«Vorrebbero
che foste miscredenti come lo sono loro e allora sareste tutti uguali.
Non sceglietevi amici tra loro, finché non emigrano per la
causa di Allah.
Ma se vi volgono le spalle, allora afferrateli e uccideteli ovunque li
troviate.
Non sceglietevi tra loro né amici né
alleati» (Corano IV:89)
I miscredenti vorrebbero che tutti fossero uguali,
ma Maometto non vuole che i
musulmani abbiano amici tra i miscredenti, anzi i musulmani devono
uccidere i miscredenti.
C'è un sito, che vorrei fosse notato, ha
un taglio religioso,
ma è ricchissimo di documenti e merita una lunga
visita:
Due documenti fondamentali per la comprensione
dell'Islam e del
suo atteggiamento bellicoso e aggressivo verso le altre religioni:
Articoli, cronaca, attualità dal mondo islamico:
![](Bloodbar.gif)
Questo sito non vorrebbe
colorazione religiosa, vorrebbe
essere una denuncia per il gravissimo pericolo rappresentato dall'Islam
per tutta l'umanità, per tutte le religioni e la
libertà di scegliere liberamente il proprio credo religioso
o di scegliere di non averlo. Tutte le
religioni hanno avuto nella loro storia episodi di cui
vergognarsi, ma sono stati episodi contrari all'insegnamento della loro
stessa fede. Non è certo colpa dell'insegnamento buddhista o
cristiano (ambedue fortemente contrari alla violenza) se degli aderenti
a tali fedi si sono macchiati di crimini anche gravissimi (ad esempio:
Conquistadores in Mesoamerica). Diverso è
l'Islam che, non solo non condanna la guerra, ma spesso la considera
addirittura un obbligo religioso contro gli infedeli:
«Vi
è stato ordinato di combattere, anche se non lo gradite.
Ebbene, è possibile che abbiate avversione per qualcosa che
invece è un bene per voi, e può darsi che amiate
una cosa che invece vi è nociva. Allah sa e voi non
sapete.» (II:216) Quindi:
Combattere
è un ordine ed è un bene per i musulmani, Allah
lo sa.
«Non sono
eguali i credenti che rimangono nelle loro case (eccetto coloro che
sono malati) e coloro che lottano con la loro vita e i loro beni per la
causa di Allah. A questi Allah ha dato eccellenza su coloro che
rimangono nelle loro case e una ricompensa immensa» (IV:95) Quindi:
Per Allah chi combatte è superiore a chi "rimane a casa".
Molti Occidentali giudicano l'Islam secondo il loro metro
laico. Credono, quindi, che tutto sia paragonabile a loro, ai loro
valori e al loro stile di vita. Per loro il Cristianesimo è
una religione, quindi anche l'Islam lo è; per
loro la democrazia, la laicità dello Stato e la
separazione tra
Religione e Stato sono valori, quindi sono valori sicuramente anche i
musulmani. Tutto
sbagliato. La presunzione e
l'ignoranza degli Occidentali arriva al punto di considerare come veri
musulmani solo coloro che si uniformano ai valori occidentali, mentre
considerano come "fanatici" o "integralisti" quei musulmani che non
desiderano vivere all'occidentale.
Ma Gesù Cristo fu solo un riformatore religioso,
non ebbe mai cariche politiche o militari, e disse chiaramente di
separare la Religione dallo Stato ("Date a Cesare quello che
è di Cesare e a Dio quello che è di Dio").
Invece Maometto
fu il sovrano assoluto di Medina, unendo nelle sue mani il governo
religioso, politico e militare. Per questo l'Islam
è "Din
wa Dawla", Religione e Stato, quindi, non una
religione come il Cristianesimo, ma una ideologia totalitaria che copre
ogni aspetto della vita. Il sacerdote Samir Khalil Samir,
gesuita egiziano, esperto dell’Islam ha dichiarato ad AsiaNews:
«La
conversione dall’Islam è vista come uno scandalo
religioso, sociale e politico. Se uno si converte al
cristianesimo, incoraggia altri a seguirlo e diviene una piaga per la
società. Se
uno lascia l’Islam, diviene come un traditore e una spia
contro la propria nazione e perciò merita la morte. Il
governo egiziano, ad esempio, dice che chi si converte a
un’altra religione, “attenta
all’unità nazionale”».
Maometto fu capo
religioso, politico e militare (guidò in battaglia i suoi
uomini almeno otto volte), ovviamente un vero musulmano considera la
sua vita come perfetta e come esempio da imitare (sarebbe assurdo il
contrario). Quindi uno Stato, sarà tanto più
perfetto quanto più sarà simile a quello creato e
governato da Maometto: uno Stato né laico né
democratico.
