"E noi
abbiamo creduto all'Amore" (1Gv.4,16).
OPERA CENACOLO FAMILIARE"
URGENTE COMUNICAZIONE AI LETTORI DEL SITO DELL’OPERA CENACOLO FAMILIARE www.geocities.com/operacefa Leggo nel quotidiano “LA STAMPA” di Torino: “Morire a 15 anni, uccisi dal progresso: è la sorte di GEOCITIES, che chiuderà il 26 ottobre segnando per Internet il tramonto di un’era. Le voci si rincorrevano, ma solo lo scorso giugno è arrivata una prima mail ufficiale che comunicava la fine del servizio, e tre giorni fa un’altra comunicazione: “IL SUO SITO NON APPARIRA’ PIU’ SU INTERNET E NON SARA’ PIU’ POSSIBILE ACCEDERE AI FILE”. Il nuovo sito dell’Opera Cenacolo Familiare è: * http://operacefa.blogspot.com Fraterni saluti Sac. Salvatore Paparo * Festa dei SS. Pietro e Paolo * Omelia Funerali membro OPERACEFA * Omelia Festa dell'Ascensione * Quinta lettera ai membri dell'OperaCefa * Quarta domenica di Quaresima ANNO B * Diciannovesima lettera a Gesu' * Diciottesima lettera a Gesu' * Diciassettesima lettera a Gesu' * Quarta lettera ai membri OperaCeFa * Terza lettera ai membri OperaCEFA * Seconda lettera ai miei amici * Seconda lettera ai membri dell'OPERACEFA * Giornata Mondiale della pace * Quindicesima lettera a Gesu' * Quattordicesima lettera a Gesu' * Comunicazione ai Membri dell'Opera * Predica Festa della SS. Immacolata * Comunicazione ai Membri dell'Opera Ce Fa * Principali documenti redatti * Commento a "I Membri...e la sofferenza" * I Membri dell'Opera e la sofferenza * Omelia Festa Santuario Piova * Lettera a Gesu' Unico Salvatore * Corrispondenza con don Salvatore * Lettera alla Rivista "PROFETI DI DIO" * Opera Cenacolo Familiare - Prima stesura * Anniversario apparizioni di Fatima * Terza Lettera A SS. Benedetto XVI * Seconda Lettera A SS. Benedetto XVI * Messaggio Festa Sacra Famiglia 11/06 * Messaggio di Don Salvatore 11/06 * Lettera a S.S. Benedetto XVI * DIO AMORE, IL CORPO MISTICO DI GESU' E LA NOSTRA SOFFERENZAPER ISCRIZIONI ALL'OPERA CENACOLO FAMILIARE, O PER UN CONFRONTO DI OPINIONI O PER DILUCIDAZIONI scrivere al seguente indirizzo: [email protected] Visita
anche i siti: |
Il Documento che ti consegno, l'ho redatto
perche' tu possa comprendere, nella sua essenza, L'OPERA CENACOLO FAMILIARE, e
perche', se lo crederai opportuno, dedichi un po' del tuo tempo alla sua
divulazione.
1.
Sogno
Profetico. 2.
Fraterne
Confidenze del sac. Salvatore Paparo. 3.
Membri
dell'OPERA CENACOLO FAMILIARE. 4.
8
Settembre: Nativita' di Maria Santissima. 5.
Autobiografia
del sacerdore Salvatore Paparo. 6.
Esposizione
dell' OPERA CENACOLO FAMILIARE. 7.
Fatima,
Medjugorje, Opera Cenacolo Familiare. 8.
5
Agosto: Festa del Santuario di Piova.
TI AUGURO UNA FRUTTUOSA LETTURA.
Sac. Salvatore Paparo 1. SOGNO PROFETICO
Il 24
maggio 2007, all'eta' di 86 anni, E' morta la mia parrocchiana Franchina Cappa.
Durante l'omelia, di lei, fra l'altro, ho detto: Franchina
era un'ottima donna e un'ottima cristiana. Conobbe la sofferenza ben presto:
quando aveva appena 18 anni perse la giovane mamma Laura e lei, primogenita
della famiglia, si trovo' a dover fare da mamma ai suoi quattro fratellini,
aiutando cosi'con generosita' il papa'
Cesare. Sposatosi con Beniamino, uomo mite e molto religioso, si dimostro'
un'affettuosa sposa. Oltre che sposa ideale fu anche madre premurosa di tre
figli. Dotata di un'ottima voce, fece parte della cantoria parrocchiale per
moltissimi anni, dando un fondamentale
contributo per la buona esecuzione dei canti. Franchina visse da fervente
cristiana: era presente a tutti gli incontri della comunita' parrocchiale.
Profondamente convinta che la santa Messa e' il cuore della vita cristiana vi
partecipava con viva fede, e non solo alla domenica, ma molto spesso anche nei
giorni feriali. Debbo testimoniare che nell'ultimo periodo della sua vita
terrena furono pochi i giorni feriali in cui non partecipo' alla Messa;
ordinariamente vi partecipo' e, date le sue precarie condizioni fisiche, vi
partecipo' con grande sacrificio: stanca e sofferente partiva dalla casa e,
lentamente lentamente, si trascinava verso la chiesa parrocchiuale,
accompagnata dalla brava Elena. L'ultima volta che partecipo' alla Messa, con
enorme sforzo e sofferenza fisici, fu la vigilia della sua morte. Oggi, 25 ottobre 2007,
ringrazio Dio che mi ha gratificato di questo sogno profetico: mi apparve
Franchina: aveva un viso giovanile, luminoso; gli occhi scintillanti di gioia e
un sorriso dolce. Affettuosamente mi ha baciato piu' volte sulla faccia e poi e'
scomparsa. Nello stesso momento ho avuto questa luce: FRANCHINA E' UNA CRISTIANA PREDILETTA DI DIO, DA
LUI COSTITUITA PROTETTRICE DELLA PARROCCHIA DI CINTANO. NEL CIELO LA SUA
MISSSIONE SPECIFICA E' PREGARE PERCHE' L'OPERA CENACOLO FAMILIARE SI REALIZZI
IN CINTANO. 2. FRATERNE CONFIDENZE FRATERNE CONFIDENZE del sacerdote
Salvatore Paparo,
umile e spero docile strumento di
Dio e di Maria Santissima, scelto dal loro amore misericordioso per annunziare
al mondo l'ETA' AUREA DEL CRISTIANESIMO, FONDATA SULLA SANTITA' DELLA FAMIGLIA,
CREATA AD IMMAGINE E SOMIGLIANZA DELLA FAMIGLIA TRINITARIA DI DIO PADRE, DI DIO
FIGLIO, DI DIO SPIRITO SANTO; E REDENTA CON LA MORTE E CON LA RISURREZIONE DI
GESU', SPOSO DELLA CHIESA. Lo scopo di queste mie
fraterne confidenze che tu, amico lettore, ti convinca che L'OPERA CENACOLO
FAMILIARE e' voluta da Dio e da Maria Santissima. Per
facilitare la tua convinzione, il Signore e la Madonna, nel corso della mia
vita, hanno operato in me, loro umile messaggero, tanti miracoli. Con
semplicita' te ne confido alcuni che riguardano la loro singolare protezione per
salvaguardare la mia vita e liberarmi dalla morte. Avevo
otto o nove anni e con i miei amichetti, come tante altre volte, in una strada
di Bronte, giocavo al calcio con una palla confezionata con stracci. La palla
calciata fini' sul tetto di una casa adiacente. Io immediatamente,
arrampicandomi sulla grondaia, salii sul tetto per ricuperarla. Mentre scendevo
dal tetto, mia mamma dal balcone della mia casa mi sgrido' severamente ed io
impaurito precipitai a terra pesantemente e violentemente. Mi svegliai nel mio
letto, dopo alcune ore: la stanza era piena di gente: MI AVEVANO CREDUTO MORTO. All'eta'
di dieci anni mi trovavo in campagna con il mio fratello Carmelo, quando uno
sciame di vespe mi assali' alla faccia. Io sentivo che il loro pungiglione
penetrava nella mia carne, ma non veniva iniettato veleno. Dopo circa cinque
minuti d'assalti e di lotta, le vespe si allontanarono: LA MIA FACCIA ERA
INTATTA E NON ACCUSAVO ALCUN DOLORE. All'eta'
di dodici anni, ero gia' seminarista, insieme al mio assistente e ad altri tre
seninaristi, mi trovavo sul vulcano Etna. Il tratto che attraversavamo era
ripidissimo: per evitare cadute procedevamo lentamente e a braccetto. Ad un
certo punto io fui preso da una irresistibile voglia di velocita', mi staccai
violentemente dagli altri e proseguii da solo. Correvo veloce veloce e non
riuscivo a fermarmi. Allora sentii una voce interiore che mi disse: "GETTATI A
TUFFO", cosa che io eseguii immediatamente, e mi fermai. AD ALCUNI METRI DI
DISTANZA C'ERA UN PRECIPIZIO CHE MI AVREBBE CAUSATO LA MORTE. Sempre
all'etA' di dodici anni ero in campagna e cavalcavo una mula insieme al mio
fratello Carmelo: lui in sella e io nella parte posteriore dell'animale. La
mula si imbizzarrI' e si mise a calciare ininterrottamente con le zampe
posteriori: io scivolai di dietro MA NON FUI COLPITO DAI CALCI DELLA MULA:
rimasi in piedi sulla terra: SENTII LA
PROTEZIONE DI DIO E DELLA MADONNA. Nel
maggio del 1946 (avevo 16 anni e studiavo liceo allo Studentato dei Padri
Maristi sito a Cavagnolo in provincia di Torino) caddi gravemente ammalato: ero
agli estremi. Una sera i due medici curanti, dopo un breve consulto, dissero,
senza mezzi termini, al Superiore: "NON PASSERA' LA NOTTE". La bontA' di Dio,
invece, mi guarI' immediatamente e perfettamente, per i suoi scopi
misericordiosi. Immerso in Dio, LUCE CALORE ESTASIANTE, mi fu comunicata in
embrione L'OPERA CENACOLO FAMILIARE: "L'UMANITA' VA INCONTRO ALL'ETA' AUREA DEL CRISTIANESIMO. ALLORA IL
MONDO RICONOSCERA' GESU' COME SUO UNICO
SALVATORE E VIVRA', IN MODO
STRAORDINARIO, UN'ERA DI PACE E DI BENESSERE. TU SARAI UN UMILE NOSTRO
STRUMENTO". Durante le mie numerose e
prolungate preghiere quotidiane, trascorse in dolce e gioiosa intimitA' con Dio
e Maria Santissima, ho spesso ricevuto questa comunicazione celeste: "PRIMA CHE L'OPERA CENACOLO
FAMILIARE ABBIA IL SUO NATURALE
SVILUPPO, DOVRAI AFFRONTARE UNA MALATTIA
MORTALE". La comunicazione divina si e'
gia' realizzata: il 28 Novembre 2005, fui sottoposto ad un delicatissimo e
complicato intervento chirurgico: mi furono asportate la vescica e la prostata
colpite da un tumore maligno. Il dottor Vestita, poi, la cui mano fu meravigliosamente guidata da Dio, mi
ricostitui' la vescica con il mio intestino. Oggi, 22 ottobre 2007, ho il dovere riconoscente di
testimoniare che il Signore il 28 novembre 2005 mi ha guarito miracolosamente
per la seconda volta, per i suoi scopi misericordiosi, riguardanti l'OPERA
CENACOLO FAMILIARE. Dopo l'intervento chirurgico, infatti, non ho avuto bisogno
di alcuna medicina. Sono perfettamente guarito ed in me non c'e' alcuna traccia
di cancro. 3. MEMBRI DELL'OPERA CENACOLO FAMILIARE E' Membro dell'Opera Cenacolo Familiare chi dinanzi ALLA FAMIGLIA TRINITARIA DI DIO PADRE, DI DIO FIGLIO, DI DIO SPIRITO SANTO; ALLA SACRA FAMIGLIA DI NAZARET DEI SACRATISSIMI
CUORI DI GESU', DI MARIA E DI GIUSEPPE
e dinanzi ALLA PROPRIA COSCIENZA S'IMPEGNA: a vivere secondo lo spirito dell'Opera
Cenacolo Familiare, e con l'esempio della propria vita personale e con le
parole, si rende Apostolo dell'OPERA perche' Essa abbia il suo "SVILUPPO NATURALE". Il Membro dell'Opera
Cenacolo Familiare, quindi, non compie alcun atto pubblico, e oltre al suddetto
impegno, non ha altri obblighi particolari. E' INVITATO PERO': A PARTECIPARE ALMENO ALLA MESSA DOMENICALE PERCHE'
LA MESSA E' IL CUORE DELLA VITA CRISTIANA E A RECITARE OGNI GIORNO IL ROSARIO
PERCHE' LA MADONNA LO RICHIEDE RIPETUTAMENTE PER OTTENERE DA DIO LA PACE
MONDIALE, E LA PACE MONDIALE MESSIANICA E' UNA CONSOLANTE CARATTERISTICA DELL'ETA' AUREA DEL CRISTIANESIMO. 4. - 8 SETTEMBRE 2007 NATIVITA' DI MARIA SANTISSIMA Lettera Aperta del sacerdote
Salvatore Paparo al Papa Benedetto XVI e ai Vescovi Cattolici, nel giorno del
compleanno di Maria Santissima MADRE DELLA CHIESA. Amati
fratelli in Gesu', in questo giorno solennissimo, desidero fare il mio atto di
fede dinanzi a voi, eletti di Gesu': IO
CREDO che Dio e' AMORE e che in quanto Amore non e' un solitario, ma una FAMIGLIA
Trinitaria Felicissima, composta dal Padre, dal Figlio e dallo Spirito Santo. IO
CREDO che Dio per comunicare la sua felicita' a delle creature, creo' l'uomo
FAMILGIA a sua immagine e somiglianza. IO
CREDO che l'uomo con il peccato frantumo' L'AMORE FAMILIARE e da felice si rese
infelice. IO
CREDO che Gesu', il Figlio UNIGENITO del Padre Celeste, si fece uomo e che con
la sua Passione, Morte e Risurrezione REDENSE LA FAMIGLIA, per cui i suoi
membri riebbero la capacita' di amarsi reciprocamente come le Tre Persone
Divine, e di riacquistare la felicita' perduta con il peccato. IO
CREDO che andiamo incontro ALLA SECONDA PENTECOSTE D'AMORE, ALL'ETA' AUREA DEL
CRISTIANESIMO, FONDATA SULLA SANTITA' DELLA FAMIGLIA. IO
CREDO che nella Prossima Seconda Pentecoste d'Amore, Gesu' sara' riconosciuto da
tutti gli uomini come LORO UNICO SALVATORE. IO
CREDOche perche' la Seconda Pentecoste
d'Amore si realizzi in tutto il suo splendore E' NECESSARIO CHE SI RICOSTRUISCA
L'UNICA CHIESA, VOLUTA DA GESU'. Per cui e' indispensabile che tutte le Chiese
Cristiane, compresa la Chiesa Cattolica, si riconoscano peccatrici,
responsabili della loro attuale divisione, e si pongano in umile atteggiamento
di conversione. IO CREDO che perche' si
giunga a ricostituire L'UNITA' DELLA CHIESA, il Papa debba indire UN CONCILIO
ECUMENICO al quale tutte le Chiese Cristiane partecipino a pieno titolo;
durante il suo svolgimento abbiano piena liberta' di parola, e nelle votazioni
godano del voto deliberativo. IO
CREDO che la Chiesa di Gesu' e' costituita da tutti i battezzati; CREDO che tutti
i battezzati sono sotto l'azione dello Spirito Santo, e che ciacuno di essi ha
ricevuto dallo Spirito Santo dei doni particolari (carismi) a beneficio di
tutta la Chiesa. IO
CREDO che il Papa e i Vescovi sono
stati posti da Gesu' come garanti del Deposito Rivelato e a guide delle Comunita'
Cristiane. Essi, pero', come ci attesta la storia, commettono anche degli
errori, restano con i limiti di tutti gli uomini, e talvolta insegnano e
impongono cose non volute da Dio. Da cio' la necessita' CHE IL PAPA ED I VESCOVI RISPETTINO IL PRIMATO DELLA COSCIENZA
INDIVIDUALE. IO CREDO che il Papa ed i
Vescovi debbano essere modelli di carita' fraterna e di misericordia. Percio', secondo
il comando di Gesu', vogliano evitare DI GIUDICARE, CONDANNARE E CASTIGARE I FRATELLI: "COLUI CHE GIUDICA E' SOLO
IL SIGNORE" (1Cor. 4,4 ). 5.A U T O B I O G R A F I A del sacerdote
Salvatore Paparo P R E M E S A Scrivo SCHEMATICAMENTE la
mia vita per rendere nota al mondo la misericordia della Famiglia Trinitaria di
Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo che si e' degnata scegliere me,
il piu' piccolo uomo, il piu' piccolo cristiano, il piu' piccolo prete, per
manifestare i suoi piani grandiosi per l'umanita' che sta partorendo, guidata da
Dio, L'ETA' AUREA DEL CRISTIANESIMO. Io mi sento confuso, ma dal mio cuore sgorga riconoscente
il Magnificat del Cuore Immacolato di Maria. Pensando
alla mia pochezza e alla mia elezione faccio mie le parole dell'Apostolo Paolo: "Dio ha scelto quelli che gli uomini considerano
ignoranti, per coprire di vergogna i sapienti; ha scelto quelli che gli uomini
considerano deboli, per distruggere quelli che si credono forti. Dio ha scelto
quelli che nel mondo non hanno importanza e sono disprezzati o considerati come
se non esistessero, per distruggere quelli che pensano di valere qualcosa.
COSI' NESSUNO POTRA' VANTARSI DAVANTI A
DIO" (1Cor, 1,27-28). Mi considero proprio una
nullita' nelle mani della Famiglia Trinitaria di Dio che in me compira' grandi
cose per la sua gloria ed il bene della Chiesa, Sposa di Gesu'. Non posso
davvero vantarmi di nulla dinanzi a Dio, ma mi confondo per le mie
ingratitudini ed i miei peccati. Invoco la luce e
l'assistenza della Famiglia Trinitaria di Dio, della Famiglia Trinitaria di
Nazaret, di tutti i miei Santi Patroni perche' io possa scrivere solo la verita'
e nel modo piu' idoneo acche' i miei lettori ricavino copiosi frutti spirituali e
diventino Apostoli dell'Eta' Aurea del Cristianesimo che e' agli albori anche se
non possiamo conoscere il tempo preciso del suo splendore. PRIMO CAPITOLO: LA MIA FAMIGLIA E LA MIA NASCITA. Dio mi ha mostrato la sua
benevolenza innanzi tutto donandomi dei genitori di una vita interiore non
comune: il loro cristianesimo lo vivevano intimamente: papa' puo' definirsi uno
sposo attaccatissimo alla propria moglie, un genitore cristiano tutto dedito
alla casa, al lavoro e alla chiesa.Anche mamma voleva tanto bene a papa', si
dedicava anima e corpo per il bene dei sei figlioli doni di Dio alla famiglia
di Paparo Giuseppe e di Travaglianti Maria Angela. Quasi tutti i giorni
partecipava alla santa Messa ed ogni sera ci faceva recitare il rosario. Aveva
tre fratelli sacerdoti. Io sono il quartogenito
della famiglia. Sono nato la sera del 14 Agosto 1929 mentre le campane
annunziavano festosamente la Solennita' di Maria Santissima Assunta in Cielo. Quando papa' la sera rientro'dal lavoro mi strinse tra le mani, alzo' le braccia verso il Cielo e lieto
pronunzio' a gran voce le parole: "LO CHIAMEREMO SALVATORE. CHE SALVI LA
FAMIGLIA E IL MONDO". Generosita' del cuore di un padre cristiano! Ma io non
sono il salvatore del mondo; l'unico Salvatore del mondo e' Gesu'; io sono solo
un piccolo strumento di salvezza nelle mani di Gesu', REDENTORE DELL'UNIVERSO. SECONDO CAPITOLO: I MIEI PRIMI ANNI DI VITA. Ero un bambino piuttosto
vivace. Giocavo e mi divertivo come ogni bambino della mia eta'. E qui debbo
ricordare un fatto che segno' definitivamente la mia vita. Avevo gia' raggiunto i
dieci anni di eta' e mamma si trovava a letto in preda ad un fortissimo dolore
di testa. Seduto presso il suo letto,io stavo sempre accanto a mamma per
l'amore che le volevo, mamma all'improvviso mi fece questa proposta:
"SALVATORE, VUOI FARTI SACERDOTE?". Per la prima volta sentii veramente Dio,
fui preso da Lui con una immensa gioia e prontamente e con slancio le risposi:
"SI". Dopo alcuni giorni ero gia' nel Piccolo Seminario di Bronte, provincia di
Catania. Essere sacerdote per me divento' lo scopo di vita. Presi sul serio la
mia vita seminaristica. Dio e Maria Santissima si facevano sentire nel mio
piccolo cuore ed una notte ebbi un sogno che io considero molto piu' che un
sogno. Mi sembro' di vedere Maria
Santissima sospesa in aria all�altezza di circa cinque metri. Era seduta su di
un maestoso trono ed indossava un mantello azzurro: A vederla io gridai:
"MAMMA, MAMMA!" e volai verso di lei. La Madonna allargo' il suo mantello con
tutte e due le mani. Io poggiai la mia testa sulle sue ginocchia. E Lei coprendomi
lentamente lentamente con il suo mantello mi disse dolcemente: "SALVATORE,
FIGLIOLINO MIO". A questa eta' ho da ricordare
un altro fatto che io reputo miracoloso. Mi trovavo in campagna con il mio
fratello Carmelo quando uno sciame di vespe mi assal� alla faccia. Io sentivo
che il loro pungiglione penetrava nella mia carne ma non veniva iniettato
veleno. Dopo circa cinque minuti d'assalto e di lotta le vespe si
allontanarono: la mia faccia era intatta e non accusavo alcun dolore. TERZO CAPITOLO: LA MIA VITA DAI 14 AI 18 ANNI. A 14 anni, dopo le scuole
medie, passai dal Piccolo Seminario di Bronte al Seminario Maggiore di Catania.
