Putin sulla corruzione municipale in Spagna e sulla mafia italiana hanno sollevato numerose polemiche. Lei condanna -da presidente europeo- le dichiarazioni di Putin?

Quando critichiamo la Russia in un dibattito a cena, � abbastanza normale che anche il presidente Putin risponda, usando espressioni colorite, per comunicare i suoi sentimenti. Io penso sia stato anche un po' ironico nello spiegare il suo punto di vista. Ma abbiamo avuto un dibattito molto aperto e franco, e questo � stato importante, anche se ci� ha portato a un certo tipo di confronto, a livello di leader di Governo e capi di Stato, un confronto e una discussione alle quali non siamo abituati nei dibattiti pubblici.

Lei definisce quindi queste osservazioni di Putin come "ironiche", e quindi -a suo dire- non meritano una condanna. Ma perch� nessuno dei leader europei, n� lei, n� Prodi, n� Zapatero, ha replicato? Le considerazioni di Putin erano comunque abbastanza forti. ..

Abbiamo avuto un dibattito durato tutta la sera, con tesi e argomenti contrapposti da entrambe le parti. Noi non abbiamo replicato a tutti i dettagli portati nella discussione, come pure non ha fatto Putin. Ma � la natura di questo tipo di dibattiti. Ritengo sia meglio avere queste discussioni franche e aperte, anche se questo pu� portare -a volte- all'uso di espressioni dai toni un po' troppo alti o troppo coloriti.

Lei definirebbe il tono del presidente russo Vladimir Putin nei confronti dell'Europa come di "sfida", quella sera?

In politica energetica Putin ha spiegato con una certa attenzione qual � la posizione della Russia, e cosa intende fare Mosca. come pure l'Europa ha spiegato a Putin i principi che per noi sono importanti, principi che vogliamo includere nel prossimo accordo di partnership strategica con la Russia. Putin ha spiegato che -in linea di massima- pu� accettare i principi gi� scritti nella Carta dell'Energia, ma non tutti i dettagli presenti in questa Carta. Ora � quindi il momento di negoziare e discutere tali dettagli. Vedremo questi punti il prossimo anno, nel corso dei negoziati per l'accordo di partnership strategica Europa-Russia. Anche se questo vertice non si � concluso con decisioni formali, sono certo che a novembre, quando si terr� il vertice ufficiale tra Europa e Russia, potremo cominciare la discussione sul prossimo accordo di partnership, includendovi anche i pi� importanti principi di politica energetica.
Il presidente di turno dell'Unione Europea Matti Vanhanen
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