![](Bloodbar.gif)
Bibbia e Vangelo sono
ispirati da
Dio, ma scritti da uomini; invece il Corano è
rivelato da
Dio (Allah), cioé è stato scritto direttamente da
Dio e poi dato a Maometto (il suo messaggero) che lo ha dato
agli uomini. Allah ha dato i versetti del Corano a Maometto un po' per
volta, proprio quando Maometto ne aveva bisogno. Ad esempio, quando
Maometto litigò con i suoi uomini per la divisione di un
bottino, Allah gli mandò subito un versetto che diceva:
“Ti
interrogheranno a proposito del bottino. Dì: «Il
bottino appartiene ad Allah e al Suo Messaggero»”
(8:1)
La spartizione del
bottino... che esempio di spiritualità islamica!
![Festa del sacrificio](ashura.jpg)
![](Ashura349734.jpg)
Le foto al lato e sopra
sono dell'Ashura, qualcuno crede che sia una festa shi'ita (il
10% dell'Islam), in realtà è comune anche ai
sunniti (il 90% dell'Islam): «The
programs culminate on Yaum-e-Ashura, the 10th day of Muharram.
The occasion is also considered important for Sunni Muslims.»
(Tufail Ahmad)
![Bambino ferito](ASHURA03.JPG)
«Vi
è stato ordinato di combattere, anche se non lo
gradite...» (II:216) Ma, alla fine non
è che Bin Laden e soci sono veri
musulmani?
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Diventato sovrano
assoluto di Medina, Maometto dovette consolidare il suo potere e
combattere i nemici della città. Quindi trasformò la
guerra in obbligo religioso, per spingere i suoi seguaci a
combattere. Ovviamente Allah
mandò subito dei versetti per aiutarlo:
«Vi
è stato ordinato di combattere, anche se non lo gradite.
Ebbene, è possibile che abbiate avversione per qualcosa che
invece è un bene per voi, e può darsi che amiate
una cosa che invece vi è nociva. Allah sa e voi non
sapete.» (II:216)
Per l'arabista F.
Gabrieli il comandamento finale dato da Maometto ai
musulmani fu il "bellum perpetuum"
contro gli infedeli .
Il
Corano gronda di questa bellicosità:
«Combattano
dunque sul sentiero di Allah, coloro che barattano la vita terrena con
l’altra. A chi combatte per la causa di Allah, sia ucciso o
vittorioso, daremo presto ricompensa immensa» (IV:74)
Quindi l'etica islamica, da 14
secoli, è quella della jihad ("sforzo") e del mujaheddin
(chi si impegna nella jihad). Il musulmano deve essere
sempre pronto alla guerra e al sacrificio contro i nemici dell'Islam. Fin
dalla culla i musulmani crescono col mito del sacrificio e della morte
per Allah e contro gli infedeli. È nel loro genoma, ovvio
che lo trovino naturale.
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![Bambino armato](KID2.JPG)
![Bambino armato](JIHAD03.JPG) ![Banbino armato](jihad_kids.jpg) |
![Bambino armato](KID.JPG)
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Esiste
una categoria di Occidentali che l'Islam lo conosce bene e lo ama
proprio per questo: sono i Nazisti.
Quello tra Nazisti e
Musulmani è un amore di vecchia data che dura ancor
oggi. I nazisti consideravano con disprezzo il Cristianesimo, sia per
la sua radice ebraica, sia per la sua etica pacifica e remissiva (amare
i propri nemici, porgere l'altra guancia, ecc.), al contrario, l'uomo
nuovo nazista, che cercavano di creare nelle SS (un po' sacerdoti
pagani, un po' guerrieri) era simile al musulmano, al mujaheddin.
L'amore era, ed è, ricambiato.
![Hezbollah](hezbollah.jpg)
Sopra: Nazisti libanesi - Sotto: Nazisti iraniani
![Nazisti iraniani](nazi_islam.jpg)
Palestina, Libano,
Iran, Pakistan...
I musulmani sono i primi a riconoscersi nel Nazismo.
Le SS islamiche erano
reclutate tra le popolazioni islamiche dei Balcani, in particolare in
Bosnia. Ed è appunto in Bosnia che si è
combattuta una jihad contro i cristiani dopo il crollo della
Jugoslavia. Se per le popolazioni europee e occidentali la
religione dei contendenti non aveva nessuna importanza, diversamente
fecero i musulmani.