Fui preso da un vivissimo desiderio di farmi missionario. Quando avevo 16 anni
un padre missionario Marista, padre Caporali, tenne a noi seminaristi un corso
di Esercizi Spirituali. Preso intimamente da Dio sentii la sua voce "ENTRA
NELLA SOCIETA' DI MARIA". Ne parlai con il direttore spirituale che con mio
immenso gaudio mi rispose: "SEGUI LA VOCE DI DIO". Cosi' senza badare a coloro
che contrastavano la mia decisione, l'8 Dicembre del 1945 lasciai la Sicilia e
mi portai allo Studentato dei Padri Maristi, collocato in Cavagnolo, provincia
di Torino. Nel Maggio del 1946 caddi
gravemente ammalato: ero agli estremi. Una sera i due medici curanti, dopo un
breve consulto, dissero, senza mezzi termini, al Superiore: "NON PASSERA' LA
NOTTE". La bonta' di Dio, invece, per i suoi scopi misericordiosi, mi guari'
improvvisamente. Immerso in Dio, LUCE-CALORE ESTASIANTE, mi fu
comunicato quanto segue: "L'UMANITA' VA INCONTRO ALL'ETA' AUREA DEL
CRISTIANESIMO. ALLORA IL MONDO RICONOSCERA' GESU' COME SUO UNICO
SALVATORE E VIVRA', IN MODO STRAORDINARIO, UN'ERA DI PACE E DI BENESSERE. TU
SARAI UN UMILE NOSTRO STRUMENTO". I Superiori vollero accertarsi
della mia guarigione e mi inviarono all'Ospedale Molinette di Torino per delle
radiografie. Risultai completamento sano. All'ospedale mi accompagno' il mio
direttore spirituale che mi disse: "TI VOGLIO FAR CONOSCERE UNA SANTA SUORA CHE
LEGGE NEI CUORI", e mi condusse al Carmelo di Moncalieri. Quando mi trovai
dinanzi alla suora, Madre Agostina, Essa esclamo' a gran voce: "LA MISSIONE CHE
DIO LE HA AFFIDATO E' GRANDIOSA, SARA' DEFINITA L'OPERA. IO LE SARO' MADRE". E
Madre Agostina mi fu veramente Madre. Per lunghi anni io mi aprii
fiduciosamente a lei ed essa mi fu prodiga di utili consigli. Ora si trova in
Cielo e protegge il suo figliolo Salvatore e l'Opera . Dal momento della
comunicazione celeste in occasione della mia guarigione miracolosa, L'ETA'
AUREA DEL CRISTIANESIMO domina la mia vita. Ne parlai con il direttore
spirituale e con i superiori. Essi evidentemente mi consigliarono di procedere
nei miei studi fino all'ordinazione sacerdotale. "NOI, mi dissero, NON
OSTACOLEREMO LA VOLONTA' DI DIO". QUARTO CAPITOLO: LA MIA VITA DAI 18 AI TRENT'ANNI.
Nel 1948 feci il Noviziato e pronunziai i voti
temporanei nella Societ� di Maria. Quando nel 1951 si tratt� di emettere i voti
perpetui il Padre Provinciale Umberto Giannini mi impose perentoriamente: "PER
EMETTERE I VOTI PERPETUI DEVI RINUNZIARE ALL'OPERA CHE VUOI FONDARE". Tutto
considerato non potei che accettare l'imposizione del Padre Provinciale. "SI",
gli risposi, PERO' NON POSSO IMPEDIRE A DIO DI COMPIERE IN ME LA SUA VOLONTA'.
COMUNQUE LE PROMETTO CHE USCIRO' DALLA SOCIETA' DI MARIA SOLO QUANDO I
SUPERIORI MI CONCEDERANNO IL PERMESSO DI USCIRE E MI BENEDIRANNO". Il
21 Febbraio del 1954 fui ordinato sacerdote e qui debbo presentare il Padre
Marista Bartolomeo Bardessono che fu per me l'uomo della Provvidenza. E' Lui
infatti che, divenuto Provinciale della Provincia Marista Italiana, mi chiamo' a
Roma per conseguire la Licenza in Teologia presso l'universita' dell'Angelicum;
e' Lui che nel 1957 mi invio' allo Studentato Teologico Marista in qualita' di
professore di Teologia Morale; e' Lui che mi concesse il permesso di uscire
dalla Societa' di Maria per inziare l'Opera. Ma a questo punto e' necessario che
parli anche delle mie relazioni con il famoso Padre Riccardo Lombardi, apostolo
profeta del Mondo Migliore, definito microfono di Gesu'. Sospinto irresistibilmente
da Dio scrissi al Padre una lettera in cui esposi a grandi linee l'Opera e
chiesi il suo illuminato consiglio. Si instauro' fra me e Lui un contatto
epistolare finche', nel Luglio 1958, dietro suo invito, partecipai ad un Corso
di Esercitazione per un Mondo Migliore, tenutosi a Mondragone, presso Roma.
NELL'OCCASIONE POTEI PARLARE A LUNGO CON IL PADRE LOMBARDI. LUI, a conclusione,
mi disse: "CHIEDA AI SUPERIORI DI FARLE INIZIARE L'OPERA". Riportai la frase del
Padre Lombardi al Provinciale P. BARTOLOMEO BARDESSONO, E Lui, con mia immensa
gioia, mi rispose: "VA VENE, TI PREGO PERO' DI ATTENDERE ANCORA UN ANNO PERCHE'
IO ABBIA IL TEMPO DI TROVARE IL TUO SOSTITUTO NELL'INSEGNAMENTO DELLA MORALE". Passato l'anno, CON LA
BENEDIZIONE DI PADRE BARDESSONO, uscii dalla Societa' di Maria per essere, a suo
tempo, incardinato nella diocesi di Ivrea, provincia di Torino. QUINTO CAPITOLO: LA MIA VITA DAL
1959
Uscito dalla Societa' di
Maria ed accettato nella diocesi di Ivrea da Mons. Rostagno, passai quattro
anni a Filia, frazione di Castellamonte provincia di Torino, come Cappellano
del Tabor, fondazione di Madre Agostina, per aspiranti Suore. Nel 1963 il Vescovo di Ivrea
Mons. Albino Mensa mi designo' parroco di Cintano, piccola parrocchia di 250
anime, dove tuttora vivo. SESTO CAPITOLO : L'ANNO 1967. L'Opera Cenacolo Familiare
prese la sua completa fisionomia nel 1967 in un Corso di Esercizi Spirituali,
passato in una ineffabile continua estasi, La misericordia divina mi rivelo' che
Dio e' AMORE e che in quanto Amore non e' un Solitario ma una FAMIGLIA
FELICISSIMA composta da Tre Persone: da Dio Padre, da Dio Figlio e da Dio
Spirito Santo. Mi rivelo' anche che Dio creo' l'uomo a sua immagine e somiglianza
e lo creo' FAMIGIA. "L'ETA' AUREA DEL CRISTIANESIMO, concluse la Rivelazione,
SARA' ANCHE L'ETA' AUREA DELLA FAMIGLIA. L'OBBLIGATORIETA' DEL CELIBATO
SACERDOTALE SARA' ABOLITA E LE FAMIGLIE DEI VESCOVI E DEI PRETI SPOSATI SARANNO
FARI LUMINOSI PER LE ALTRE FAMIGLIE CRISTIANE". SETTIMO CAPITOLO: GLI ANNI 1996 E
1998
Nel 1996 sotto ispirazione
della Famiglia Trinitaria di Dio scrissi il testo base dell'Opera Cenacolo
Familiare. Nel 1998 lo pubblicai e il fascicolo lo spedii a tutti i Vescovi e a
tutti i parroci d�Italia. Le reazioni furono varie. Mi scrissero e mi
telefonarono una sessantina di parroci: la maggioranza approvo' l'Opera ma non
mancarono coloro che mi criticarono duramente. Io sono contento perche' il seme
e' stato gettato e germogliera' e fruttifichera' a suo tempo. 6. ESPOSIZIONE DELL'O P E R A CENACOLO FAMILIARE. �E NOI ABBIAMO CREDUTO ALL'AMORE"
(1Gv. 4,16).
CAPITOLO PRIMO ETA' AUREA DEL CRISTIANESIMO
L�
Opera� Cenacolo Familiare � nata in
embrione nel Maggio del 1946 nel silenzio di un Seminario del Piemonte.
D�allora � iniziata l�odissea della sua storia. Oggi pu� mostrare il suo vero
volto COME PROFEZIA� del prossimo
avvenire della Chiesa. A base di tutto si pone L�ETA� AUREA DEL CRISTIANESIMO
CHE E� IMMINENTE, PUR CONSIDERANDO CHE I TEMPI DI DIO NON SONO I NOSTRI TEMPI. Allora il mondo intero: A.
RICONOSCERA�� GESU� COME SUO UNICO SALVATORE, E SI
CONVERTIRA� A LUI. B.
VIVRA�,
IN MODO STRAORDINARIO, UN�ERA DI PACE E DI BENESSERE MESSIANICI. 1ANELL�ETA� AUREA DEL CRISTIANESIMO IL MONDO INTERO
RICONOSCERA�� GESU� COME SUO UNICO
SALVATORE, SI CONVERTIRA�� A LUI E FARA�
PARTE DELL�UNICA CHIESA. Questa certezza ci proviene
dalla Sacra Scrittura. Fra i numerosi testi biblici scegliamo i pi�
significativi: 1.
�Dice
il Signore: Questo � il mio servo (GESU�)� l�ho riempito del mio Spirito perch�
diffonda la mia legge FRA TUTTI I POPOLI. Egli far� conoscere la Legge Vera.
Non perder� n� la speranza, n� il coraggio FINCHE� NON AVRA� STABILITO LA MIA
LEGGE SULLA TERRA� (Is.42,2-7). 2.
�Il
Signore regner� su tutta la terra, tutti onoreranno e riconosceranno Lui come
Dio� (Zac. 14, 6). 3.
�Il
Signore dice: verr� il tempo in� cui
raduner� gli uomini di tutti i popoli e di tutte le nazioni, NONOSTANTE I LORO
PENSIERI E LE LORO AZIONI. Cos� mostrer� loro la mia gloria� (Is.66,18). Non ci sfugga che la conversione del mondo intero a
Ges� � opera della misericordia di Dio: ESSA AVVERRA� NONOSTANTE I
PENSIERI� E LE AZIONI DEGLI UOMINI,
OSSIA NONOSTANTE LA MALVAGITA� DEGLI UOMINI. 4.
�Tutti
i popoli della terra si convertiranno e saranno veramente fedeli al Signore� (Tobia 14,6). 5.
�Ho
anche altre pecore che non sono in questo�
recinto. Anche di quelle devo diventare Pastore.
UDRANNO LA MIA VOCE E DIVENTERANNO UN UNICO GREGGE CON UN UNICO PASTORE�
(Gv.10,16). 6.
Il
mondo si convertir� a Ges� SOLO QUANDO I CRISTIANI, superando le loro scandalose divisioni,
TORNERANNO ALL�UNITA�: �Fa� che siano una sola cosa come Tu, o Padre, sei in Me
ed Io sono in Te; anch�essi (I CRISTIANI) siano una sola cosa in Noi. COSI� IL
MONDO CREDERA� CHE TU MI HAI MANDATO� (Gv. 17. 20-23). 7.
ANCHE
GLI EBREI FINALMENTE SI COVERTIRANNO A GESU� E RICONOSCERANNO IN LUI IL MESSIA
ATTESO: �Gli Ebrei hanno inciampato. Ma io mi domando: la loro rovina �
definitiva? No, di certo. La loro caduta ha favorito la salvezza degli altri
popoli, e questo � avvenuto per spingere gli Ebrei alla gelosia. Se la loro
caduta ha gi� arricchito il mondo e il loro fallimento ha avvantaggiato gli
altri popoli, QUALE MAGGIORE BENEFICIO SI AVRA� QUANDO TUTTI LORO ACCETTERANNO
IL CRISTO?� (Rm. 11, 11-12). � ������ Gli Ebrei si convertiranno a Ges� solo
dopo la conversione a Ges� di tutto il mondo: �Fratelli, io voglio farvi
conoscere il misterioso disegno di Dio, perch� non diventiate presuntuosi: UNA
PARTE DI ISRAELE CONTINUERA� NELLA SUA OSTINAZIONE FINO A CHE TUTTI GLI ALTRI
POPOLI NON SARANNO GIUNTI ALLA SALVEZZA� (Rm. 11, 25-32). � 1BNELL�ETA� AUREA DEL CRISTIANESIMO TUTTA L�UMANITA� VIVRA�, IN MODO STRAORDINARIO, UN�ERA DI PACE E DI BENESSERE MESSIANICI. Quando Dio assume un uomo a
suo Profeta, lo ispira in modo che gli uomini suoi contemporanei possano
comprendere il messaggio divino, anche se parzialmente e in modo imperfetto. E
poich� al tempo biblico si viveva in un mondo agricolo e pastorizio, e si
combatteva con archi, scudi, lance e spade, il linguaggio dei Profeti vi si
adegu�. Noi, per�, per comprendere il pensiero di Dio, dobbiamo adattare i
testi biblici alla nostra cultura e soprattutto pensare alle armi con cui oggi
si combattono o � possibile combattere le guerre: carri armati, apparecchi,
bombe atomiche. Senza questo adattamento, non riusciamo a percepire il sublime
preannuncio DELLA PACE E DEL BENESSERE UNIVERSALI MESSIANICI. A.
PACE UNIVERSALE MESSIANICA. 1.
�(I
popoli) trasformeranno le loro spade in aratri e le lance in falci. Le nazioni
non saranno pi� in lotta tra di loro e cesseranno di prepararsi alla guerra�
(Is. 2. 1-5 ). 2.
��E� NATO UN BAMBINO PER NOI� SARA� CHIAMATO
PRINCIPE DELLA PACE. DIVENTERA� SEMPRE PIU POTENTE ED ASSICURERA� UNA PACE
CONTINUA� (Is. 9.5-6). 3.
�(Ges�) �RISTABILERA� LA PACE FRA LE
NAZIONI� e regner� da mare a mare, dal
fiume Eufrate ai confini della terra� (Zac. 4.3-4). 4.
�GUARDATE
che cosa ha compiuto il Signore, quali prodigi ha fatto sulla terra: IN TUTTO
IL MONDO PONE FINE ALLE GUERRE� (Salmo 46.9-11). 5.
Finalmente
si realizzer� la profezia DELLA PACE UNIVERSALE MESSIANICA annunziata e cantata
dagli Angeli sulla grotta di Betlem: �Gloria a Dio in Cielo,� E PACE IN TERRA AGLI UOMINI CHE DIO AMA�� (Lc.2,14). ��� B.
BENESSERE UNIVERSALE MESSIANICO. La pace universale
messianica, frutto dell�amore per Dio e per il prossimo, recher� immensi
benefici a tutti:� si rispetter� la
natura, si favorir� lo sviluppo di tutti gli uomini, i soldi finora sprecati
per la costruzione delle armi, saranno investiti per debellare la fame, le
malattie, le disuguaglianze sociali. IN CONSEGUENZA LA VITA UMANA SARA� LONGEVA
E FELICE : � �Dice il Signore: NON MORRANNO PIU� BAMBINI, E GLI ADULTI AVRANNO
UNA LUNGA VECCHIAIA. MORIRA� GIOVANE CHI MORIRA� A CENT�ANNI. SE UNO NON
ARRIVERA� A CENT�ANNI, VORRA� DIRE CHE IO L�HO PUNITO�.� (Is. 65, 16-24). CAPITOLO SECONDO L�ETA� AUREA DEL CRISTIANESIMO, ERA DI AMORE TRA GLI
INDIVIDUI E TRA LE NAZIONI; ERA DI PACE E DI BENESSERE MESSIANICI, COINCIDERA�
CON L�ETA� AUREA DELLA FAMIGLIA, CREATA AD IMMAGINE E SOMIGLIANZA� DELLA FAMIGLIA TRINITARIA DI DIO PADRE, DI
DIO FIGLIO,� DI DIO� SPIRITO SANTO;� E REDENTA CON LA MORTE E CON LA RISURREZIONE DI GESU�, SPOSO
DELLA CHIESA. ����
PRECISIAMO 1.
DIO E� UNA FAMIGLIA TRINITARIA Solo Dio esiste da sempre, e
DIO E� AMORE. In quanto AMORE Dio non � un
solitario, ma una Famiglia Felicissima composta da Tre Persone: dal Padre, dal
Figlio e dallo Spirito Santo. L�amore � dono, ricambio del
dono, unione del dono e del ricambio del dono, felicit�. Il
Padre Sommo Bene dona tutto SE stesso al Figlio, GENERANDOLO; Il Figlio Sommo
Bene Ricevuto dal Padre, ricambia il Dono Ricevuto donandosi, a sua volta, al
Padre; lo Spirito Santo PROCEDE dal Padre DONO e dal Figlio RICAMBIO DEL DONO,
unisce in S� il Padre Dono al Figlio Ricambio del Dono, e il Figlio Ricambio
del Dono al Padre Dono; Egli Stesso � il Dono e il Ricambio del Dono UNIFICATI. DIO E� UNO perch� in Lui il
Dono e il Ricambio del Dono sono la stessa realt�. DIO E� IN TRE PERSONE perch�
il Padre non � il Figlio, il Figlio non � il Padre; e lo Spirito Santo non � n�
il Padre, n� il Figlio. DIO E� FELICISSIMO perch� la
felicit� proviene dal bene coscientemente posseduto; e il Dono e il Ricambio
del Dono che si verificano in Dio E� IL SOMMO BENE. 2.
DIO CREO� L�UOMO FAMIGLIA. DIO AMORE decise di
comunicare la sua felicit� a delle creature, e cre� l�uomo FAMIGLIA a sua
immagine e somiglianza: l�uomo e la donna sposati sono l�immagine del Padre
Celeste SIA COME SPOSO E SPOSA SIA COME PADRE E MADRE. E qui dobbiamo fare un
rilievo di particolare importanza: il Padre Celeste E� INSIEME SPOSO E SPOSA,
PADRE E MADRE. Creando la famiglia umana il Padre Celeste SI SDOPPIO�: comunic�
all�uomo la sua immagine di sposo e di padre; e comunic� alla donna la sua
immagine di sposa e di madre. Evidentemente l�immagine del
FIGLIO Unigenito del Padre Celeste, nella famiglia umana fu comunicata al
figlio della coppia uomo-donna. Nella famiglia umana
l�immagine dello Spirito Santo AMORE (dono e ricambio del dono) PERSONIFICATO,
� l�amore che unisce gli sposi tra di loro, i genitori al figlio e il figlio ai
genitori. Per essere felici, scopo della loro creazione, i membri della
famiglia umana debbono quindi vivere d�amore, debbono vivere reciprocamente di
dono e di ricambio del dono. Da notare che Dio cre� la
famiglia fondata sul matrimonio che � un dono di amore reciproco TOTALE,
ESCLUSIVO E DEFINITIVO tra un uomo ed una donna. La famiglia, secondo il volere
di Dio, � monogamica e indissolubile. 3.
PECCATO. ���������� �������������� Purtroppo nella vita umana
intervenne il peccato che � il tradimento dell�amore verso Dio eludendo
l�osservanza dei suoi comandamenti; ed il tradimento dell�amore verso il
prossimo facendo agli altri non del bene ma del male. Conseguenza del peccato
fu la perdita della felicit� perch� perdendo l�amore l�uomo perse anche il bene
che l�amore possedeva; e la perdita della vita perch� l�amore � vita e il
peccato � morte. Come effetto nefasto del peccato si registr� pertanto la
dissoluzione della famiglia: i suoi membri divennero infelici perch� anzich�
amarsi e scambiarsi il bene, incominciarono ad odiarsi e a farsi reciprocamente
del male; il matrimonio perse le caratteristiche della monogamia e
dell�indissolubilit�. FU UN DISASTRO! 4.