Per i musulmani la guerra
in Bosnia era un'aggressione dell'Occidente cristiano contro il
mondo islamico. Per loro non ebbe nessuna
importanza che i bosniaci musulmani avessero l'appoggio economico e
militare dei Governi, dei Media e dell'opinione pubblica in
Europa e negli USA.
I musulmani hanno
sempre bisogno d'un nemico per compiere il
loro "bellum perpetuum" e la guerra in Bosnia fu perfetta per fare la
jihad. Arrivarono a migliaia con l'unico scopo di uccidere dei
cristiani (furono uccisi anche degli italiani che stavano portando
aiuti alla popolazione musulmana), commisero tali crimini che,
lo stesso governo Bosniaco (islamico), dovettero disarmarli e cercare
di rispedirli a casa. Molte migliaia rimasero in Bosnia, hanno
sposato donne bosniache (ottenendo la cittadinanza) e si
occupano di islamizzare la società. Dopo gli attentati a
Londra e Madrid sono risultati stretti contatti tra i terroristi e i
mujaheddin rimasti in Bosnia.
Un caso particolare
è la Turchia. Ufficialmente è uno Stato laico e
secolarizzato, così almeno avrebbe voluto Kemal Ataturk. In
realtà l'ultranazionalismo kemalista non ha mai sostituito
l'Islam, ma si è sommato ad esso nella ferocia contro i
non-turchi e i non-islamici. I primi a farne le spese furono gli
Armeni, a seguire tutte le altre minoranze.
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Queste foto ricordano quelle scattate nei Lager nazisti, ma
sono armeni vittime dei Lager turchi durante la I Guerra Mondiale. Ci
sono foto, filmati, testimonianze dei superstiti, ma anche
testimonianze di europei (missionari, addetti consolari e addetti
militari). Ci sono persino le testimonianze di ufficiali tedeschi
(allora alleati della Turchia) che, nei loro rapporti, chiedevano al
loro Comando come comportarsi di fronte ai massacri.
Eppure ci
sono dei parlamentari italiani che hanno negato il genocidio armeno,
per impedire che l'Italia seguisse l'esempio francese e riconoscesse
ufficialmente il genocidio. Qualcuno potrebbe chiedersi
perché? Ignoranza storica? Faziosità filo-turca?
O... qualche regalino?
Qui sotto si vede il concetto turco di soluzione del
problema kurdo (una soluzione... finale). Però gli USA hanno
autorizzato l'esercito turco ad entrare nel Kurdistan iraqeno per
cercare i "terroristi". Ovvero quei Kurdi che hanno la pretesa di avere
una nazione loro e usano le armi per difendersi dalla pulizia etnica e
non fare la fine degli Armeni.
![Soldati turchi con teste tagliate.](Photo1.jpg)
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![Corpi mutilati dai soldati turchi](Photo4.jpg)
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Il XX secolo è
passato velocemente per i turchi, non si sono annoiati: durante la I
Guerra Mondiale hanno cancellato gli armeni dalla Turchia orientale
(erano li da 3000 anni), uccidendo circa 1.500.000 persone e
cacciandone circa 500.000 verso l'Armenia russa. Tra il Genocidio
Armeno e le stragi della popolazione kurda (difficile da quantificare,
forse 30.000 morti?), i turchi hanno cancellato la minoranza siro-araba
(anche loro li da 3 millenni, vedi iscrizioni cuneiformi risalenti al
periodo assiro nella zona di Bingol).
Infine, i turchi tra il
1912 e il 1955 (6 settembre) hanno cancellato la presenza greca dalla
Turchia occidentale (erano li da 3.500 anni, ricordate la guerra di
Troia?), uccidendo alcune centinaia di migliaia di persone e
cacciandone oltre 1.000.000.
Ma mai i turchi hanno chiesto scusa alle loro vittime o ai loro eredi o
ai sopravvissuti (a
migliaia di bambini armeni tagliarono
entrambe le mani
, perché per tutta la loro vita fossero improduttivi e
necessitassero di continua assistenza per ogni cosa) .
Ne tantomeno si sono offerti di restrituire le loro
proprietà o di indennizzarli.
Non solo la Turchia non ha
mostrato il minimo pentimento, ma ha anche minacciato di ritorsioni (mi
piacerebbe sapere quali) quei paesi che hanno seguito la direttiva
dell'Unione Europea e hanno deciso di ricordare ufficialmente il
Genocidio Armeno. La Turchia vuole entrare nell'U.E.? Ma come
farà con la suddetta direttiva?
I loro baldi difensori, passati e presenti, che si vantano di voler
essere i sostenitori del loro ingresso nell'Unione Europea, cerchino di
ricordare chi sono i turchi, cos'hanno fatto (e ancora fanno) e che mai
si sono pentiti e mai hanno pronunciato una parola di scusa, ma solo di
minacce.
![Mappa dell'Europa islamizzata.](world_islamic_mission.gif)
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Oggi ci sono nazioni islamiche che, anche grazie ai
proventi del petrolio, si occupano della costruzione
di moschee, scuole islamiche e centri culturali in
Europa (come la moschea di Roma proprietà di Arabia Saudita
e Marocco) e negli Stati ex-sovietici. Lo fanno direttamente, oppure
attraverso associazioni islamiche che, dopo, si occupano di gestire
queste strutture (promuovendo l'Islam e controllando strettamente gli
immigrati). Gli effetti sono evidenti, in Europa stanno
nascendo moschee ovunque, anche dove i musulmani sono pochi e non
avrebbero certo i soldi per costruirle.
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Grazie all'opera di
queste associazioni (spesso implicate anche nell'ingresso dei
clandestini musulmani), e all'entrata nell'Unione Europea di nuovi
Stati islamici (Bosnia, Kosovo, Albania, Turchia), è
possibile che l'Europa sia islamizzata in un centinaio di
anni. Almeno questo è quanto sostengono le stesse
associazioni islamiche. L'unico ostacolo è il terrorismo
islamico. I terroristi islamici rallentano l'islamizzazione
dell'Europa, perché i loro crimini creano un clima di astio
anti-islamico e legislazioni più restrittive.
Nella costruzione di moschee, scuole coraniche e centri culturali,
queste nazioni e associazioni operano alla luce del
sole, essendo legale e garantito dalle laiche leggi europee.
Ovviamente nei loro paesi la stessa cosa ai cristiani sarebbe proibita.
Ma non è certo colpa loro se noi ci stiamo suicidando dando
loro diritti a casa nostra che loro, a casa loro, mai si sognerebbero
di darci.
Ed ecco, alla fine di
tutto, perché i musulmani in Europa sono
un elemento estraneo e pericoloso. Immigrati o nati qui, non cambia
nulla, si sentono superiori e sanno che alla fine prevarranno sugli
europei e sulla nostra cultura. È sotto gli occhi di tutti,
aumentano e continuano ad aumentare, e la loro diversità e
superiorità è rimarcata dai loro imam nelle
moschee e in ogni altro luogo di aggregazione:
«Di fronte ad
Allah non ci sono bestie peggiori di coloro che sono miscredenti e che
non crederanno mai» (VIII:55)
«Combattete
coloro che non credono in Allah e nell’Ultimo Giorno, che non
vietano quello che Allah e il Suo Messaggero [Maometto] hanno vietato,
e quelli, tra la gente della scrittura [ebrei e cristiani], che non
scelgono la religione della verità [l'Islam],
finché non versino umilmente il tributo, e siano
soggiogati» (IX:29)
Insomma:
siamo peggio delle bestie, ci devono combattere sino a sottometterci.
Chi è intollerante?
Il
premier turco, Erdoghan, che si finge europeista (grazie anche a certi
politici europei), vuole aprire scuole e università turche
in Europa, con programmi turchi e insegnanti turchi, e invita gli immigrati turchi a
non integrarsi con gli europei. Non si mischiano a noi, e chi
lo fa paga. Ogni tanto si sente di qualche genitore denunciato
per aver massacrato i figli colpevoli d'avere amici italiani, ma lo si
viene a sapere solo se finiscono all'ospedale o ne viene trovato il
corpo sgozzato. Oppure si sente di una 14enne a Lione (10/10/2006)
aggredita a scuola perché mangiava durante il
Ramadan. Per loro, in Europa ci sono una cultura e uno stile
di vita inferiori, in fase di decadenza e prossimi a
morire. Perché mai dovrebbero essere loro ad
accettarle? Loro sono i vincitori. Nel 2006 Tony Blair, allora
Primo Ministro britannico, si appellò ai musulmani residenti
nel Regno Unito perché fossero più tolleranti
verso i britannici!!! Non erano i britannici ad essere
razzisti nei confronti degli immigrati musulmani, ma il contrario!!! La
risposta di un leader islamico fu che loro avevano il diritto di
disprezzare il modo di vivere britannico.
Ecco
spiegata la proposta dell'arcivescovo di Canterbury di inserire norme
della Sharia (la legge islamica) nel codice britannico, nella
speranza che i musulmani accettino le leggi "britanniche". Si
abbassa la testa davanti alla pretesa islamica di venire in Europa e di
non rispettare le leggi europee. Una ammissione di sconfitta
per l'Europa.
Salaam
aleikum. (imparate questo saluto... vi servirà)