REDENZIONE. ���� ������ Dio Amore Misericordioso, Famiglia Trinitaria Felicissima,
per�, non ci abbandon� alla nostra triste sorte di peccatori condannati
all�odio, al dolore, alla malattia e alla morte, ma ci venne incontro con la
mirabile invenzione DELL�INCARNAZIONE: Dio Figlio, fattosi uomo in Ges� di
Nazaret, con la sua passione, morte e risurrezione distrusse il nostro odio, la
nostra morte,� e ci ridon� la vita
dell�amore. La famiglia umana � stata redenta da Ges�: gli sposi, i genitori, i
figli hanno, pertanto, nuovamente la possibilit� di ricostruire in s�
l�immagine della Famiglia Trinitaria di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio
Spirito Santo. Anzi, alla luce della Parola di Dio, dobbiamo affermare che
gradualmente arriver� l�Et� Aurea del Cristianesimo: Essa si realizzer� quando
Dio incatener� satana per mille anni (PER UN LUNGHISSIMO PERIODO DI TEMPO) nel
mondo sotterraneo: allora le famiglie redente da Ges�, brilleranno di santit�
riflessa della santit� della Famiglia Trinitaria di Dio; allora la Chiesa, in
particolare la Gerarchia Cattolica, vedr� finalmente l�eccelsa dignit� della
famiglia, abolir� l�obbligatoriet� del celibato del clero e le famiglie dei
Vescovi Sposati e dei Preti Sposati saranno un fulgido esempio per le altre
famiglie cristiane. 5.
FAMIGLIA DI NAZARET ������ Dio, Famiglia Trinitaria, nel suo ineffabile piano
provvidenziale cre� UNA SINGOLARE FAMIGLIA TRINITARIA UMANA: LA FAMIGLIA DI
NAZARET COMPOSTA DA GESU�, DA MARIA SANTISSIMA E DA SAN GIUSEPPE: LE FAMIGLIE
CRISTIANE HANNO NELLA FAMIGLIA DI NAZARET UN PERFETTO MODELLO DI FAMIGLIA DA
IMITARE. ������ GESU� � lo stesso Figlio Unigenito del PADRE CELESTE fattosi
Uomo, e nella sua natura umana rende visibile la perfezione FILIALE che si
esprime nella perfezione dell�amore: am� il Padre facendo della volont� di Lui
il suo cibo quotidiano fino alla morte e alla morte di croce; am� i suoi
genitori Maria Santissima e San Giuseppe stando loro sottomesso e ricolmandoli
di delicatezze; am� noi suoi fratelli minori dandoci per redimerci il supremo
gesto dell�amore: il sacrificio della sua vita. ������ MARIA SANTISSIMA � la Sposa del Padre Celeste e di San
Giuseppe; � la Madre di Ges� Fisico e di Ges� Mistico, quindi � anche la nostra
Madre. Essa am� il Padre Celeste vivendo per tutta la vita il� �SI�� a Lui, pronunziato al momento
dell�Incarnazione; am� al massimo grado il Suo Figlio Ges�, il suo Sposo
Giuseppe; ed am� immensamente anche noi accettando, fra l�altro, la sofferenza
per generarci e per partorirci figli suoi e figli del Padre Celeste; per nostro
amore accett� di essere �LA REGINA DEI MARTIRI�. ������ SAN GIUSEPPE, SINGOLARE IMMAGINE DEL PADRE CELESTE, � veramente Sposo di Maria e Padre di Ges�. Am� il Padre Celeste eseguendo sempre la volont� DI LUI con prontezza e generosit�; am� con somma perfezione la sua Vergine Sposa e il suo Verginale Figlio Ges�. CAPITOLO TERZO SPIRITUALITA� DEI MEMBRI
DELL�OPERA CENACOLO FAMILIARE. A.
LA
VITA DI FAMIGLIA DEI MEMBRI DELL�OPERA
CENACOLO FAMILIARE. ������ I membri della famiglia, redenta da Ges�, possono nuovamente
amarsi, scambiarsi il bene dono di Dio, e riacquistare la felicit� perduta con
il peccato. ������ Bisogna per� affrontare la realt� non in modo idilliaco, ma
con tutte le sue difficolt� pratiche: ciascun membro della famiglia conserva
certo i doni ricevuti da Dio e da donare principalmente ai suoi familiari; ma,
purtroppo, conserva anche i suoi limiti, le sue carenze, i suoi difetti. Per
mantenersi nell�amore, pertanto, ciascun membro della famiglia goda s� del bene
che riceve dagli altri membri della famiglia; sappia, per�, nello stesso tempo,
sopportare con pazienza il negativo dello sposo o della sposa, dei genitori o
dei figli o dei fratelli. Per cui � indispensabile che nessuno pretenda che il
familiare condivida le proprie convinzioni; tutti, invece, rispettino il punto
di vista del congiunto. Ci� � difficile: le forze umane sono impotenti:� �SENZA DI ME NON POTETE FARE NULLA� (Gv.
15,5). La propria impotenza, per�, pu� essere debellata con mezzi spirituali
appropriati. Fra questi dobbiamo annoverare LA PREGHIERA: i membri della
famiglia, perci�, preghino insieme durante la giornata. Cos� condivideranno
l�esperienza dell�Apostolo Paolo:�
�TUTTO POSSO IN GESU� CHE MI AIUTA�. ������ Perch� i membri della famiglia vivano l�amore della Famiglia Trinitaria di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo � indispensabile non solo che preghino INSIEME, ma anche e soprattutto che INSIEME PARTECIPINO ALLA CELEBRAZIONE EUCARISTICA E SI CIBINO DEL CORPO E DEL SANGUE DI GESU', INFATTI,� ISTITUIi' LA SANTA MESSA,� cuore della vita della Chiesa, per trasformare in SE� i singoli cristiani e i singoli membri della famiglia in quanto famiglia. Essi, partecipando alla Santa Messa con fede viva, raggiungeranno la vetta spirituale di San Paolo: �NON SONO PIU� IO CHE VIVO, MA E� CRISTO CHE VIVE IN ME� (Gal. 2,20). E tutti sappiamo che la vita di Ges� � una vita di amore. ������ E� da sottolineare
anche che nell�Eucarestia Ges� misteriosamente e mirabilmente si rende presente
nella sua Passione, nella sua Morte, nella sua Risurrezione e nella sua Gloriosa
Ascensione al Cielo perch� i vari membri del Corpo Mistico, cibandosi di LUI,
affrontino come Ges� e con Ges� la loro passione, portando con pazienza la loro
croce quotidiana; muoiano santamente come Ges�; risuscitino come Ges� con un
corpo glorioso e con Ges� vivano eternamente felici in Paradiso. B.
I MEMBRI DELL�OPERA CENACOLO FAMILIARE E LA CARITA� FRATERNA. ������ I membri dell�Opera, secondo l�insegnamento del Divino
Maestro, non escludono nessuno dal loro amore: essi amano tutti, ma fanno
cadere la loro preferenza su coloro che soffrono: ad essi donano il loro aiuto
materiale e spirituale secondo le loro possibilit�, lasciandosi guidare dalla
convinzione di fede che chi aiuta il fratello in necessit�, aiuta Ges�: �IN
VERITA� VI DICO, QUALUNQUE COSA AVETE FATTO AL PIU� PICCOLO DEI MIEI FRATELLI,
L�AVETE FATTO A ME� (Mt.25,40). ������ I membri dell�Opera si guardano bene dal giudicare e dal
condannare il fratello che pecca perch� �COLUI CHE GIUDICA E� SOLO IL SIGNORE�
(1 COR. 4,4). Certo, se un fratello compie un�opera malvagia, non si pu� dire
che compie un�azione buona; OGGETTIVAMENTE egli compie un�azione non retta, ma
il giudizio SULLA SUA RESPONSABILITA� SOGGETTIVA, I MEMBRI DELL�OPERA LO
LASCIANO ESCLUSIVAMENTE A DIO. ������ I membri dell�Opera amano i fratelli peccatori con lo stesso
AMORE MISERICORDIOSO con cui li ama il Sacratissimo Cuore di Ges�; per quanto
possono, li beneficano e lottano perch� essi non vengano discriminati e
disprezzati dagli altri: Ges� � venuto nel mondo non per condannare ma per
salvare i peccatori; Ges� non vuole la morte del peccatore, ma che si converta
e che viva; Ges�, se fosse necessario, sarebbe disposto a subire nuovamente la
sua passione e la sua morte ANCHE PER SALVARE UN SOLO PECCATORE. C.
I MEMBRI DELL�OPERA CENACOLO FAMILIARE E LA SOFFERENZA. ������ La nostra vita deve essere impostata TUTTA su questa
ineffabile VERITA�: NOI SIAMO FIGLI DI DIO PADRE AMORE MISERICORDIOSO. Come
figli di Dio eravamo destinati solo alla felicit�. Il peccato, per�, ha
introdotto nel mondo l�infelicit�, la sofferenza, la malattia� e la morte. Dio Padre ha guardato noi suoi
figli peccatori con sguardo misericordioso e per ridonarci la felicit� e la
vita, ha inviato nel mondo il Suo Unigenito Figlio Ges�, il Quale, per nostro
amore, fece suoi i nostri peccati, e per espiarli e distruggerli, accett�
LIBERAMENTE la sua passione e la sua morte in croce, risuscitando, per�, il
terzo giorno: �CON LA SUA MORTE DISTRUSSE LA NOSTRA MORTE, CON LA SUA
RISURREZIONE CI HA RIDATO LA VITA�. ������ E qui dobbiamo inserire il piano provvidenziale
di Dio:�������������������������������
noi non siamo stati creati da Dio e abbandonati al nostro����� destino, no. Ciascuno di noi, invece, E�
UN CAPOLAVORO DI DIO UNICO ED IRRIPETIBILE, ed ha un compito specifico e
singolare da realizzare gradualmente in tutta la sua esistenza terrena. E� da
notare anche che il compito che Dio affida al singolo uomo, non � fine a se
stesso, ma mira alla costruzione di un misterioso capolavoro che ha Ges� come
punto di riferimento. L�Apostolo San Paolo, particolarmente illuminato dallo
Spirito Santo, lo esprime nelle sue Lettere con la dottrina DEL CORPO MISTICO
DI CRISTO: noi e Ges� formiamo UN SOLO CORPO DI CUI GESU� E� IL CAPO E NOI LE
MEMBRA. Tutto il Corpo Mistico � vivificato da Ges� Capo con la sua vita divina.
Come nel nostro corpo ci sono varie membra, ciascuno delle quali ha un compito
particolare rivolto a beneficio di tutto il corpo; cos� nel Corpo Mistico vi
sono varie membra ciascuno delle quali ha una funzione specifica a vantaggio di
tutto il Corpo Mistico. Come poi il nostro corpo nasce piccolo e gradualmente
cresce e si perfeziona fino alla maturit� dell�uomo; cos� il Corpo Mistico �
nato come infante con la morte-risurrezione di Ges�, si sviluppa lungo i secoli
fino alla fine del mondo, e raggiunger� la sua perfezione e la sua maturit� nel
Cielo, dopo la risurrezione dei corpi. Il Corpo Mistico Glorificato vivr�
eternamente felice� nel Paradiso. ������ Soffermiamoci su un punto
importantissimo: ciascun membro del Corpo Mistico, quindi ciascuno di noi, in
questo mondo deve esperimentare la sofferenza entrata nel mondo con il peccato
e redenta dalla Passione e dalla Morte di Ges�. Sono due i motivi per cui siamo
raggiunti dalla sofferenza: il primo trova la sua causa nel peccato personale
da espiare e da purificare. Il secondo motivo per cui siamo raggiunti dalla
sofferenza � molto nobile: purificati, con l�aiuto di Dio e per i meriti di
Ges�, dai nostri peccati, diventiamo giusti e come giusti partecipiamo alla
sofferenza Redentrice di Ges� INNOCENTISSIMO. San Paolo esprime cos� questa
verit�:� �COMPIO IM ME CIO� CHE MANCA
ALLA PASSIONE DI CRISTO PER L�EDIFICAZIONE DEL SUO CORPO CHE E� LA CHIESA�
(Col. 1,24). ������ Approfondiamo l�argomento. E� Dio che ha
concepito e deciso il grandissimo piano del Corpo Mistico; � Dio che attua
gradualmente il Corpo Mistico di Ges� determinando il compito di ciascun uomo
ed agendo in modo tale che ciascun uomo realizzi la sua specifica e singolare
missione. Anche le sofferenze che ciascuno di noi deve sapere accettare per l�edificazione
del Corpo Mistico di Ges�, sono stabilite da Dio. E Dio le ha stabilite
considerando tutte le vicende storiche degli uomini di tutti tempi e di tutti i
luoghi. Dal fatto che solo Dio ha la visione globale della storia del Corpo
Mistico di Ges�, deduciamo che solo Dio comprende il motivo per cui i singoli
uomini sono raggiunti da determinate sofferenze e non da altre. Una conseguenza
logica � che noi, ignorando i motivi delle decisioni di Dio nei nostri
riguardi, possiamo rimanere sconcertati di fronte alle nostre sofferenze, ed
essere addirittura tentati di accusare Dio di ingiustizia. E� necessario allora
compiere un illimitato atto di fiducia in Dio: le nostre sofferenze, infatti,
sono state decise da un Dio AMORE, MISERICORDIOSO E SAPIENTE. ������ Cerchiamo di capire: Dio, PER NATURA E�
FELICISSIMO; ma creando l�uomo che con il peccato si rese infelice,
MISTICAMENTE, ACCETTO� LA PROPRIA SOFFERENZA: infatti, non � concepibile un DIO
IMPASSIBILE mentre i suoi figli amatissimi SOFFRONO: CHI AMA, E DIO E� AMORE,
SOFFRE CON LA PERSONA AMATA SOFFERENTE. Dio rese visibile la sua sofferenza per
noi suoi figlioli sofferenti, facendosi uomo in Ges�, il Quale per sconfiggere
la nostra infelicit� e ridonarci la felicit� perduta con il peccato, accett� di
subire un�atroce passione e un�infamante morte in croce. Un Dio che per nostro
amore sceglie per SE�� LA SOFFERENZA,
MERITA TUTTA LA NOSTRA FIDUCIA. Tanto pi� che questo Dio, oltre che AMORE, E�
ANCHE SAPIENZA INFINITA. Con la sua Sapienza Infinita Dio HA SAPUTO E SA
DISTRIBUIRE LA SOFFERENZA GIUSTAMENTE. Da qui la necessit�� che nei nostri dolori diciamo: PADRE NOSTRO
che sei Cieli� SIA FATTA LA TUA VOLONTA�. ������ Certo, come Ges� nel Getsemani, possiamo chiedere al Padre
Celeste che ci liberi da determinate sofferenze; ma come Ges� dobbiamo anche
concludere cos� la nostra supplica: �PADRE,
SE LA MIA ATTUALE SOFFERENZA E� NEL TUO PIANO PROVVIDENZIALE PER L�EDIFICAZIONE DEL CORPO MISTICO DI GESU�,
IO L�ACCETTO�. CAPITOLO QUARTTO I SEGNI DEI TEMPI CI ANNUNZIANO CHE SIAMO PROSSIMI ALL�ERA DELL�AMORE, DELLA PACE E DEL BENESSERE UNIVERSALI MESSIANICI, ALL�ERA DELLA FAMIGLIA CRISTIANA E DELLA CONVERSIONE DEL MONDO A GESU� SALVATORE. ������ La storia � guidata da Dio verso l�attuazione del suo piano
salvifico: nulla di ci� che succede � casuale, ma tutto � provvidenziale, anche
quando, senza il dono della fede, ci sospingerebbe allo scandalo, come ad
esempio il dolore e la morte dell�innocente, le guerre, i disastri naturali:
Dio permette il male solo in vista di un maggiore bene nell�ambito della
salvezza individuale e della redenzione universale. ������ La prossimit� dell�Et� Aurea del Cristianesimo ce la mostrano,
per�, i tanti fattori positivi che riscontriamo nel mondo contemporaneo, anche
se molti di essi apparentemente sembrano autonomi ed estranei al piano
salvifico di Dio. Citiamone alcuni. a.
I
MEZZI DI COMUNICAZIONE SOCIALE come la stampa, la radio, la televisione,
internet ci informano come se avvenissero sotto i nostri occhi, di tutti i pi�
importanti avvenimenti che si verificano nel pi� remoto angolo del� mondo, e ci coinvolgono per la soluzione dei
problemi che sempre pi� da locali e nazionali diventano universali ed
internazionali. Fra questi problemi certamente un posto preminente l�occupa la
piaga della fame. b.
�I MEZZI DI TRASPORTO come i treni, gli aerei
e le navi ci consentono spostamenti veloci da un capo all�altro del mondo, per
interessi personali, per convegni a livello internazionale, per scambi
commerciali, per effettuare soccorsi� I suddetti ed altri sviluppi scientifici e tecnici
accelerano�������������������������
l�avvento dell�Et� Aurea del Cristianesimo in quanto riducendo le
distanze e unificando il mondo facilitano la sua evangelizzazione. c.
I PROGRESSI NELLA MEDICINA E NELLA CHIRURGIA ci convincono
che siamo avviati alla realizzazione della seguente promessa di Dio per l�Et�
Aurea del Cristianesimo: �� NON MORRANNO PIU� NEONATI E GLI ADULTI AVRANNO UNA
LUNGA VECCHIAIA. MORIRA� GIOVANE CHI MORIRA� A CENT�ANNI. SE UNO NON ARRIVERA�
A CENT�ANNI VORRA� DIRE CHE IO L�HO PUNITO� (Is. 65,16-25). d.
�Dopo quasi duemila
anni di dispersione, gli Ebrei sono finalmente riusciti a tornare nella Terra
Promessa e a ricostituirsi in Stato: questa realt� importantissima profetizza
il prossimo riconoscimento del Messia Ges� da parte del popolo eletto che
secondo San Paolo avverr� dopo la conversione a Ges� di tutto il mondo (Rm.
11,25-26). e.
UNO DEI PRINCIPALI SEGNI DEI TEMPI E� L�ECUMENISMO. Le
molteplici Chiese Cristiane che nel passato si sono dilaniate offrendo al mondo
il triste spettacolo di un Cristianesimo diviso, OGGI, PER OPERA DELLO SPIRITO
SANTO, SI SONO FINALMENTE RESO CONTO DELL�ASSURDITA� DEL LORO COMPORTAMENTO, ed
hanno intrapreso un comune sforzo per ricostruire L�UNICA CHIESA DI GESU�, meta
obbligatoria perch� il Regno di Amore di Ges� si estenda nel mondo intero:
�Padre, che siano una sola cosa, come Io e Tu siamo una sola cosa.� COSI� IL MONDO CREDERA� CHE TU MI HAI
MANDATO� (Gv. 17,21). Le difficolt� non mancano poich� ogni Chiesa tende a
conservare la sua identit�, frapponendo cos� un grosso ostacolo tra il
desiderio di ritrovare l�unit� e l�umile, disinteressato, costruttivo dialogo.
Ci�nonostante lo Spirito Santo sta agendo perch� tutte le Chiese Cristiane si
pongano in uno stato di sincera conversione e di riforma. Anche la Chiesa
Cattolica non deve far tacere la voce dello Spirito che la sollecita ad essere
coerente con� l�affermazione Conciliare:
�MENTRE CRISTO, SANTO, INNOCENTE, IMMACOLATO (Ebr. 7,27)� NON CONOBBE IL PECCATO (2Cor. 5,21), LA
CHIESA CHE COMPRENDE NEL SUO SENO I PECCATORI, SANTA INSIEME E SEMPRE BISOGNOSA
DI PURIFICAZIONE, MAI TRALASCIA LA PENITENZA E IL SUO RINNOVAMENTO� (Lumen
Gentium n.8 ). La Chiesa Cattolica che � la Chiesa Madre, ha il dovere
indilazionabile di offrire in SE� alle altre Chiese Cristiane un modello di
Riforma Umile, Reale e Concreta. �PUR ESIGENDO L�UNITA� NELLE COSE ESSENZIALI,
ESSA DEVE LASCIARE PIENA LIBERTA� NELLE COSE DUBBIE OD OPINABILI, ED ESERCITARE
IN TUTTO LA CARITA� �. E� secondo� lo
spirito Conciliare di purificazione e di rinnovamento che la Chiesa Cattolica
deve affrontare i seguenti ed altri attuali scottanti problemi: 1.
PAPA. A.
Compito del Papa � costatare con gioia le meraviglie che lo
Spirito Santo compie nelle Singole Chiese Locali Diocesane, incoraggiare le legittime
diversit� e favorire LA COMUNIONE� delle
Singole Chiese Locali Diocesane CHE INSIEME COSTITUISCONO LA CHIESA UNIVERSALE. B.
IL MINISTERO PRINCIPALE DEL PAPA E� CONFERMARE LA CHIESA
NELLA FEDE : �Simone, ho pregato per te perch� la tua fede non venga meno. E
tu, una volta convertito, CONFERMA i tuoi fratelli�� (Lc.22,23). Il Papa, assistito dallo Spirito Santo, SI RENDE GARANTE
DELLA VERITA� RIVELATA, CONTENUTA NELLA SACRA SCRITTURA E TRAMANDATA DALLA
TRADIZIONE. �������� In casi particolari il Papa, con il consenso
antecedente e concomitante della Chiesa, COMUNITA� DEI CRISTIANI, GRADUALMENTE
guidata dallo Spirito Santo alla comprensione di tutta la Verit�, pu�
dichiarare IN MODO DEFINITIVO vero e vincolante per tutti UN DATO RIVELATO.� E� indispensabile sottolineare che perch� il
Papa si renda GARANTE IN MODO DEFINITIVO DI UNA VERITA� RIVELATA, si richiede
il consenso antecedente e concomitante della Chiesa, perch� E� ESSA LA
DEPOSITARIA DELLA VERITA� RIVELATA. �LO SPIRITO SANTO VI CONDURRA� A TUTTA LA
VERITA� � (Gv.16,13). �LE PORTE DEGLI INFERI NON PREVARRANNO CONTRO DI ESSA�� (Mt.16,16). � �������� Pertanto il Papa prima di definire una
Verit� Rivelata deve accertarsi CHE LA CHIESA UNIVERSALE LA PROFESSI GIA�. Lo
stesso verbo che Ges� ha usato � CONFERMA�
i tuoi fratelli�, esprime quanto abbiamo detto: infatti CONFERMARE
significa rendere PIU� fermo o saldo, rafforzare, rinvigorire. 2.
CELIBATO
SACERDOTALE. Riporto quanto ho scritto al Papa Benedetto XVI: Pongo come punto fermo che il celibato per il Regno di Dio
� un carisma proclamato solennemente da Ges�. E sono convinto che questo dono
Dio, nella bimillenaria storia del Cristianesimo, l�ha concesso ad una immensa
schiera di sacerdoti che l�hanno fatto fruttificare operando un incalcolabile
bene per l�edificazione del Corpo Mistico di Cristo che � la Chiesa. Ma il carisma doveva rimanere CARISMA, cio� un dono
gratuito di Dio che SOLTANTO I PRESCELTI potevano accogliere e vivere.
Purtroppo, per�,� la Gerarchia Cattolica
ha, senza dubbio, commesso uno dei pi� gravi ERRORI PASTORALI IMPONENDO
L�OBBLIGATORIETA� DEL CELIBATO al clero cattolico di Rito Latino. E cos�, anche
se animati da sincero amore per il Regno di Dio, tantissimi giovani si sono
impegnati ad osservare il celibato, credendo FALSAMENTE di avere ricevuto da
Dio il suddetto carisma; ma essendone privi, non sono stati in grado di
rimanere fedeli alla promessa. Da qui i tanti scandali sacerdotali di cui tutti siamo
stati e siamo impotenti testimoni; da qui la schiera di sacerdoti che hanno
abbandonato ed abbandonano il� ministero
sacerdotale per amore di una donna. � Io sono sicuro che
la Cerarchia Cattolica finalmente si render� conto dell�errore pastorale
commesso e che ai suoi sacerdoti lascer� piena libert� di scelta tra la vita
celibataria e la vita matrimoniale, sospinta anche dal fatto che l�imposizione
del celibato al clero cattolico di Rito Latino contrasta con il diritto
naturale: �NON E� BENE CHE L�UOMO SIA SOLO� (Gn. 2,18), e con il diritto
evangelico: le Lettere Pastorali, infatti, come condizione indispensabile
all�ordinazione DI UN VESCOVO-PRESBITERO, esigevano che il candidato si fosse
sposato una sola volta (1Tm. 3,1-6; Tito 1,6). San Paolo poi, nella Prima
Lettera ai Corinzi ci notifica che gli Apostoli erano sposati e che le loro
mogli li accompagnavano nei viaggi apostolici: �NON ABBIAMO ANCHE NOI IL DIRITTO DI PORTARE CON NOI UNA
MOGLIE CREDENTE COME L�HANNO GLI ALTRI APOSTOLI E I FRATELLI DEL SIGNORE E
PIETRO?� (1Cor. 9,5). 3.
MATRIMONIO-SESSO. Dio cre� l�uomo e la donna perch� nel loro reciproco amore
TOTALE, ESCLUSIVO E DEFINITIVO divenissero marito e moglie, e cos�
costituissero la famiglia. Quindi l�uomo e la donna diventano marito e moglie
se si scambiano un amore: TOTALE:
�Io, mia moglie, dono TUTTO me stesso a Te�. ����������������� �Io, mio marito, dono TUTTA
me stessa a te�. ESCLUSIVO: �Io, mia moglie, dono tutto me stesso SOLO a
te�.��������� ��������� �������� �������Io, mio marito, dono tutta me stessa SOLO a te�. DEFINITIVO: �Io, mia moglie, dono tutto me stesso a te PER
SEMPRE�. ���� ��������������������Io, mio marito, dono tutta
me stessa a te PER SEMPRE�. Le tre caratteristiche�
dell�amore reciproco TOTALE, ESCLUSIVO E DEFINITIVO debbono esistere
SIMULTANEAMENTE perch� si verifichi UN VERO matrimonio. Se manca anche una sola
delle suddette tre caratteristiche, il matrimonio NON ESISTE, E� NULLO. L�atto intimo E� PROPRIO degli sposi perch� esso �
l�espressione del triplice suddetto amore. Quindi l�uomo pu� esercitare il
sesso solo con la propria moglie, e la donna pu� esercitare il sesso solo con
il proprio marito. Di fronte a questa realt� AI NON SPOSATI sorge la difficolt�
di conservare la propria castit�. Dio, per�,�
viene incontro alla debolezza umana: chi non � sposato ha l�obbligo di
non esercitare il sesso. Ma sappiamo che il corpo umano � stato corrotto dal
peccato: in esso resta un potentissimo impulso verso l�orgasmo. Come risolvere
il problema secondo Dio? E� CASTO colui che fa tutto il possibile per evitare
il piacere genitale. Ma se, malgrado la sua buona volont� e i suoi sinceri
sforzi, non vi riesce, dobbiamo affermare che l�eventuale ricerca dell�orgasmo
� dovuta all�impulso invincibile degli ormoni, per cui L�INDIVIDUO E� SCUSATO
DAL PECCATO: INFATTI NON SI PUO� ESSERE OBBLIGATI AL PECCATO: chi non vuole
l�orgasmo ma dalla natura corrotta � violentemente necessitato ad esso, NON
PECCA SOGGETTIVAMENTE, pur restando l�atto un DISORDINE OGGETTIVO. 4.
OMOSESSUALITA�
� COSCIENZA INDIVIDUALE Senza dubbio la famiglia, creata a sua immagine e
somiglianza DALLA FAMIGLIA TRINITARIA DI DIO, � fondata sul matrimonio che trae
la sua origine e la sua stabilit� dall� AMORE TOTALE, ESCLUSIVO E DEFINITIVO
che si scambiano UN UOMO ED UNA DONNA. Nella realt� umana, per�, costatiamo
anche LA CONVIVENZA, NON IL MATRIMONIO, OMOSESSUALE; ossia LA CONVIVENZA DI DUE
UOMINI O DI DUE DONNE. Detta convivenza OGGETTIVAMENTE � contro la volont� di Dio.
Forse, per�, il peccato, di generazione in generazione, ha corrotto il corpo
degli omosessuali in modo tale che essi SONO COSTRETTI, CONTRO LA LORO VOLONTA�,
ad esercitare il sesso in modo innaturale. In questo caso � chiaro che
mancherebbe IL PECCATO SOGGETTIVO. Sta di fatto che gli omosessuali si
GIUSTIFICANO� E SI CREDONO NELLA LINEA
DELLA VOLONTA� DI DIO. Come comportarsi PASTORALMENTE con loro? CERTAMENTE SULLA REALE RESPONSABILITA� SOGGETTIVA DEGLI
OMOSESSUALI DOBBIAMO LASCIARE A DIO L�ULTIMO GIUDIZIO. LA CHIESA PERO� DOVREBBE
TRATTARE GLI OMOSESSUALI CON IL CUORE MISERICORDIOSO DI DIO; DOVREBBE
CIOE�� RISPETTARE IL PRIMATO DELLA LORO
COSCIENZA INDIVIDUALE. La coscienza CERTA, infatti, anche se ERRONEA, OBBLIGA
SEMPRE: �TUTTO CIO� CHE E� IN CONTRASTO CON LA CONVINZIONE� DELLA COSCIENZA, E� PECCATO� (Rm.14,33). Anche l�attuale Papa Benedetto XVI a proposito, nel 1966,
quando era gi� uno stimato professore di Teologia, si espresse in termini
inequivocabili: ������� �LA
COSCIENZA E� IL TRIBUNALE SUPREMO ED ULTIMO DELLA PERSONA UMANA, ANCHE AL DI
SOPRA DELLA CHIESA UFFICIALE; ED E� AD ESSA CHE����������� DOBBIAMO UBBIDIRE�. L�ATTEGGIAMENTO PASTORALE MISERICORDIOSO DELLA CHIESA
PERTANTO DOVREBBE PERMETTERE AGLI OMOSESSUALI, SE LORO SI SENTONO IN PACE CON
DIO, L�ESERCIZIO DI TUTTA LA VITA ECCLESIALE, COMPRESA LA PARTECIPAZIONE AL
BANCHETTO EUCARISTICO, IN MODO PERO� DA EVITARE LO SCANDALO. Nel giorno in cui tutta la Chiesa: Papa,Vescovi, Sacerdoti,
Fedeli riconosceranno e rispetteranno IL PRIMATO DELLA COSCIENZA INDIVIDUALE,
SI REGISTRERA� UN CAMBIAMENTO EPOCALE, ricco di inestimabili frutti nella
osservanza della carit� fraterna. Allora assumeranno valore in tutta la loro
pienezza gli ordini di Ges�: �NON GIUDICATE, E DIO NON VI GIUDICHERA� (Lc.6,17). �NON CONDANNATE E DIO NON VI CONDANNERA� � (Lc. 6,17). �SIATE MISERICORDIOSI E TROVERETE MISERICORDIA� (Mt. 5,7). Certo la Chiesa, ed in modo particolare la Gerarchia, dovr�
continuare a conservare IL DEPOSITO RIVELATO, dovr� continuare a predicare in
tutta la sua interezza LA VERITA� RIVELATA, MA DINANZI ALLE PERSONE SINGOLE SI
ASTERRA� DA OGNI GIUDIZIO E DA OGNI CONDANNA O CASTIGO DATO CHE �COLUI CHE
GIUDICA E� SOLO IL SIGNORE� (1Cor.4,4). Una conseguenza pratica sar� che LA GERARCHIA RISPETTERA�
LA RICERCA TEOLOGICA E SI ASTERRA� DALLE TANTO ODIOSE CONDANNE DEI TEOLOGI PIU�
AVANZATI. Anche le relazioni ordinarie tra le singole persone saranno
improntate al massimo rispetto reciproco. 5.
INDISSOLUBILITA�
DEL MATRIMONIO. Senza dubbio, secondo la volont� di Dio, il matrimonio E�
INDISSOLUBILE. La sua indissolubilit� deriva dal fatto che il matrimonio � un
patto d�amore DEFINITIVO tra un uomo ed una donna. Per� mi sembra che la Chiesa
contemporanea debba riflettere accuratamente sulla indissolubilit� del
matrimonio, non per mettere in discussione la sua validit�, MA PER APPROFONDIRE
LA SUA NATURA. Io, pertanto, con umilt�, espongo il frutto delle mie
riflessioni perch� la Chiesa lo valuti alla luce di Dio. L�indissolubilit� del matrimonio � fondata sull�amore
reciproco dei coniugi come sull�amore reciproco � fondata l�indissolubilit�
delle Tre Persone Divine e l�indissolubilit� del matrimonio tra Ges�, LO SPOSO
DELLA CHIESA e la Chiesa, LA SPOSA DI GESU�. Se, per impossibile, le Tre Persone Divine cessassero di
amarsi, si spezzerebbe la loro unit� e si dissolverebbe lo stesso Dio; se, per
impossibile, Ges� non amasse pi� la Chiesa e la Chiesa non amasse pi� Ges�,
Ges� e la Chiesa romperebbero la loro unit� sponsale. Ci� che non � possibile
nella Trinit� Divina e in Ges� e la Chiesa, si pu�, invece, verificare e spesso
si verifica, tra i coniugi cristiani e non cristiani. Come l�esperienza ci
attesta, avviene che dei coniugi dissolvano IRRIMEDIABILMENTE il loro
matrimonio per colpa di uno solo o di entrambi. Ci� ci induce ad affermare che
l�indissolubilit� del matrimonio E� DI ORDINE MORALE E NON FISICO; OSSIA: I
CONIUGI, PUR ESSENDO TENUTI IN COSCIENZA A RIMANERE UNITI PER TUTTA LA VITA,
HANNO LA TRISTE COLPEVOLE POSSIBILITA��
DI ROMPERE IL LORO MATRIMONIO. Alla medesima conclusione ci porta la riflessione sulla
natura DEI PRECETTI NEGATIVI: Dio ordina all�uomo di NON compiere un
determinato atto perch� l�uomo � in grado di compierlo BENCHE� COLPEVOLMENTE.
Se l�uomo non avesse la possibilit� di compiere un determinato atto
PECCAMINOSO, Dio non glielo vieterebbe: cos� non gli vieterebbe di rubare, se
l�uomo non potesse rubare. Allo stesso modo Ges� non avrebbe imposto agli sposi
il precetto: �L�UOMO NON DIVIDA CIO� CHE DIO HA UNITO� (Mt. 19,6), se i coniugi
non potessero separarsi. Una conseguenza pratica molto importante � che i coniugi
che colpevolmente si dividono, restano due persone distinte LIBERE; quindi sono
nella possibilit� fisica di fare una nuova esperienza matrimoniale. I tanti
coniugi cristiani divorziati e risposati ci inducono a credere che Dio, NELLA
SUA MISERICORDIA, PERMETTA LORO LE SECONDE NOZZE. Pertanto, sembra
PASTORALMENTE SAGGIO che la Chiesa nei confronti dei coniugi colpevoli
divorziati e risposati con una terza persona, oggi debba usare maggiore
misericordia che non nel passato. Come perdona l�omicida veramente pentito, pur
essendo nell�impossibilit� di ridare la vita al fratello ucciso, cos� voglia la
Chiesa perdonare ed ammettere ai Sacramenti della Confessione e dell�Eucarestia
i coniugi divorziati, se veramente pentiti, anche se si trovano
nell�impossibilit� di ricostituire la loro unit� e si sono sposati con un altro
uomo o con un�altra donna. UNO STUDIO ACCURATO DI GIOVANNI CERETI PROVA CHE NEI PRIMI
SECOLI LA CHIESA, AI DIVORZIATI RISPOSATI, CONCEDEVA DI CONTINUARE A VIVERE CON
IL NUOVO CONIUGE, SE ERANO VERAMENTE PENTITI E SI SOTTOMETTEVANO AD UNA
ADEGUATA PENITENZA. 6.
ASSOLUZIONE
COLLETTIVA. GESU� HA SCELTO LA CHIESA come strumento della sua
misericordia affidandole il Sacramento del Perdono dei peccati: �A CHI
RIMETTERETE I PECCATI, SARANNO PERDONATI� (Gv. 20.23). Il modo di esercitare questa sublime missione Ges� non l�ha
voluto stabilire, ma l�ha lasciato alla discrezione pastorale della sua Chiesa.
E la Chiesa l�ha capito pienamente: nell�arco della sua bimillenaria storia,
infatti, lo ha modificato varie volte: basta pensare alla Confessione Pubblica
dei primi secoli prescritta per i peccati pi� gravi, e alla confessione
auricolare inizialmente SOLO DEVOZIONALE sorta fra i monaci irlandesi del sesto
secolo, e poi ratificata e prescritta per tutti� i Cattolici dal Concilio di Trento. OGGI vige ancora l�obbligo della confessione auricolare, ma
i Cristiani la disertano: questa diserzione, in molti casi, � sintomo di
condiscendenza verso il peccato, ma � soprattutto UNO DEI SEGNI DEI TEMPI che
interpella la Gerarchia e la sospinge ad interventi sommamente innovativi:
certo non � giustificabile l�abolizione della confessione auricolare, dati i
benefici spirituali che apporta ai penitenti; la sua pratica per� bisognerebbe
lasciarla libera e renderla obbligatoria solo per l�assoluzione di alcuni
peccati particolarmente gravi come il peccato dell�aborto. INOLTRE SI DOVREBBE ESTENDERE L�USO DELL�ASSOLUZIONE
COLLETTIVA E CONFERIRE VALORE SACRAMENTALE AL RITO PENITENZIALE POSTO
ALL�INIZIO DELLA CELEBRAZIONE EUCARISTICA. Questo gesto di misericordia favorirebbe la conversione dei
Cristiani e non il lassismo: infatti, il Cristiano in peccato ma di buona
volont� e sinceramente pentito dei suoi peccati, se potr� ricevere
l�assoluzione delle colpe al principio della Messa, sar� invogliato a
partecipare alla Celebrazione Eucaristica in modo integrale, si ciber� del
Corpo e del Sangue di Ges�, e sperimenter� in s� l�efficacia della promessa del
Salvatore: �CHI MANGIA LA MIA CARNE E BEVE IL MIO SANGUE VIVRA� PER
SEMPRE�� (Gv. 6,53-58). FACILITARE l�assoluzione dei peccati � uno DEI SEGNI DEI
TEMPI che la Gerarchia Cattolica dovrebbe accogliere con gratitudine e docilit�
allo Spirito. LA GERARCHIA CATTOLICA segua l�esempio del SUO DIVINO MAESTRO che
quando si trovava dinanzi ad un peccatore pentito NON ESIGEVA L�ACCUSA DEI
PECCATI, MA LO ASSOLVEVA�
IMMEDIATAMENTE: �QUANDO GESU� VIDE LA FEDE DI QUELLE PERSONE DISSE AL
PARALITICO: CORAGGIO, FIGLIO MIO, I TUOI PECCATI TI SONO PERDONATI� (Mt.9,2). 7.
�DIO
VUOLE CHE TUTTI GLI UOMINI SIANO SALVI� (1TIM. 2,4). �Se per il delitto di uno solo tutti gli altri sono morti,
a pi� forte ragione la Grazia di Dio e il dono della Grazia, che ci viene da un
Uomo Solo, Ges� Cristo, si � diffuso SU TUTTI in abbondanza� (Rm.5,15). �Se per il peccato di uno solo la morte ha regnato per
ragione di un uomo solo, a pi� forte ragione quelli che hanno ricevuto
l�abbondanza della giustificazione regneranno nella vita per mezzo del SOLO
Ges� Cristo. E quindi come per il peccato di uno solo � venuta su tutti gli
uomini la condanna, cos� anche per l�adempimento della giustizia da parte di
uno solo, VIENE SU TUTTI GLI UOMINI LA GIUSTIFICAZIONE CHE DA� LA VITA.
Infatti, siccome per la disubbidienza di un solo uomo TUTTI SONO COSTITUITI
PECCATORI, cos� per l�ubbidienza di uno solo TUTTI SARANNO COSTITUITI GIUSTI�
(Rm. 5,12-19). San Paolo quindi parla molto chiaramente: TUTTI, SENZA
NOSTRO DEMERITO PERSONALE, SIAMO NATI PECCATORI A CAUSA DEL PECCATO DI ADAMO;
TUTTI, SENZA NOSTRO MERITO PERSONALE, SIAMO GIUSTIFICATI A CAUSA DI GESU�
CRISTO. Le conseguenze pratiche sono meravigliose: TUTTI GLI
UOMINI, COMPRESI I NON BATTEZZATI, A CAUSA DI GESU� SARANNO SALVI, a meno che
uno non rifiuti la salvezza MORENDO IMPENITENTE. IL LIMBO DEI BIMBI QUINDI NON
ESISTE. 8.
LA
CHIESA, CORPO MISTICO DI GESU�, E� UNA FAMIGLIA. PADRE DELLA CHIESA E� IL PADRE CELESTE. MADRE DELLA CHIESA E� MARIA SANTISSIMA. GESU� E� IL FIGLIO PRIMOGENITO del Padre� Celeste e di Maria Santissima; ed � anche il
NOSTRO FRATELLO MAGGIORE. I BATTEZZATI siamo i figli di Dio Padre e di Maria
Santissima, i fratelli minori di Ges�. LO SPIRITO SANTO � Colui che santifica i membri umani della
Chiesa: ossia Colui che coltiva e perfeziona nei battezzati la vita divina che
� vita di amore, la quale si esprime�
nel dono di chi ama, nel ricambio del dono di chi � amato, nell�unione
di coloro che si amano e si scambiano il dono, e nella conseguente felicit�
degli amanti. IL PAPA, GLI ALTRI VESCOVI E I PARROCI DEBBONO ESSERE CON
IL LORO STILE DI VITA, L�IMMAGINE E I TESTIMONI DELL�AMORE MISERICORDIOSO DI
DIO PADRE, e conseguentemente dell�amore misericordioso di Ges�, di Maria
Santissima e dello Spirito Santo, RISPETTIVAMENTE NELLA CHIESA UNIVERSALE,
NELLA CHIESA DIOCESANA E NELLA CHIESA PARROCCHIALE. Tutte le suddette affermazioni vanno certamente���� chiarite e spiegate nelle loro implicanze
pratiche. Qui, per�, mi preme accentuare alcuni aspetti
importantissimi: Il Papa ed i Vescovi insieme al Papa hanno ricevuto da Dio
la missione di conservare integro il Deposito Rivelato e di insegnarlo
autorevolmente. Il Papa, a determinate condizioni, pu� anche definire una VERITA�
RIVELATA IN MODO DEFINITIVO E VINCOLANTE PER TUTTA LA COMUNITA� CRISTIANA. Il
Papa e i Vescovi sono i responsabili della parte di Chiesa destinata al loro
ministero: per� non debbono dimenticare che anche loro restano uomini esposti
all�errore e agli sbagli, e che la storia ci insegna che spesso hanno
sbagliato. Pertanto i battezzati, pur mantenendosi ordinariamente docili al
Magistero e alle direttive del Papa e dei Vescovi, IN CASI PARTICOLARI possono
dissentire dal Papa e dai Vescovi E SEGUIRE LA LORO COSCIENZA. Il Papa e i
Vescovi allora debbono rispettare IL PRIMATO DELLA COSCIENZA INDIVIDUALE CHE
OBBLIGA SEMPRE, e trattare i dissenzienti CON MISERICORDIA, tenendo presenti le
seguenti norme di Ges�, GIA� DA ME CITATE SOPRA, che riguardano l�esercizio
della carit� fraterna e che obbligano tutti, COMPRESA LA GERARCHIA: �NON GIUDICATE GLI ALTRI E DIO NON VI GIUDICHERA� � (Lc.
6,17). �NON CONDANNATE GLI ALTRI E DIO NON VI CONDANNERA� � (Lc.
6,17). �SIATE MISERICORDIOSI E TROVERETE MISERICORDIA� (Mt. 5,7). �COLUI CHE GIUDICA E� SOLO IL SIGNORE� (1Cor, 4,4). 9.
LA
GERARCHIA E LA MISERICORDIA. I cristiani che nella Chiesa costituiscono la Gerarchia
devono essere l�immagine della misericordia del Padre Celeste. La loro
misericordia devono dimostrarla verso tutti, ma soprattutto VERSO I PECCATORI.
Certo non possono scendere a compromessi: debbono annunziare, secondo la
missione affidata loro da Ges�, con chiarezza la Verit� Rivelata, ma debbono
anche dimostrare grande comprensione verso i peccatori; non DEBBONO
GHIUDICARLI, poich� Colui che giudica � SOLO il Signore; e soprattutto NON
DEBBONO CONDANNARLI E CASTIGARLI per esempio proibendo loro di accostarsi alla
Mensa Eucaristica. Ogni uomo, infatti, � un mistero e custodisce nel suo cuore
la storia di tutta la sua vita, tenendo presente che Dio lo ama come se fosse
l�unico uomo al mondo, lo segue passo passo nel corso della sua esistenza,
suggerendogli il bene da compiere ed il male da evitare. Solo il singolo uomo
conosce se � stato fedele o infedele alla voce di Dio che si identifica con la
voce della coscienza. L�uomo deve ubbidire alla COSCIENZA CERTA cio� quando
essa gli suggerisce, senza esitazione, il bene da fare e il male da evitare, e
ci�� anche� quando, a sua insaputa, glielo suggerisce in modo errato. Il
fatto che si deve seguire LA COSCIENZA CERTA ANCHE SE E� ERRONEA, impone
all�uomo il dovere di fornarsi UNA COSCIENZA VERA ossia una coscienza che
scelga il bene e il male non solo SOGGETTIVAMENTE ma anche OGGETTIVAMENTE;
ossia che il bene che sceglie sia REALMENTE BENE e che il male che commette sia
REALMENTE MALE. La via per formarsi una coscienza VERA, varia da persona a
persona: dipende dalle sue capacit� mentali, dalla rettitudine del suo cuore,
dalle circostanze di vita che essa�
esperimenta. Il Cristiano, PURCHE� NON SI LEDANO I DIRITTI ALTRUI E NON
SI TRATTI DI UNA VERITA� RIVELATA GARANTITA DAL PAPA IN MODO DEFINITIVO E
VINCOLANTE PER TUTTI, deve seguire la convinzione della sua coscienza, anche se
� in contrasto con il Magistero Ordinario della Gerarchia. E� quanto ha
insegnato anche l�attuale Papa Benedetto XVI, nel 1966, quando era gi� uno
stimato professore di Teologia: �LA COSCIENZA E� IL TRIBUNALE SUPREMO ED ULTIMO
DELLA PERSONA UMANA, ANCHE AL DI SOPRA DELLA CHIESA UFFICIALE; ED E� AD ESSA
CHE DOBBIAMO UBBIDIRE�. �7. FATIMA, MEDJUGORJE, OPERA CENACOLO FAMILIARE. �������� 1.
1.
F A T I
M A . �������� IL
MESSAGGIO DI FATIMA Trascrivo parte del
documento emesso dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, il 26 Giugno
2000. ��� �������������������PRESENTAZIONE Nel passaggio dal secondo al
terzo millennio il Papa Giovanni Paolo II ha deciso di rendere pubblico il
testo della terza parte del �segreto di Fatima�.� Gli eventi drammatici e crudeli del secolo XX� , uno dei pi� cruciali
della storia dell�uomo, culminato con l�attentato cruento al �dolce Cristo in
terra� ci apre dunque un velo su di una realt� che fa storia e che la
interpreta in profondit�, secondo una dimensione spirituale a cui la mentalit�
moderna, spesso venata di razionalismo, � refrattaria. Apparizioni e segni soprannaturali punteggiano la
storia, entrano nel vivo delle vicende umane e accompagnano il cammino del
mondo, sorprendendo credenti e non credenti. Queste manifestazioni, che non
possono contraddire il contenuto della fede, debbono convergere verso l�oggetto
centrale dell�annuncio di Cristo: l�amore del Padre che suscita negli uomini la
conversione e dona la grazia per abbandonarsi a Lui con devozione filiale. Tale
� anche il messaggio di Fatima� che, con
l�accorato appello alla conversione e alla penitenza, sospinge in realt� al
cuore del Vangelo. Fatima � senza dubbio la pi�
profetica delle apparizioni moderne. La prima e la seconda parte del �segreto�
� che vengono pubblicate nell�ordine per completezza di documentazione �
riguardano innanzi tutto la spaventosa visione dell�inferno, la devozione al
Cuore Immacolato di Maria, la seconda guerra mondiale, e poi la previsione dei
danni immani che la Russia, nella sua defezione dalla fede cristiana e nell�adesione
al totalitarismo comunista, avrebbe recato all�umanit�. Nessuno nel 1917 avrebbe
potuto immaginare tutto questo: i tre pastorinhos di Fatima vedono, ascoltano,
memorizzano, e Lucia, la testimone sopravvissuta, nel momento in cui riceve il
comando del Vescovo di Leiria e il permesso di Nostra Signora, mette per
iscritto. Per quanto riguarda la
descrizione delle prime due parti del �segreto�, peraltro gi� pubblicato e
perci� conosciuto, � stato scelto il testo scritto da Lucia nella terza memoria
del 31 Agosto 1941; nella memoria dell�8 dicembre 1941 vi aggiunge poi qualche
annotazione. La terza parte del �segreto�
�fu scritta� per ordine di Sua Eccellenza il Vescovo di Leiria e della
Santissima Madre�� il 3 gennaio 1944. �������� Esiste
un solo manoscritto, che viene qui riprodotto fotostaticamente. La busta
sigillata fu custodita dapprima dal Vescovo di Leiria. Per meglio tutelare il
�segreto�, la busta fu consegnata il 4 aprile 1957 all�Archivio Segreto del
Sant�Uffizio. Suor Lucia fu avvertita di ci� dal Vescovo di Leiria. Secondo appunti d�Archivio,
d�accordo con l�Em.mo Card. Alfredo Ottavini, il 17 agosto 1959 il Commissario
del Sant�Uffizio, Padre Pierre Paul Philippe,O.P., port� a Giovanni XXIII la
busta contenente la terza parte del �segreto di Fatima�. Sua Santit� �dopo
talune esitazioni� disse: �Aspettiamo. Pregher�. Le far� sapere ci� che ho
deciso�. In realt� Papa Giovanni
XXIII decise di rinviare la busta sigillata al Sant�Uffizio e di non rivelare
la terza parte del �segreto�. Paolo VI lesse il contenuto
con il Sostituto Sua Ecc.za Mons. Angelo dell�Acqua il 27 marzo 1965. e rinvi�
la busta all�Archivio del Sant�Uffizio, con la decisione di non pubblicare il
testo. Giovanni Paolo II, da parte
sua, ha richiesto la busta contenente la terza parte del �segreto� dopo
l�attentato del 13 maggio 1981. Sua Eminenza il Card. Franjo� Seper, Prefetto della Congregazione,
consegn� a Sua Ecc.za Mons. Edoardo Martinez Somalo, Sostituto della Segreteria
di Stato, il 18 luglio 1981, due buste: una bianca, con il testo originale di
Suor Lucia in lingua portoghese; - un�altra colore arancione, con la traduzione
del �segreto� in lingua italiana. L�11 agosto seguente Mons. Martinez ha
restituito le due buste all�Archivio del sant�uffizio. Come � noto Papa Giovanni
Paolo II pens� subito alla consacrazione del mondo al Cuore Immacolato di Maria
e compose egli steso una preghiera per quello che defin� �Atto di affidamento�
da celebrarsi nella Basilica di Santa Maria�
Maggiore IL 7 GIUGNO 1981, solennit� di Pentecoste, giorno scelto per
ricordare il 1600� anniversario del primo Concilio Costantinopolitano, e il
1550� anniversario del Concilio� di
Efeso. Essendo il Papa forzatamente assente venne trasmessa la sua allocuzione
registrata. Riportiamo il testo che si riferisce esattamente all�atto di
affidamento. �O Madre degli uomini e dei
popoli, Tu conosci tutte le loro sofferenze e le loro speranze, Tu senti
maternamente tutte le lotte tra il bene ed il male, tra la luce e le tenebre
che scuotono il mondo, accogli il nostro grido rivolto nello Spirito Santo
direttamente al Tuo Cuore e abbraccia con l�amore della Madre e della Serva del
Signore coloro che questo abbraccio pi� aspettano, e insieme coloro il cui
affidamento Tu attendi in modo particolare: Prendi sotto la Tua protezione
materna l�intera famiglia umana che, con affettuoso trasporto, a Te, o Madre,
noi affidiamo.. S�avvicini per tutti il tempo della pace e della libert�,
il� bene della verit�, della giustizia e
della speranza�. ���������� Ma
il Santo Padre, per rispondere pi� pienamente alle domande di �Nostra Signora�
volle esplicitare durante l�Anno Santo della Redenzione l�atto di affidamento
del 7 giugno 1981, ripetuto a Fatima il 13 maggio 1982. Nel ricordo del fiat
pronunciato da Maria al momento dell�Annunciazione, il 25 marzo 1984 in piazza
San Pietro, in unione spirituale con tutti i Vescovi del mondo, precedentemente
�convocati�, il Papa affida al Cuore Immacolato di Maria gli uomini e i popoli,
con accenti che rievocano le accorate parole pronunciate nel 1981: ������� �E
perci�, o Madre degli uomini e dei popoli, Tu che conosci tutte le loro
sofferenze e le loro speranze, Tu che senti maternamente le lotte tra il bene
il male, tra la luce e le tenebre,� che
scuotono il mondo contemporaneo, accogli il nostro grido che, mossi dallo
Spirito Santo, rivolgiamo direttamente al Tuo Cuore: abbraccia con amore di
Madre e di Serva del Signore, questo nostro mondo umano, che Ti affidiamo
e� consacriamo, pieni di inquietudine
per la sorte terrena ed eterna degli uomini e dei popoli. ������� In
modo speciale Ti affidiamo e consacriamo quegli uomini e quelle nazioni, che di
questo affidamento e di questa consacrazione hanno particolarmente bisogno. �������� �Sotto la Tua protezione cerchiamo rifugio, santa Madre di Dio!� Non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova!� ���������� Poi
il Papa continua con maggiore forza e concretezza di riferimenti, quasi
commentando il Messaggio di Fatima nei suoi tristi avvenimenti. Ecco,
trovandoci davanti a te, Madre di Cristo, dinanzi al tuo Cuore Immacolato,
desideriamo, insieme con tutta la Chiesa, unirci alla consacrazione che, per
amore nostro, il Figlio Tuo ha fatto di se stesso al Padre: �Per loro - Egli ha
detto � io consacro me stesso, perch� siano anch�essi consacrati nella verit��
(Gv.17,19). Vogliamo unirci al nostro Redentore in questa consacrazione per il
mondo e per gli uomini, la quale, nel suo Cuore divino, ha la potenza di
ottenere il perdono e di procurare la riparazione. ������� La
potenza di questa consacrazione dura per tutti i tempi ed abbraccia tutti gli
uomini, i popoli e le nazioni, e supera ogni male, che lo spirito delle tenebre
� capace di ridestare nel cuore dell�uomo e nella sua storia e che, di fatto,
ha ridestato nei nostri tempi. ������� Oh,
quanto profondamente sentiamo il bisogno di consacrazione per l�umanit� e per
il mondo: per il nostro mondo contemporaneo, in unione con Cristo stesso!
L�opera redentrice di Cristo, infatti, deve essere partecipata dal mondo per
mezzo della Chiesa. ������� Lo
manifesta il presente Anno della Redenzione: il Giubileo straordinario di tutta
la Chiesa. ������� Sii
benedetta, in questo Anno Santo, sopra ogni creatura Tu, Serva del Signore, che
nel modo pi� pieno obbedisti alla Divina chiamata! ������� �������� Sii salutata Tu, che sei interamente
unita alla consacrazione redentrice del Tuo Figlio! �������� Madre
della Chiesa! Illumina il popolo di Dio sulle vie della fede, della speranza e
della carit�! Illumina specialmente i popoli di cui Tu aspetti la nostra
consacrazione e il nostro affidamento. Aiutaci a vivere nella verit� della
consacrazione di Cristo per l�intera famiglia umana del mondo contemporaneo. AffidandoTi, o Madre, il
mondo, tutti gli uomini e tutti i popoli, Ti affidiamo anche la stessa
consacrazione del mondo, mettendola nel Tuo Cuore materno. ������� Oh,
Cuore Immacolato, aiutaci a vincere la minaccia del male, che cos� facilmente
si radica nei cuori degli uomini di oggi e che nei suoi effetti
incommensurabili gi� grava sulla vita presente e sembra chiudere le vie verso
il futuro! ������� Dalla
fame e dalla guerra, liberaci! ������� Dalla
guerra nucleare, da un�autodistruzione incalcolabile, da ogni genere di guerra,
liberaci! ������� Dai
peccati contro la vita dell�uomo sin dai suoi albori, liberaci! �������� Dall�odio
e dall�avvilimento della dignit� dei figli di Dio, liberaci! ������� Da
ogni forma di ingiustizia nella vita sociale, nazionale ed internazionale,
liberaci! ������� Dalla
facilit� di calpestare i comandamenti di Dio, liberaci! ������� Dal
tentativo di offuscare nei cuori umani la verit� stessa di Dio, liberaci! ������� Dallo
smarrimento della coscienza del bene e del male, liberaci! ������� Dai
peccati contro lo Spirito Santo, liberaci! Liberaci! �������� Accogli,
o Madre di Cristo, questo grido carico della sofferenza di tutti gli uomini!
Carico della sofferenza di intere societ�! �������� Aiutaci
con la potenza dello Spirito Santo a vincere ogni peccato : il peccato
dell�uomo e il �peccato del mondo�, il peccato in ogni sua manifestazione. ������� Si
riveli, ancora una volta, nella storia del mondo l�infinita potenza salvifica
della Redenzione: potenza dell�Amore misericordioso! Che esso arresti il male!
Trasformi le coscienze! Nel Tuo Cuore Immacolato si sveli per tutti la luce
della speranza�. ������� Suor
Lucia conferm� personalmente che tale atto solenne e universale di
consacrazione corrispondeva a quanto voleva Nostra Signora: �S�, � stata fatta,
cos� come Nostra Signora l�aveva chiesto, il 25 marzo 1984�: lettera dell�8
novembre 1989. Ogni discussione perci� ed ogni ulteriore petizione sono senza
fondamento. ������� Nella
documentazione che viene offerta si aggiungono ai manoscritti di Suor Lucia
quattro altri testi: 1) le lettera del Santo Padre a Suor Lucia in data 19
aprile 2000; 2) una descrizione del colloquio avuto con Suor Lucia in data 27
aprile 2000; 3) la comunicazione letta per incarico del Santo Padre, a Fatima
il 13 maggio c.a. da Sua Eminenza il Card. Angelo Sodano, Segretario di Stato;
4) il commento teologico di Sua Eminenza il Card. Joseph Ratzinger, Prefetto
della Congregazione per la Dottrina della Fede. �������� Un�indicazione
per l�interpretazione della terza parte del �segreto� era gi� stata offerta da
Suor Lucia in una lettera al Santo Padre del 12 maggio 1982. In essa dice: - La
terza parte del segreto si riferisce alle parole di Nostra Signora: �Se no (la
Russia) sparger� i suoi errori per il mondo, promuovendo guerre e persecuzioni
alla Chiesa. I buoni saranno martirizzati, il Santo Padre avr� molto da
soffrire, varie nazioni saranno distrutte� (13-VII-1917). ������� La
terza parte del �segreto� � una rivelazione simbolica, che si riferisce a
questa parte del Messaggio, condizionato dal fatto se accettiamo o no ci� che
il Messaggio stesso ci chiede: �Se accetteranno le mie richieste, la Russia si
convertir� e avranno pace; se no, sparger� i suoi errori per il mondo, ecc.�. ������� Dal
momento che non abbiamo tenuto conto di questo appello del Messaggio, verifichiamo
che esso si � compiuto, la Russia ha invaso il mondo con i suoi errori. E se
non costatiamo ancora la consumazione completa del finale di questa profezia,
vediamo che vi siamo incamminati a poco a poco a larghi passi. Se non
rinunciamo al cammino di peccato, di odio, di vendetta, di ingiustizia violando
i diritti della persona umana, di immoralit��
e di violenza, ecc. ������� E
non diciamo che � Dio che cos� ci castiga; al contrario sono gli uomini che da
se stessi si preparano il castigo. Dio premurosamente ci avverte e ci chiama al
buon cammino, rispettando la libert� che ci ha dato; perci� gli uomini sono
responsabili. ������� La
decisione del Santo Padre Giovanni Paolo II di rendere pubblica la terza parte
del segreto di Fatima chiude un tratto di storia, segnata da tragiche volont�
umane di potenza e di iniquit�, ma permeata dall�amore misericordioso di Dio e
dalla premurosa vigilanza della Madre di Ges� e della Chiesa. �������� Azione
di Dio, Signore della storia, e corresponsabilit� dell�uomo, nella sua drammatica
e feconda libert�, sono i due perni sui quali si costruisce la storia
dell�umanit�. ������� La
Madonna apparsa a Fatima ci richiama a questi valori dimenticati, a questo
avvenire dell�uomo in Dio, di cui siamo parte attiva e responsabile. Tarciso Bertone, SDB, Arcivescovo emerito di Vercelli, Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede. ��������������� IL� � SEGRETO DI FATIMA. ���������������
PRIMA E SECONDA PARTE DEL SEGRETO ���������������
NELLA REDAZIONE FATTANE DA SUOR ���������������
LUCIA NELLA� �TERZA MEMORIA� DEL
���������������
31 AGOSTO 1941, DESTINATA AL VESCOVO ���������������
DI LEIRIA-FATIMA. �Dovr��
perci� parlare un po� del segreto e rispondere al primo punto
interrogativo. ������� Cos��
il segreto. Mi pare di poterlo dire, perch� dal Cielo ne ho gi� il permesso. I
rappresentanti di Dio in terra mi hanno pure autorizzata, varie volte in varie
lettere, una delle quali credo sia conservata dall�Ecc. V. Rev.ma, quella del
p. Giuseppe Bernardo Gonzales, nella quale mi ordina di scrivere al Santo
padre. Uno dei punti che mi indica, � la rivelazione del segreto. Qualcosa ho
detto, ma per non allungare troppo quello scritto, che doveva essere breve, mi
limitai all�indispensabile lasciando a Dio l�opportunit� d�un momento pi�
favorevole. ������� Ho
gi� esposto nel secondo scritto, il dubbio che mi torment� dal 13 giugno al 13
luglio, e che in questa apparizione spar�. ������� Bene.
Il segreto consta di tre cose distinte, due delle quali sto per rivelare. ������� La
prima dunque fu la visione dell�inferno. ������� La
Madonna ci mostr� un grande mare di fuoco, che sembrava stare sotto terra.
Immersi in quel fuoco, i demoni e le anime come se fossero braci trasparenti e
nere o bronzee, con forma umana� che
fluttuavano nell�incendio, portate dalle fiamme che uscivano da loro stesse
insieme a nuvole di fumo, cadendo da tutte le parti simili al cadere delle
scintille nei grandi incendi, senza peso n� equilibrio, tra grida e gemiti di
dolore e disperazione che mettevano orrore e facevano tremare dalla paura. I
demoni si riconoscevano dalle forme orribili e ributtanti di animali spaventosi
e sconosciuti, ma trasparenti e neri. Questa visione dur� un momento. E grazie
alla nostra buona Madre del Cielo che prima ci aveva prevenuti� con la promessa di portarci in Cielo (nella
prima apparizione), altrimenti credo che saremmo morti di spavento e di
terrore. ������� In
seguito alzammo gli occhi alla Madonna che ci disse con bont�� e tristezza: Avete visto l�inferno dove
cadono le anime dei poveri peccatori. Per salvarle, Dio vuole stabilire nel
mondo la devozione al Mio Cuore immacolato: Se faranno quello che vi dir�,
molte anime si salveranno e avranno pace. La guerra sta per finire, ma se non
smetteranno di offendere Dio, sotto il pontificato di Pio XI ne comincer�
un�altra ancora peggiore. Quando vedrete una notte illuminata da una luce
sconosciuta, sappiate che � il grande segno che Dio vi d�� che sta per castigare il mondo per i suoi
crimini, per mezzo della guerra, della fame e delle persecuzioni alla Chiesa e
al Santo Padre. Per impedirla, verr� a chiedere la consacrazione della Russia
al mio Cuore Immacolato e la Comunione riparatrice nei primi sabati. Se
accetteranno le mie richieste, la Russia si convertir� e avranno pace; se no,
sparger� i suoi errori per il mondo, promuovendo guerre e persecuzioni alla
Chiesa. I buoni saranno martirizzati, il Santo Padre avr� molto da soffrire,
varie nazioni saranno distrutte. Finalmente, il mio Cuore Immacolato trionfer�.
Il Santo Padre mi consacrer� la Russia, che si convertir�. E sar� concesso al
mondo un periodo di pace. �����������������
TERZA�� PARTE��� DEL���
SEGRETO �LA TERZA
PARTE DEL SEGRETO RIVELATO IL 13 �LUGLIO 1917
NELLA COVA DI IRIA-FATIMA Scrivo in atto di obbedienza
a Voi mio Dio, che lo comandate per mezzo di sua Ecc.za Rev.ma il signor
Vescovo di Leiria e della Vostra e mia Santissima Madre. ���������� Dopo
le due parti che gi� ho esposto, abbiamo visto al lato sinistro di Nostra
Signora un poco di pi� in alto un Angelo con una spada di fuoco nella mano
sinistra; scintillando emetteva fiamme che sembrava dovessero incendiare il
mondo, ma si spegnevano al contatto dello splendore che Nostra Signora emanava
dalla sua mano destra verso di lui. L�Angelo indicando la terra con la mano
destra, con voce forte disse: Penitenza, Penitenza, Penitenza! E vedemmo in una
luce immensa che � Dio� qualcosa di simile a come si vedono le persone in uno
specchio quando vi passano davanti �un Vescovo vestito di Bianco �abbiamo avuto
il presentimento che fosse il Santo Padre�. Vari altri vescovi, Sacerdoti,
religiosi e religiose salire una montagna ripida, in cima alla quale c�era una
grande Croce di tronchi grezzi come se fosse di sughero con la corteccia; il
Santo Padre, prima di arrivarvi, attravers� una grande citt� mezza in rovina e
mezzo tremulo con passo vacillante, afflitto di dolore e di pena, pregava per
le anime dei cadaveri che incontrava nel suo cammino; giunto alla cima del
monte, prostrato in ginocchio ai piedi della grande Croce venne ucciso da un
gruppo di soldati che gli spararono vari colpi di arma da fuoco e frecce, e
allo stesso modo morirono gli uni dopo gli altri� i Vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose e varie persone
secolari, uomini e donne di varie classi�
e posizioni. Sotto i due bracci della Croce c�erano due angeli ognuno con
un innaffiatoio di cristallo nella mano, nei quali� raccoglievano il sangue dei martiri e con esso irrigavano le
anime che si avvicinavano a Dio. Tuy-3-1-1944�. �������������� INTERPRETAZIONE DEL SEGRETO LETTERA DI GIOVANNI PAOLO II A SUOR LUCIA �Reverenda
Suor Lucia Convento di Coimbra. ������� Nel tripudio delle feste pasquali Le porgo l�augurio di Ges�
Risorto ai discepoli: La pace sia con voi. Sar� lieto di poterla incontrare
nell�atteso giorno della beatificazione di Francesco e Giacinta che, a Dio
piacendo, proclamer� il 13 maggio p.v. �������� Siccome per� in quel giorno non ci sar� il tempo per un
colloquio, ma solo per un breve saluto, ho incaricato appositamente di
venire� a parlare con Lei Sua Eccellenza
Monsignor Tarcisio Bertone, Segretario della Congregazione per la Dottrina
della Fede. E� la Congregazione che collabora pi� strettamente con il Papa per
la difesa della vera fede cattolica, e che ha�
conservato, come Lei sa, dal 1957, la Sua lettera manoscritta contenente
la terza parte del segreto rivelato il 13 luglio 1917 nella Cova di Iria,
Fatima. �������� Mons. Bertone, accompagnato del Vescovo di Leiria, Sua
Eccellenza� Monsignor Serafin de Sousa
Ferriera e Silva, viene a mio nome per fare qualche domanda
sull�interpretazione della �terza parte del segreto�. �������� Reverenda Suor Maria Lucia, parli pure apertamente e
sinceramente a Monsignor Bertone, che riferir� direttamente a me le Sue
risposte. ������� Prego ardentemente la Madre del Risorto per lei, per la
Comunit� di Coimbra e per tutta la Chiesa. Maria, Madre dell�umanit�
pellegrina, ci tenga sempre stretti a Ges�, Suo Figlio Diletto e nostro
fratello, Signore della vita e della gloria. ������� Con una speciale benedizione apostolica. GIOVANNI PAOLO II Vaticano, 19 aprile 2000. ����� COLLOQUIO
AVUTO CON SUOR LUCIA DE JESUS ����� E DO
CORACAO IMACULADO L�appuntamento di Suor Lucia con
Sua Ecc.za Mons. Tarcisio Bertone, Segretario della Congregazione per� la Dottrina della Fede, incaricato dal Santo
Padre, e Sua Ecc.za Mons. Serafin de Sousa Ferriera e Silva, Vescovo di
Leiria-Fatima, � avvenuto gioved� 27 aprile u.s., nel Carmelo di Santa Teresa
di Coimbra. ������� Suor Lucia era lucida e serena; era molto contenta
dell�andata a Fatima del Santo Padre per la beatificazione di Francesco e
Giacinta, da lei tanto attesa. ������� Il Vescovo di Leiria-Fatima lesse la lettera autografa del
Santo Padre che spiegava i motivi� della
visita. Suor Lucia se ne sent� onorata e la rilesse personalmente
contemplandola nelle proprie mani. Si disse disposta a rispondere francamente a
tutte le domande. ������� A questo punto Sua Ecc,za Mons. Tarcisio Bertone le presenta
le due buste: quella esterna e quella con dentro la lettera contenente la terza
parte del segreto di Fatima ed essa dice subito, toccandola con le dita: �E� la
mia carta�, e poi leggendola: �� la mia scrittura�. ������� Con l�aiuto del Vescovo di Leiria-Fatima, viene letto ed
interpretato il testo originale, che � in lingua portoghese. Suor Lucia
condivide l�interpretazione secondo cui la terza parte del segreto consiste in
una visione profetica, paragonabile a quelle della storia sacra. Essa ribadisce
la sua convinzione che la visione di Fatima riguarda soprattutto la lotta del
comunismo ateo contro la Chiesa e i cristiani, e descrive l�immane sofferenza
delle vittime della Fede nel XX� secolo. ������� Alla domanda �il personaggio principale della visione � il
Papa?�, Suor lucia risponde subito di s� e ricorda che i tre pastorelli erano
molto addolorati della sofferenza del Papa e Giacinta ripeteva: �Poverino il
Santo Padre, ho molta pena per i peccatori!�. Suor Lucia continua: �Noi non
sapevamo il nome del Papa , non sapevamo se era Benedetto XV o Pio XII o Paolo
VI o Giovanni Paolo II, per� era il Papa che soffriva e faceva soffrire anche
noi�. Quanto al
passo concernente il Vescovo vestito di Bianco, cio� il Santo Padre, come
subito percepirono i pastorelli durante la visione -� che � colpito a morte e cade per terra, Suor lucia condivide
pienamente l�affermazione del Papa: �Fu una mano materna a guidare la
traiettoria della pallottola e il Papa agonizzante si ferm� sulla soglia della
morte� (Giovanni Paolo II, Medicazione del Policlinico Gemelli ai Vescovi
Italiani, 13 maggio 1994). �������� Poich� Suor Lucia, prima di consegnare all�allora Vescovo di
Leiria-Fatima la busta sigillata contenente la terza parte del segreto, aveva
scritto sulla busta esterna che poteva�
essere aperta solo dopo il 1960, o dal Patriarca di Lisbona o dal
Vescovo di Leiria, Sua Ecc.za Mons. Bertone le domanda: �Perch� la scadenza del
1960?. E� stata la Madonna ad indicare tale data?�. Suor Lucia risponde: �Non �
stata la Signora, ma sono stata io a mettere la data del 1960 perch� secondo la
mia intuizione, prima del 1960 non si sarebbe capito, si sarebbe capito solo
dopo. Ora si pu� capire meglio. Io ho scritto ci� che ho visto, non spetta a me
l�interpretazione, ma al Papa�. ������� Infine viene menzionato il manoscritto non pubblicato che
Suor Lucia ha preparato come risposta� a
tante lettere di devoti della Madonna e di pellegrini. L�opera reca il titolo
�Os agelos da Mensagen de Fatima� e raccoglie pensieri e riflessioni che
esprimono� i suoi sentimenti e la sua
limpida e semplice spiritualit�, in chiave catechistica e parenetica. Le �
stato chiesto se era contenta che fosse pubblicato, ed ha risposto; � Se il
Santo Padre � d�accordo, io sono contenta, altrimenti obbedisco a ci� che
decide il Santo Padre�. Suor Lucia desidera sottoporre il testo
all�approvazione dell�Autorit� Ecclesiastica, e nutre la speranza di
contribuire con il suo scritto a guidare gli uomini e le donne di buona volont�
nel cammino che conduce a Dio, termine ultimo di ogni umana attesa. ������� Il colloquio si conclude con uno scambio di rosari: a Suor
Lucia viene consegnato quello donato dal Santo Padre, ed ella, a sua volta,
consegna alcuni rosari da lei personalmente confezionati. ������� La benedizione impartita a nome del Santo Padre chiude
l�incontro. COMUNICAZIONE DI SUA EMINENZA IL
CARD. ANGELO SODANO, SEGRETARIO DI STATO DI SUA SANTITA�. Al
termine della solenne Concelebrazione Eucaristica presieduta da Giovanni Paolo
II a Fatima, il cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, ha pronunziato in
portoghese le parole che qui riportiamo nella traduzione italiana. Fratelli e sorelle nel Signore! Nella
solenne circostanza della Sua venuta a Fatima, il Sommo Pontefice mi ha
incaricato di darvi un annuncio. Come � noto, scopo della Sua venuta a Fatima �
stata le beatificazione dei due pastorinhos. Egli tuttavia vuole attribuire a
questo suo pellegrinaggio anche il valore di un rinnovato gesto di gratitudine
verso la Madonna per la protezione a Lui accordata durante questi anni di
pontificato. E� una protezione che sembra toccare anche la cosiddetta terza
parte del segreto di Fatima. ������� Tale testo costituisce una visione profetica paragonabile a
quello della Sacra Scrittura, che non descrivono in senso fotografico i
dettagli degli avvenimenti futuri, ma sintetizzano e condensano su un medesimo
sfondo fatti che si distendono nel tempo in una successione e in una durata non
precisate. Di conseguenza la chiave di lettura del testo non pu� che essere di
carattere simbolico. ������� La visione di Fatima riguarda soprattutto la lotta dei
sistemi atei contro la Chiesa e i cristiani e descrive l�immane sofferenza dei
testimoni della fede dell�ultimo secolo del secondo millennio. E�una
interminabile Via Crucis guidata dai Papi del ventesimo secolo. �������� Secondo l�interpretazione�
dei pastorinhos, interpretazione confermata anche recentemente da Suor
Lucia, il �Vescovo vestito di bianco� che prega per tutti i fedeli � il Papa.
Anch�Egli, camminando faticosamente verso la Croce tra i cadaveri dei
martirizzati (vescovi, sacerdoti, religiosi, religiose e numerosi laici) cade a
terra come morto, sotto i colpi di arma da fuoco. ������� Dopo l�attentato del 13 maggio 1981, a Sua Santit� apparve chiaro
che era stata � una mano materna a guidare la traiettoria della pallottola�,
permettendo al �Papa agonizzante� di fermarsi �sulla soglia della morte�
(Giovanni Paolo II, Meditazioni con i Vescovi italiani dal Policlinico Gemelli,
in: Insegnamenti, vol. XVII, 1994, p. 1061). In occasione di un passaggio da
Roma dell�allora Vescovo di Leiria-Fatima, il Papa decise di consegnargli la
pallottola, che era rimasta nella jeep dopo l�attentato, perch� fosse custodita
nel Santuario. Per iniziativa del Vescovo essa fu poi incastonata nella corona
della statua della Madonna di Fatima. ������� I successivi avvenimenti del 1989 hanno portato, sia in
Unione Sovietica che in numerosi paesi dell�Est, alla caduta del regime
comunista che propugnava l�ateismo. Anche per questo il Sommo Pontefice
ringrazia dal profondo del cuore la Vergine Santissima. Tuttavia, in altre
parti del mondo� gli attacchi contro la
Chiesa e i cristiani, con il peso di sofferenza che portano con s�, non sono purtroppo
cessati. Anche se le vicende a cui fa riferimento la terza parte del segreto di
Fatima sembrano ormai appartenere al passato, la chiamata della Madonna alla
conversione e alla penitenza, pronunciata all�inizio del ventesimo secolo,
conserva ancora oggi una sua stimolante attualit�. �La Signora del messaggio
sembra leggere con una singolare perspicacia i segni dei tempi, i segni del
nostro tempo� L�insistente invito di Maria Santissima alla penitenza non � che
la manifestazione materna per le sorti della famiglia umana, bisognosa di conversione
e di perdono� (Giovanni Paolo II, Messaggio per la Giornata Mondiale del Malato
1997, n.1, in:Insegnamenti, vol. XIX2, 1996, p.561). ������� Per consentire ai fedeli di meglio recepire il messaggio
della Vergine di Fatima, il Papa ha affidato alla Congregazione per la Dottrina
della Fede il compito di rendere pubblica la terza parte del segreto, dopo
averne preparato un opportuno commento. �������� Fratelli e sorelle, ringraziamo la Madonna di Fatima della
sua protezione.� Alla sua materna
intercessione affidiamo la Chiesa del Terzo Millennio. Fatima, 13 maggio 2000 �������� �������������
COMMENTO TEOLOGICO Arriviamo
cos� finalmente alla terza parte del segreto di Fatima qui per la prima volta
pubblicato integralmente. Come emerge dalla documentazione precedente,
l�interpretazione, che il Cardinale Sodano ha offerto nel suo testo del 13
maggio, � stata dapprima presentata personalmente a Suor Lucia. Suor Lucia al
riguardo ha innanzitutto osservato che ad essa era stata data la visione, ma
non la sua interpretazione. L�interpretazione, diceva, non compete al veggente,
ma alla Chiesa. Essa per� dopo la lettura del testo ha detto che questa
interpretazione corrispondeva a quanto essa aveva sperimentato e che essa da
parte sua riconosceva questa interpretazione come corretta. In quanto segue
quindi si potr� solo cercare di dare un fondamento in maniera approfondita a
questa interpretazione a partire dai criteri finora sviluppati. �������� Come parola chiave della prima e della seconda parte del
segreto� abbiamo scoperto quella di
�salvare le anime�, cos� la parola chiave di questo segreto � il triplice
grido: �Penitenza, Penitenza, Penitenza!�. Ci ritorna alla mente l�inizio del
Vangelo: �paenitemini et credite evangelio� (Mc 1,15). Comprendere i segni del
tempo significa: comprendere l�urgenza della penitenza � della conversione �
della fede. Questa � la risposta giusta al momento storico, che �
caratterizzato da grandi pericoli, i quali verranno delineati nelle immagini
successive. Mi permetto di inserire qui un ricordo personale; in un colloquio
con me Suor Lucia mi ha detto che le appariva sempre pi� chiaramente come lo
scopo di tutte quante le apparizioni sia stato quello� di far crescere sempre pi� nella fede, nella speranza� e nella carit� � tutto il resto intendeva
solo portare a questo. �������� Esaminiamo ora un poco pi� da vicino le singole immagini.
L�angelo con la spada di fuoco a sinistra della Madre di Dio, ricorda analoghe
immagini dell�Apocalisse. Essa rappresenta la minaccia del giudizio, che
incombe sul mondo. La prospettiva che il mondo potrebbe essere incenerito in un
mare di fiamme, oggi non appare pi� come pura fantasia: l�uomo stesso ha
preparato con le sue invenzioni la spada di fuoco. La visione mostra poi la
forza che si contrappone al potere della distruzione � lo splendore della Madre
di Dio , e, proveniente in un certo modo da questo l�appello alla penitenza. In
tal modo viene sottolineata l�importanza della libert� dell�uomo: il futuro non
� affatto determinato in modo immutabile, e l�immagine, che i bambini videro,
non � affatto un film anticipato del futuro, del quale nulla potrebbe pi�
essere cambiato. Tutta quanta la visione avviene in realt� solo per richiamare
nello scenario la libert� e per volgerla in una direzione positiva. Il senso
della visione non � quindi quello di mostrare un film sul futuro
irrimediabilmente fissato. Il suo senso � esattamente il contrario, quello di
mobilitare le forze del cambiamento in bene. Perci� sono totalmente fuorvianti
quelle spiegazioni fatalistiche del segreto che ad esempio dicono che
l�attentatore del 13 maggio 1981 sarebbe stato in definitiva uno strumento del
piano divino guidato dalla Provvidenza e che pertanto non avrebbe potuto agire
liberamente, o altre idee simili che circolano. La visione parla piuttosto di
pericoli e della via per salvarsi da essi. Le frasi
seguenti del testo mostrano ancora una volta molto chiaramente il carattere
simbolico della visione. Dio rimane l�incommensurabile e la luce che supera
ogni nostra visione. Le persone umane appaiono come uno specchio. Dobbiamo
tenere continuamente presente questa limitazione interna della visione, i cui
confini vengono qui visivamente indicati. Il futuro si mostra solo �come in uno
specchio, in maniera confusa� (Cfr. 1Cor. 13,12) . Prendiamo ora in considerazione
le singole immagini, che seguono nel testo del segreto. Il luogo dell�azione
viene descritto con tre simboli: una ripida montagna, una grande citt� mezza in
rovina e finalmente una grande croce di tronchi grezzi. Montagna e citt�
simboleggiano il luogo della storia umana: la storia come faticosa ascesa verso
l�alto, la storia come luogo dell�umana creativit� e convivenza, ma allo stesso
tempo come luogo delle distruzioni, nelle quali l�uomo annienta l�opera del suo
proprio lavoro. La citt� pu� essere luogo di comunione e di progresso, ma anche
luogo del pericolo e della minaccia pi� estrema. Sulla montagna sta la Croce �
meta e punto di orientamento della storia. Nella croce la distruzione �
trasformata in salvezza; si erge come segno della miseria della storia e come
promessa per essa. �������� Appaiono poi qui delle persone umane: il vescovo vestito di
bianco (�abbiamo avuto il presentimento che fosse il Santo Padre�), altri
vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose e finalmente uomini e donne di tutte
le classi e gli strati sociali. Il Papa sembra precedere gli altri, tremando e
soffrendo per tutti gli orrori, che lo circondano. Non solo le case della citt�
giacciono mezze in rovina � il suo cammino passa in mezzo ai cadaveri dei
morti. La via della Chiesa viene cos� descritta come una Via Crucis, come un
cammino in un tempo di violenza, di distruzioni e di persecuzioni. Si pu�
trovare raffigurata in questa immagine la storia di un intero secolo. Come i
luoghi della terra sono sinteticamente raffigurati nelle due immagini della
montagna e della citt� e sono orientati alla croce, cos� anche i tempi sono
presentati in modo contratto:� nella
visione noi possiamo riconoscere il secolo trascorso come secolo dei martiri
come secolo delle sofferenze e delle persecuzioni della Chiesa, come secolo
delle guerre mondiali e di molte guerre locali, che ne hanno riempito tutta la
seconda met� e hanno fatto sperimentare nuove forme di crudelt�. Nello
�specchio� di questa visione vediamo passare i testimoni della fede di decenni.
Al riguardo sembra opportuno menzionare una frase della lettera che Suor Lucia
scrisse al Santo padre il 12 maggio 1982: �la terza parte del segreto si
riferisce alle parole di Nostra Signora: �Se no (la Russia) sparger�� i suoi errori per il mondo, promuovendo
guerre e persecuzioni alla Chiesa. I buoni saranno martirizzati, il Santo Padre
avr� molto da soffrire, varie nazioni saranno distrutte�. ������� Nella Via crucis di un secolo la figura del Papa ha un ruolo
speciale. Nel suo faticoso salire sulla montagna possiamo senza dubbio trovare
richiamati insieme diversi Papi, che cominciando da Pio X fino all�attuale Papa
hanno condiviso le sofferenze di questo secolo e si sono sforzati di procedere
in mezzo ad esse sulla via che porta alla croce. Nella visione anche il Papa
viene ucciso sulla strada dei martiri. Non doveva il Santo Padre, quando dopo
l�attentato del 13 maggio 1981 si fece portare il testo della terza parte del
segreto, riconoscervi il suo proprio destino? Egli era stato molto vicino alla frontiera
della morte ed egli stesso ha spiegato la sua salvezza con le seguenti parole:
�� fu una mano materna a guidare la traiettoria della pallottola e il Papa
agonizzante si ferm� sulla soglia della morte� (13 maggio 1994). Che qui una
�mano materna� abbia deviato la pallottola mortale, mostra solo ancora una
volta che non esiste un destino immutabile, che fede e preghiera sono potenze,
che possono influire nella storia e che alla fine la preghiera � pi� forte dei
proiettili, la fede pi� potente delle divisioni. La
conclusione del segreto ricorda immagini, che Lucia pu� avere visto in libri di
piet� ed il cui contenuto deriva da antiche intuizioni di fede. E� una visione
consolante, che vuole rendere permeabile alla potenza risanatrice di Dio una
storia di sangue e lacrime. Angeli raccolgono sotto i bracci della croce il
sangue dei martiri ed irrigano cos� le anime, che si avvicinano a Dio. Il
sangue di Cristo e il sangue dei Martiri vengono qui considerati insieme: il
sangue dei Martiri scorre dalle braccia della Croce. Il loro martirio si compie
in solidariet� con la passione di Cristo, diventa una cosa sola con essa. essi
completano a favore del corpo di Cristo, ci� che ancora manca alle sue
sofferenze (Col. 1,24). La loro vita � divenuta essa stessa eucaristica,
inserita nel mistero del chicco di grano che muore e diventa fecondo. Il sangue
dei martiri � seme di cristiani, ha detto Tertulliano. Come dalla morte di
Cristo, dal suo costato aperto, � nata la Chiesa, cos� la morte dei testimoni �
feconda per la vita futura della Chiesa. La visione della terza parte del
segreto, cos� angustiante al suo inizio, si conclude quindi con un�immagine di
speranza: nessuna sofferenza � vana, e proprio una Chiesa sofferente, una
Chiesa dei martiri, diventa segno indicatore per la ricerca di Dio da parte
dell�uomo. Nelle amorose mani di Dio non sono accolti soltanto i sofferenti
come Lazzaro, che trov� la grande consolazione e misteriosamente rappresenta
Cristo, che volle divenire per noi il povero Lazzaro, vi � qualcosa di pi�:
dalla sofferenza dei testimoni deriva una forza di purificazione e di
rinnovamento, perch� essa � attualizzazione della stessa sofferenza di Cristo e
trasmette nel presente la sua efficacia salvifica. �������� Siamo cos� giunti ad un�ultima domanda: Che cosa significa
nel suo insieme (nelle sue tre parti) il segreto di Fatima? Che cosa dice a
noi? Innanzitutto dobbiamo affermare con il Cardinale Sodano: �le vicende a cui
fa riferimento la terza parte del segreto di Fatima sembrano ormai appartenere
al passato�. Nella misura in cui i singoli eventi vengono rappresentati, essi
ormai appartengono al passato. Chi aveva atteso eccitanti rivelazioni
apocalittiche sulla fine del mondo o sul futuro corso della storia, deve
rimanere deluso. Fatima non ci offre simili appagamenti della nostra curiosit�,
come del resto in generale la fede cristiana non vuole e non essere pastura per
la nostra curiosit�. Ci� che rimane l�abbiamo visto subito all�inizio delle
nostre riflessioni sul testo del segreto: l�esortazione alla preghiera come via
per la �salvezza delle anime� e nello stesso senso il richiamo alla penitenza e
alla conversione. �������� Vorrei alla fine riprendere ancora un�altra parola chiave
del segreto divenuta giustamente famosa: �il Mio Cuore Immacolato trionfer��.
Che cosa significa? Il Cuore aperto a Dio, purificato dalla contemplazione di
Dio � pi� forte dei fucili e delle armi di ogni specie.. Il fiat di Maria, la
parola del suo Cuore, ha cambiato la storia del mondo, perch� essa ha
introdotto in questo modo il Salvatore � perch� grazie a questo �S�� Dio poteva
diventare uomo nel nostro spazio e tale ora rimane per sempre. Il maligno ha
potere in questo mondo, lo vediamo e lo sperimentiamo continuamente; egli ha
potere, perch� la nostra libert� si lascia continuamente distogliere da Dio. Ma
da quando Dio stesso ha un cuore umano ed ha cos� rivolto la libert� dell�uomo
verso il bene, verso Dio, la libert� per il male non ha pi� l�ultima parola. Da
allora vale la parola: �Voi avrete tribolazione nel mondo, ma abbiate fiducia;
io ho vinto il mondo� (Gv. 16,33). Il messaggio di Fatima ci invita ad
affidarci a questa promessa. ������������������������������ Joseph Card. Ratzinger ������������������������������ Prefetto della Congregazione Per la
Dottrina della Fede � 2.
MEDJUGORJE (Riporto
parte di un capitolo tratto dal libro di Padre Livio Fanzaga intitolato �LA
DONNA E IL DRAGO�) I DIECI SEGRETI DI MEDJUGORJE Il grande
interesse delle apparizioni di Medjugorje non riguarda soltanto lo
straordinario evento che si � andato manifestando a partire dal lontano 1981,
ma anche, e in misura crescente, il futuro immediato dell�intera umanit�. La
lunga permanenza della Regina della pace � in vista di un passaggio storico
denso di pericoli mortali. I segreti che la Madonna ha rivelato ai veggenti
riguardano avvenimenti prossimi di cui la nostra generazione sar� testimone. Si
tratta di una prospettiva sull�avvenire che, come non di rado accade nelle
profezie, rischia di sollevare ansie e perplessit�. La stessa Regina della pace
� bene attenta a sollecitare le nostre energie sul cammino di conversione,
senza nulla concedere all�umano desiderio di conoscere il futuro. Tuttavia
comprendere il messaggio che la Santa Vergine ci vuole trasmettere con la
pedagogia dei segreti � fondamentale. La loro rivelazione infatti rappresenta
in ultima istanza un grande dono della divina misericordia. Va
innanzitutto detto che i segreti, nel significato di avvenimenti che riguardano
il futuro della Chiesa e del mondo, non sono una novit� delle apparizioni di
Medjugorje, ma hanno un loro precedente di straordinario impatto storico nel
segreto di Fatima. Il 13 luglio del 1917 la Madonna ai tre bambini di Fatima
aveva rivelato a grandi linee la drammatica Via Crucis della Chiesa e
dell�umanit� lungo il secolo ventesimo. Tutto ci� che aveva preannunciato si �
poi puntualmente realizzato. I segreti di Medjugorje si collocano in questa
luce, anche se la grande diversit� in rapporto al segreto di Fatima sta nel
fatto che ognuno di essi verr� rivelato prima che accada. La pedagogia mariana
del segreto fa quindi parte di quel piano divino di salvezza che � incominciato
a Fatima e che, attraverso Medjugorje, abbraccia l�immediato futuro. ������� Va inoltre sottolineato il fatto che l�anticipazione
dell�avvenire, che � la sostanza dei segreti, fa parte del modo con cui Dio si
rivela nella storia. Tutta la Sacra Scrittura �, a ben guardare, una grande
profezia e lo � in modo speciale il suo libro conclusivo, l�Apocalisse, che
getta la luce divina sull�ultima tappa della storia della salvezza, quella che
va dalla prima alla seconda venuta di Ges� Cristo. Nel rivelare il futuro Dio
manifesta la sua signoria sulla storia. Lui soltanto infatti pu� conoscere con
certezza ci� che accadr�. La realizzazione dei segreti � un forte argomento di
credibilit� della fede, oltre che un aiuto che Dio offre in situazioni di
grande difficolt�. In particolare i segreti di Medjugorje saranno una prova per
la verit� delle apparizioni e una manifestazione grandiosa della divina
misericordia in vista dell�avvento del mondo nuovo della pace. ������� Il numero dei segreti dati dalla Regina della pace �
rilevante. Dieci � un numero biblico, che richiama alla mente le dieci
piaghe� d�Egitto. Si tratta per� di un
accostamento rischioso perch� almeno uno di essi, il terzo, non � un �castigo�,
ma un segno divino di salvezza. Nel momento in cui viene scritto questo libro
(maggio 2002) tre dei veggenti, quelli che non hanno pi� le apparizioni
quotidiane ma annuali, affermano di avere gi� ricevuto dieci segreti. Gli altri
invece, quelli che hanno ancora le apparizioni di ogni giorno, ne hanno
ricevuto nove. Nessuno dei veggenti conosce i segreti degli altri e fra loro
non ne parlano. Si suppone tuttavia che i segreti siano uguali per tutti. Ma
uno solo dei veggenti, Mirjana, ha ricevuto il compito dalla Madonna di
rivelarli al mondo prima che accadano. ������� Si pu� dunque parlare di dieci segreti di Medjugorje. Essi
riguardano un futuro non molto lontano, in quanto sar� Mirjana e un sacerdote
da lei scelto a rivelarli. Si pu� ragionevolmente arguire che essi non
incominceranno a realizzarsi se non dopo che saranno stati rivelati a tutti e
sei i veggenti. Ci� che dei segreti si pu� sapere � cos� sintetizzato dalla
veggente Mirjana: �Io ho dovuto scegliere un sacerdote a cui dire i dieci
segreti e ho scelto il padre francescano Petar Ljubicic. Io devo dire a lui
dieci giorni prima che cosa succede e dove. Dobbiamo trascorrere sette giorni
nel digiuno e nella preghiera e tre giorni prima lui dovr� dirlo a tutti. Lui non
ha il diritto di scegliere: di dire o di non dire. Lui ha accettato che dir�
tutto a tutti tre giorni prima, cos� si vedr� che � una cosa del Signore. La
Madonna dice sempre: �Non parlate dei segreti, ma pregate e chi sente me come
Madre e Dio come Padre, non abbia paura di niente�. ������� Alla domanda se i segreti riguardano la Chiesa o il mondo,
Mirjana risponde: �Io non voglio essere cos� precisa, perch� i segreti sono
segreti. Dico solo che i segreti riguardano tutto il mondo�. Per quanto
riguarda il terzo segreto tutti i veggenti lo conoscono e sono concordi nel
descriverlo: �Ci sar� un segno sulla collina delle apparizioni � afferma
Mirjana � come un dono per tutti noi, perch� si veda che la Madonna � presente
qui come nostra mamma. Sar� un segno bellissimo, che non si pu� fare con mani
umane. E� una realt� che rimane e che viene dal Signore�. ������� Per quanto riguarda il settimo segreto Mirjana afferma: �Io
ho pregato la Madonna se fosse possibile che almeno una parte di quel segreto
si cambiasse. Lei ha risposto che dovevamo pregare. Abbiamo pregato moltissimo
e Lei ha detto che � stata modificata una parte, ma che ora non si pu� pi�
cambiare, perch� � la volont� del Signore che si debba realizzare�. Mirjana
sostiene con molta convinzione che ormai nessuno dei dieci segreti pu� essere
mutato. Essi verranno annunziati al mondo tre giorni prima, quando il sacerdote
dir� che cosa accadr� e dove si verificher� l�avvenimento. In Mirjana ( come
negli altri veggenti ) c�� l�intima sicurezza, non sfiorata da nessun dubbio,
che quanto la Madonna ha rivelato nei dieci segreti necessariamente si
realizzer�. ������� A parte il� terzo
segreto che � un segno di straordinaria bellezza e il settimo, che in termini
apocalittici si potrebbe chiamare �flagello� (Apocalisse 15,1), non si conosce
il contenuto degli altri segreti. Ipotizzarlo � sempre rischioso, come d�altra
parte dimostrano le pi� disparate interpretazioni della terza parte del segreto
di Fatima, prima che fosse resa nota. Alla domanda se gli altri segreti siano
�negativi� Mirjana ha risposto: �Non posso dire nulla�. E� tuttavia possibile,
con una riflessione complessiva sulla presenza della Madonna della pace e
sull�insieme dei suoi messaggi, arrivare alla conclusione che l�insieme dei
segreti riguardi proprio quel bene supremo della pace che oggi � a rischio, con
grande pericolo per il futuro del mondo. �������� Colpisce nei veggenti di Medjugorje e in particolare in
Mirjana, alla quale la Madonna ha affidato la grave responsabilit� di rendere
noti i segreti al mondo, l�atteggiamento di grande serenit�. Siamo ben lontani
da un certo clima di angoscia e di oppressione che caratterizza non poche
supposte rivelazioni che prolificano nel sottobosco religioso. Infatti lo
sbocco finale � pieno di luce e di speranza. Si tratta in ultima analisi di un
passaggio di estremo pericolo del cammino umano, ma che condurr� al golfo di
luce di un mondo abitato dalla pace. La Madonna stessa, nei suoi messaggi
pubblici, non fa accenno� ai segreti,
anche se non tace i pericoli che ci stanno davanti, ma preferisce volgere lo
sguardo oltre, al tempo di primavera verso il quale vuole condurre l�umanit�. Indubbiamente
la Madre di Dio �non � venuta per farci paura�, come amano ripetere i veggenti.
Lei ci sollecita alla conversione non con le minacce, ma con appello di amore.
Tuttavia il suo grido : �Vi supplico, convertitevi!�, sta ad indicare la
seriet� della situazione. L�ultimo decennio del secolo ha dimostrato quanto
proprio nei Balcani, dove la Madonna appare, la pace fosse in pericolo.
All�inizio del nuovo millennio nuvole minacciose si sono addensate
all�orizzonte. I mezzi di distruzione di massa rischiano di diventare
protagonisti in un mondo attraversato dall�incredulit�, dall�odio e dalla
paura. Siamo forse giunti al momento drammatico in cui verranno versate sulla
terra le sette coppe dell�ira di Dio (cfr. Apocalisse 16,1)? Potrebbe infatti
esserci un flagello pi� terribile e pi� pericoloso per l�avvenire del mondo di
una guerra nucleare? E� corretto leggere nei segreti di Medjugorje un segno estremo
della divina misericordia nella fase pi� drammatica della storia dell�umanit�? ANALOGIA CON IL SEGRETO DI FATIMA E� stata
la stessa Regina della pace ad affermare di essere venuta a Medjugorje per
realizzare ci� che aveva incominciato a Fatima. Si tratta dunque di un unico
piano di salvezza che va considerato nel suo svolgimento unitario. In questa
prospettiva aiuter� certamente a comprendere i dieci segreti di Medjugorje un
accostamento con il segreto di Fatima. Si tratta di cogliere delle analogie che
aiutino ad affermare in profondit� quanto la Madonna vuole insegnarci con la
pedagogia dei segreti. E� infatti possibile cogliere somiglianze e differenze
che si illuminino e si sostengano a vicenda. �������� Innanzitutto bisogna dare una risposta agli interrogativi di
chi si � chiesto che significato avesse rivelare la terza parte del segreto di
Fatima dopo che si era gi� adempiuto. La profezia ha un grande valore
apologetico e salvifico se viene rivelata prima e non dopo. Il 13 maggio del
2000, quando a Fatima � stato reso noto il terzo segreto, un certo senso di
delusione si � diffuso nell�opinione pubblica, che si attendeva rivelazioni
riguardanti il futuro e non il passato dell�umanit�. �������� Indubbiamente il fatto di trovare indicata in una
rivelazione del 1917 la tragica Via Crucis del mondo e in particolare la
sanguinosa persecuzione della Chiesa, fino all�attentato a Giovanni Paolo II,
ha contribuito non poco a dare ulteriore prestigio al messaggio di Fatima.
Tuttavia � lecito chiedersi perch� mai Dio abbia permesso� che la terza parte del segreto� fosse conosciuta solo alla conclusione del
secolo, quando ormai la Chiesa,nell�anno di grazia del Giubileo, volgeva il suo� sguardo verso il terzo millennio. ������� A questo punto � ragionevole pensare che la divina sapienza
abbia permesso che fosse conosciuta soltanto ora la profezia del 1917, perch�
voleva in questo modo preparare la nostra generazione all�imminente futuro,
segnato dai segreti della Regina della pace. Guardando al segreto di Fatima, al
suo contenuto e alla sua straordinaria realizzazione, noi siamo in grado di
prendere sul serio i segreti di Medjugorje. Ci troviamo di fronte ad una
mirabile pedagogia divina che vuole preparare spiritualmente gli uomini del
nostro tempo ad affrontare la pi� grave crisi della storia, la quale non sta
dietro le nostre spalle ma davanti ai nostri occhi. Coloro che hanno ascoltato
la rivelazione del segreto , fatta il 13 maggio 2000 nella grande spianata
della Cova da Iria, saranno i medesimi che ascolteranno la rivelazione dei
segreti della Regina della pace tre giorni prima che si realizzino. Ma �
soprattutto per quanto riguarda i contenuti che � possibile trarre insegnamenti
utili dal segreto di Fatima. Infatti, se lo analizziamo in tutte le sue parti,
non riguarda gli sconvolgimenti nel cosmo, come avviene solitamente negli
scenari apocalittici, ma i sovvertimenti nella storia umana, attraversata dalle
ventate sataniche della negazione di Dio, dell�odio, della violenza e della
guerra. Il segreto di Fatima � una profezia sul dilagare dell�incredulit� e del
peccato nel mondo, con le nefaste conseguenze di distruzione e di morte e con
l�inevitabile tentativo di annientare la Chiesa. Protagonista negativo � il
grande drago rosso che seduce il mondo e lo aizza contro Dio, cercando di
portarlo alla rovina. Non per nulla lo scenario si apre con la visione
dell�inferno e termina con quello della croce. E� il tentativo di satana di
portare alla rovina il maggior numero di anime e nello stesso tempo �
l�intervento di Maria per salvare col sangue e le preghiere dei martiri. ������� E� ragionevole pensare che i segreti di Medjugorje
riecheggino, nella sostanza, tematiche di questo tipo. D�altra parte gli uomini
non hanno� certo cessato di offendere
Dio come si � lamentata la Madonna a Fatima. Anzi, possiamo dire che l�onda
limacciosa del male non ha fatto che crescere. E� scomparso in molti paesi
l�ateismo di Stato, ma ha progredito ovunque nel mondo una visione atea e
materialista della vita. L�umanit�, in questo inizio del terzo millennio, � ben
lontana dal riconoscere e dall�accettare Ges� Cristo, il Re della pace. Al
contrario dilagano l�incredulit� e l�immoralit�, l�egoismo e l�odio. Siamo
entrati un una fase della storia nella quale gli uomini , sobillati da satana,
non esiteranno a tirare fuori dai loro arsenali i pi� tremendi strumenti di
distruzione di morte. �������� Affermare che alcuni aspetti dei segreti di Medjugorje� possono riguardare guerre catastrofiche,
nelle quali vengano usate le armi di distruzione di massa, come quelle nucleari,
chimiche e batteriologice, significa in fondo fare previsioni umanamente
fondate e ragionevoli. D�altra parte non bisogna dimenticare che la Madonna si
� presentata nel piccolo villaggio dell�Erzegovina come la Regina della pace.
Lei ha affermato che con la preghiera e il digiuno si possono fermare anche le
guerre, per quanto violente esse siano. L�ultimo decennio del secolo, con le
guerre di Bosnia e del Kossovo, � stata una prova generale, una profezia di
quanto potrebbe accadere a questa umanit� cos� lontana dal Dio dell�amore. �������� �Sull�orizzonte della civilt� contemporanea � afferma
Giovanni Paolo II -, specialmente di quella pi� sviluppata in senso
tecnico-scientifico, i segni e i segnali di morte sono diventati
particolarmente presenti e frequenti. Basta pensare alla corsa agli armamenti e
al pericolo in essa insito, di un�autodistruzione nucleare� (Dominum et viv
57).� �La seconda met� del nostro secolo
� quasi in proporzione agli errori e alle trasgressioni della nostra civilt�
contemporanea � porta con s� una minaccia cos� orribile di guerra nucleare che
non possiamo pensare a questo periodo se non in termini di accumulo
incomparabile di sofferenze, fino alla possibile autodistruzione dell�umanit��
(Salv doloris, 8). �������� Tuttavia la terza parte del segreto di Fatima, pi� che la
guerra, intende evidenziare con tinte drammatiche la feroce persecuzione della
Chiesa, rappresentata dal vescovo vestito di bianco che sale il Calvario
accompagnato dal popolo di Dio. E� lecito interrogarsi se una persecuzione ancora
pi� efferata non attenda la Chiesa nel prossimo futuro? Una risposta
affermativa in questo momento potrebbe apparire esagerata, perch� oggi il
maligno ottiene le sue pi� vistose vittorie con l�arma della seduzione, grazia
alla quale spegne la fede, raffredda la carit� e svuota le chiese. Tuttavia
segnali crescenti di odio anticristiano, accompagnati da esecuzioni sommarie,
si diffondono nel mondo. C�� da aspettarsi che il drago �vomiter�� (Apocalisse
12,15) tutto il suo furore per perseguitare coloro che avranno perseverato, in
modo particolare cercher� di annientare le schiere di Maria, che Lei si �
preparate in questo tempo di grazia che stanno vivendo. �������� �Dopo ci� vidi aprirsi nel cielo il tempio che contiene la
Tenda della Testimonianza; dal tempio uscirono i sette angeli che avevano i
sette fragelli, vestiti di lino puro, splendente e cinti al petto con cinture
d�oro. Uno dei quattro esseri viventi diede ai sette angeli sette coppe d�oro
colme dell�ira di Dio che vive nei secoli dei secoli. Il tempio si riemp� del
fumo che usciva dalla gloria di Dio e dalla sua potenza. Nessuno poteva entrare
nel tempio finch� non avessero termine i sette flagelli dei sette angeli �
(Apocalisse 15,5-8). �������� Trascorso il tempo di grazia, durante il quale la Regina della
pace ha radunato i suoi nella �Tenda della Testimonianza�, inizier� il periodo
dei sette flagelli, quando gli angeli verseranno le coppe dell�ira� divina sulla terra?� Prima di dare una risposta a questo
interrogativo, � necessario comprendere il vero significato di �ira divina�.
Infatti il volto di Dio � sempre quello dell�amore, anche in quei momenti in
cui gli uomini non riescono pi� a vederlo.���
�SATANA VUOLE L�ODIO E LA GUERRA�. Non c��
dubbio che nella Sacra Scrittura ricorra spesso l�immagine di Dio che castiga a
causa dei peccati. La troviamo sia nell�Antico come nel Nuovo Testamento. A
questo riguardo impressiona l�ammonimento di Ges� al paralitico che aveva
guarito alla piscina di Betzata: �Ecco che sei guarito; non peccare pi�, perch�
non ti abbia ad accadere qualcosa di peggio� (Giovanni 5,14). Si tratta di un
modo di esprimersi che troviamo anche nelle rivelazioni private. Basta a questo
riguardo fare riferimento alle parole accorate della Madonna A La Salette: �Vi
ho dato sei giorni per lavorare, mi sono riservato il settimo, e non me lo si
vuole concedere. E� questo che appesantisce tanto il braccio di mio Figlio.
Coloro che conducono i carri non sanno imprecare senza mescolarvi il nome di
mio Figlio. Queste sono le due cose che appesantiscono tanto il braccio di mio
Figlio�. ������� Il braccio di Ges�, pronto a colpire questo mondo immerso nel
peccato,� come deve essere inteso perch�
non venga offuscato il volto del Dio della rivelazione che, come sappiamo, �
amore prodigo e senza confini? Il Dio che punisce i peccati � forse diverso dal
Crocifisso che, nel momento solenne della morte, si rivolge al Padre dicendo:
�Padre, perdona loro che non sanno quello che fanno� (Luca 23,33)? Si tratta di
un interrogativo che trova la soluzione nella stessa Sacra Scrittura. Dio
castiga non per distruggere, ma per correggere. Finch� siamo nel corso di
questa vita tutte le croci e le afflizioni di vario genere sono orientati alla
nostra purificazione e alla nostra santificazione. In ultima analisi anche il castigo
di Dio, che ha come fine ultimo la nostra conversione, � un atto della sua
misericordia. Quando l�uomo non risponde al linguaggio dell�amore, Dio, al fine
di salvarlo, usa il linguaggio del dolore. �������� D�altra parte la radice etimologica di �castigo� � la stessa
di �casto�. Dio �castiga� non per vendicare il male che abbiamo commesso, ma
per renderci �casti �, cio� puri, attraverso la grande scuola della sofferenza.
Non � forse vero che una malattia, un rovescio economico, una disgrazia o la
morte di una persona cara sono esperienze della vita attraverso le quali
avvertiamo la precariet� di tutto ci� che � effimero e rivolgiamo l�animo a
tutto ci� che � veramente importante ed essenziale? Il castigo fa parte della
pedagogia divina e Dio, che ci conosce bene, sa quanto ne abbiamo bisogno a
causa della nostra �dura cervice�. Quale padre o quale madre infatti non usa la
mano ferma per evitare che i figli imprudenti e sbadati imbocchino una via
pericolosa? ������� Non bisogna tuttavia pensare che, sia pure per ragioni
pedagogiche, sia sempre Dio a mandarci �i castighi� con i quali correggerci.
Questo potrebbe essere anche possibile, specialmente per quanto riguarda gli
sconvolgimenti della natura. Non fu forse attraverso il diluvio che Dio pun�
l�umanit� a causa dell�universale perversione (cfr. Genesi 6,5)? Anche la
Madonna a La Salette si colloca in questa prospettiva quando afferma: � Se il
raccolto va male, � soltanto per colpa vostra. Ve l�ho fatto veder l�anno
scorso con le patate; voi non ne avete fatto caso. Anzi, quando ne avete
trovate guaste, imprecavate e intercalavate il nome di mio Figlio. Esse
continueranno a marcire, e quest�anno a Natale non ve ne saranno pi� �. Dio
governa il mondo naturale ed � il Padre celeste che fa piovere sopra i buoni
come sopra i cattivi. Attraverso la natura Dio d� la sua benedizione agli
uomini, ma nel medesimo tempo rivolge anche i suoi richiami pedagogici. �������� Tuttavia vi sono dei castighi che sono causati direttamente
dal peccato degli uomini. Pensiamo ad esempio al flagello della fame, che ha
all�origine l�egoismo e l�avidit� di chi, avendo il superfluo, non vuole
tendere la mano al fratello indigente. Pensiamo anche al flagello di molte
malattie, che persistono e si diffondono a causa dell�egoismo di un mondo che
investe le risorse nelle armi invece che nella salute. Ma � soprattutto il pi�
tremendo dei flagelli , la guerra, ad essere direttamente provocata dagli
uomini. La guerra � la causa di innumerevoli mali e, per quanto riguarda il
nostro particolare passaggio storico, rappresenta il pi� grave pericolo a cui
l�umanit� abbia mai dovuto far fronte. Infatti oggi una guerra che sfuggisse di
mano, come � possibile che accada, potrebbe provocare la fine del mondo. ������� Per quanto riguarda il flagello immane della guerra dobbiamo
quindi dire che esso viene esclusivamente dagli uomini e, in ultima istanza,
dal maligno che inietta il veleno dell�odio nel loro cuore. La guerra � il
frutto primo del peccato. La sua radice � il rifiuto dell�amore di Dio e del
prossimo. Mediante la guerra satana attira gli uomini a s�, li rende partecipi
del suo odio e della sua ferocia, si impadronisce delle loro anime e li usa per
distruggere i progetti di misericordia di Dio nei loro confronti. �Satana vuole
la guerra e l�odio�, ammonisce la Regina della Pace all�indomani della tragedia
delle due torri. Dietro la malvagit� umana c�� colui che � stato omicida fin
dall�inizio. In che senso quindi si pu� dire, come ha affermato la Madonna a
Fatima,� �che Dio sta per castigare il
mondo per i suoi crimini, per mezzo della guerra��? Questa
espressione, nonostante l�apparente significato punitivo, in realt� ha ancora,
nel suo significato profondo, un valore salvifico ed � riconducibile ad un
disegno della divina misericordia. Infatti la guerra � un male causato dal
peccato che si � impossessato del cuore dell�uomo e come tale � uno strumento
di satana per portare l�umanit� alla rovina. La madonna a Fatima � venuta per
offrirci la possibilit� di evitare un�esperienza infernale come quella della
seconda guerra mondiale, che � stata indubbiamente uno dei flagelli pi�
spaventosi che abbia mai colpito l�umanit�. Non essendo stata ascoltata e non
avendo gli uomini cessato di offendere Dio, essi sono precipitati in un abisso
di odio e di violenza che avrebbe potuto essere fatale. Non � stato un caso che
la guerra si sia fermata proprio quando erano state messe a punto le armi
nucleari capaci di causare distruzioni irreparabili. ������� Da questa tremenda esperienza, provocata dalla durezza di
cuore e dal rifiuto di convertirsi, Dio ha tratto quel bene che solo la sua
infinita misericordia poteva ottenere. Innanzi tutto il sangue dei martiri, che
con la loro carit�, le loro preghiere e l�offerta della loro vita hanno
ottenuto la benedizione divina sul mondo e hanno salvato l�onore del genere
umano. Inoltre la mirabile testimonianza di fede, di generosit� e di coraggio
di innumerevoli persone, che hanno arginato con le dighe delle buone opere la
marea travolgente del male. Durante la guerra i giusti hanno brillato nel cielo
come stelle di incomparabile fulgore, mentre la collera di Dio si � riversata
sugli impenitenti, che si sono ostinati fino alla fine sulla via dell�iniquit�.
Tuttavia per molti lo stesso flagello della guerra � stato un appello alla
conversione, perch� � tipico dell�uomo, eterno bambino, rendersi conto
dell�inganno satanico solo quando ne prova sulla pelle le terribili
conseguenze. ������� Le coppe dell�ira divina che Dio sparge sul mondo (cfr.
Apocalisse 16,1) sono certamente delle piaghe con le quali, direttamente o
indirettamente, punisce l�umanit� a causa dei suoi peccati. Ma esse sono
finalizzate alla conversione e alla salvezza eterna delle anime. Inoltre la
divina misericordia le mitiga a causa delle preghiere dei giusti. Infatti le
coppe d�oro sono anche il simbolo della preghiera dei santi (cfr. Apocalisse
5,8) che sollecitano l�intervento divino e gli effetti che ne scaturiscono: la
vittoria del bene e la punizione delle potenze del male. Infatti nessun
flagello, per quanto provocato dall�odio satanico, pu� raggiungere il suo fine
di portare l�umanit� alla rovina totale. Neppure l�attuale passaggio critico
della storia, che vede le potenze del male �sciolte dalle catene�, pu� essere
considerato senza speranza. I dieci segreti di Medjugorje vanno visti nella prospettiva
classica della fede. Essi, quand�anche alludessero� ad eventi spaventosi e fatali per la stessa sopravvivenza
dell�umanit� (come ad esempio catastrofiche guerre con armi di distruzione di
massa), rimangono sotto il governo dell�amore misericordioso che, col nostro
aiuto, pu� trarre il bene anche dal pi� grande male. I SEGRETI DI MEDJUGORJE, PROFEZIE DI MATRICE
BIBLICA. La
rivelazione del futuro, che ci viene dal cielo, va sempre interpretata come un
atto dell�amore paterno di Dio, anche se si tratta di eventi drammatici.
Infatti in questo modo la Sapienza divina ci vuole indicare a quali conseguenze
porti il peccato e il rifiuto di convertirsi. Inoltre offre la possibilit� ai
buoni di intercedere e di mutare con le loro preghiere il corso degli
avvenimenti. Infine, nel caso di impenitenza e di durezza di cuore, Dio dona ai
giusti una via di salvezza o, dono ancora pi� grande, la grazia del martirio. I dieci
segreti di Medjugorje sono una rivelazione riguardo al futuro che rispecchia
perfettamente la pedagogia divina. Essi non hanno lo scopo di impaurire, ma di
salvare. A mano a mano che i tempi si avvicinano la Regina della pace non si
stanca di ripetere che non dobbiamo avere paura. Infatti chi si trova nella
scia della sua luce � consapevole che lei sta preparando una via d�uscita alla
trappola infernale che il maligno ha architettato per trascinare l�umanit�
negli abissi tenebrosi della disperazione. ������� Per comprendere la seriet� e la credibilit� del segreto di
Fatima come di quelli di Medjugorje occorre tenere presente che essi riflettono
la struttura fondamentale delle profezie della Sacra Scrittura. In esse Dio,
attraverso i suoi profeti,� preannunzia
un evento che si realizzer� nel caso cada nel vuoto l�appello alla conversione.
A questo riguardo � molto istruttiva la profezia di Ges� sulla distruzione del
tempio di Gerusalemme. Di questo grandioso edificio egli dice che non rimarr�
pietra su pietra, perch� non � stato accolto il momento in cui � passata la
grazia della salvezza. �������� �Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi
quelli che ti sono inviati, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli,
come una gallina raccoglie i pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto!�
(Matteo 23, 37). Qui Ges� indica la radice dei mali che affliggono l�umanit�
nel corso della sua storia. Si tratta dell�incredulit� e della durezza di cuore
di fronte ai richiami del cielo. Le conseguenze che ne derivano non sono
attribuibili a Dio, ma agli uomini stessi. Ai discepoli che gli si avvicinavano
per fargli osservare le costruzioni del tempio, Ges� risponde: �Vedete tutte
queste cose? In verit� vi dico non rester� qui pietra su pietra che non venga
diroccata� (Matteo 24, 1). Avendo rifiutato il Messia spirituale, i Giudei
hanno percorso fino in fondo la via del messianismo politico, venendo cos�
annientati dalle legioni romane. ������� Ci troviamo qui di fronte allo schema essenziale della
profezia biblica. Non si tratta di una speculazione astratta sul futuro, al
fine di soddisfare curiosit� morbose o per coltivare l�illusione di dominare il
tempo e gli eventi della storia, di cui soltanto Dio � il Signore. Essa al
contrario ci responsabilizza rispetto a vicende la cui realizzzazione dipende
dalle nostre libere scelte. Il contesto � sempre quello di un invito alla
conversione, per evitare le inevitabili conseguenze catastrofiche del male. A
Fatima la Madonna aveva preannunciato una guerra �ancora peggiore� se gli
uomini non avessero cessato di offendere Dio. Non vi � dubbio che, se fosse
stato accolto l�invito alla penitenza, l�avvenire sarebbe stato diverso. Il
quadro complessivo in cui collocare i segreti di Medjugorje � il medesimo. La
Regina della pace ha rivolto il pi� pressante appello alla conversione che mai
si sia verificato dagli albori della redenzione. Gli avvenimenti futuri sono
caratterizzati dalla risposta che gli uomini stanno dando ai messaggi che lei
ci dona. I SEGRETI DI MEDJUGORJE, DONO DELLA DIVINA
MISERICORDIA. La
prospettiva biblica in cui collocare i dieci segreti di Medjugorje ci aiuta a
liberarci da un clima psicologico di angoscia e di paura e a guardare al futuro
con la serenit� della fede. La Regina della pace sta mettendo mano a un piano
mirabile di salvezza, il cui inizio risale a Fatima e che oggi � nel suo pieno
svolgimento. Sappiamo anche che vi � un punto di arrivo che la Madonna descrive
come il fiorire di un tempo di primavera. Questo significa che il mondo dovr�
attraversare un periodo di gelo invernale, ma non sar� tale da compromettere
l�avvenire dell�umanit�. Questa luce di speranza che illumina il futuro � certo
il primo e pi� grande dono della divina misericordia. Infatti gli uomini
sopportano anche le prove pi� difficili se hanno la certezza che alla fine
avranno uno sbocco positivo. Il naufrago raddoppia le energie se intravede
all�orizzonte il sospirato golfo di luce. Senza prospettive di vita e di
speranza gli uomini gettano la spugna senza pi� combattere e resistere. ������� Non si pu� dimenticare che, anche se ora i segreti rivelati
si realizzeranno necessariamente, tuttavia uno di essi, presumibilmente il pi�
impressionante, � stato mitigato. Il settimo segreto ha creato una forte
emozione nella veggente Mirjana che ha chiesto alla Madonna che fosse
cancellato. La Madre di Dio ha chiesto preghiere per questa intenzione e il
segreto � stato attenuato. In questo caso non si � realizzato quanto la Bibbia
racconta riguardo alla predicazione del profeta Giona presso la grande citt� di
Ninive, la quale ha evitato completamente il castigo preannunciato dal cielo
accogliendo l�appello alla conversione. �������� Tuttavia come non vedere in questa attenuazione del settimo
segreto il tocco materno di Maria che mostra in visione �una catastrofe�
futura, perch� la preghiera dei buoni possa almeno parzialmente allontanarla?
Alcuni potrebbero obiettare: �Perch� mai il Signore non ha fatto s� che la
potenza dell�intercessione e del sacrificio potessero cancellarla del tutto?�.
Forse un giorno ci renderemo conto che, quanto Dio ha deciso che accadesse, �
stato necessario per il nostro vero bene. In modo
particolare appare come un segno mirabile della divina misericordia il modo col
quale la Madonna ha voluto che i dieci segreti fossero rivelati. La
manifestazione al mondo tre giorni prima che ogni avvenimento si realizzi � un
dono straordinario di cui forse soltanto in quel momento sapremo apprezzarne
l�inestimabile valore. Non dimentichiamo che la realizzazione del primo segreto
sar� un ammonimento per tutti riguardo alla seriet� delle profezie di
Medjugorje. Quelli successivi saranno indubbiamente guardati con crescente
attenzione e apertura di cuore. L�immediata rivelazione pubblica di ogni
segreto e la successiva attualizzazione avr� l�effetto di rafforzare la fede e
il valore di credibilit�. Inoltre preparer� gli animi che sono aperti alla grazia
ad affrontare senza paura ci� che deve accadere (cfr. Luca 21,26). Va anche
sottolineato che svelare tre giorni prima ci� che sta per succedere e in quale
luogo si verificher�, significa inoltre offrire delle possibilit� insperate di
salvezza. Non siamo in grado di comprendere ora in tutta la sua straordinaria
grandezza e nelle sue concrete implicazioni questo dono della divina
misericordia, ma verr� il tempo in cui gli uomini se ne renderanno conto. A
questo riguardo giova sottolineare che non mancano precedenti biblici molto
eloquenti, dove Dio rivela anzitempo una catastrofe, perch� i buoni possano
mettersi in salvo. Non fu cos� forse in occasione della distruzione di Sodoma e
Gomorra, quando Dio volle salvare Lot e la sua famiglia che vi abitavano?� �Quando apparve l�alba, gli angeli fecero
premura a Lot, dicendo: -Su, prendi tua moglie e� le tue figlie che hai qui ed esci per non essere travolto nel
castigo della citt�-�. Lot indugiava, ma quegli uomini presero per mano lui,
sua moglie, le sue due figlie, per un grande atto di misericordia del Signore
verso di lui; lo fecero uscire e lo condussero fuori della citt�� Quand�ecco il
Signore fece piovere dal cielo sopra Sodomia e sopra Gomorra zolfo e fuoco
proveniente dal Signore. Distrusse queste citt� e tutta la valle con tutti gli
abitanti della citt� e la vegetazione del suolo� (Genesi 19, 15-16. 24-25). ������� La premura di dare una possibilit� di salvezza per i giusti
che credono la troviamo anche nella profezia di Ges� sulla distruzione di
Gerusalemme che, come sappiamo dalla storia, si realizz� fra crudelt�
indicibili. A questo riguardo il Signore cos� si esprime: �Ma quando vedrete
Gerusalemme circondata da eserciti, sappiate che la sua devastazione � vicina.
Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano ai monti, coloro che sono
dentro le citt� se ne allontanino, e quelli in campagna non tornino in citt�;
saranno infatti giorni di vendetta, perch� tutto ci� che � stato scritto si
compia� (Luca 21,20-22). �������� Come appare chiaro, rientra nella pedagogia divina delle
profezie offrire delle possibilit� di salvezza a coloro che crederanno. Per
quanto riguarda i dieci segreti di Medjugorje il dono di misericordia risiede
proprio in questo anticipo di te giorni. Non fa dunque meraviglia che la
veggente Mirjana abbia sottolineato la necessit� di far conoscere al mondo
quanto verr� rivelato. Si tratter� di un vero e proprio giudizio di Dio che
passer� attraverso la risposta delle persone. Siamo di fronte ad un fatto
insolito nella storia cristiana, ma con radici che affondano nella Scrittura.
Anche questo d� la dimensione del momento eccezionale che si profila
all�orizzonte dell�umanit�. ������� Si � giustamente sottolineato come il terzo segreto,
riguardane il segno visibile, indistruttibile e bellissimo, che la Madonna
lascer� sulla montagna delle prime apparizioni sia un dono di grazia che
illuminer� un panorama dove non mancheranno le scene drammatiche e gi� questa �
una prova visibile dell�amore misericordioso di Dio. Tuttavia � utile osservare
che il terzo segreto preceder�� il
settimo e altri di cui non conosciamo il contenuto. Anche questo � un grande
dono da parte della Madonna. Infatti il terzo segreto rafforzer� la fede dei
pi� deboli e soprattutto sosterr� la speranza nel momento della prova,
trattandosi di un segno durevole, �che viene dal Signore�. La sua luce
risplender� nel buio del tempo di afflizione e dar� ai buoni la forza di
perseverare e di testimoniare fino alla fine. ������� Il piano d�insieme che esce dalla descrizione dei segreti,
per quello che ci � dato di sapere, � tale da rasserenare gli animi che si
lasciano illuminare dalla fede. Ad un mondo che scivola sul piano inclinato che
porta alla rovina, Dio offre rimedi estremi di salvezza. Certo, se l�umanit�
avesse risposto ai messaggi di Medjugorje e prima ancora agli appelli di
Fatima, le sarebbe stato evitato il passaggio attraverso la grande
tribolazione. Tuttavia anche ora un esito positivo � possibile, anzi � certo. ������� La Madonna a Medjugorje � ventuta come Regina della pace e
alla fine schiaccer� la testa al drago dell�odio e dell�inimicizia che vuole
distruggere il mondo. Quanto accadr� nel futuro � presumibilmente opera degli
uomini, sempre pi� in balia dello spirito del male a causa del loro orgoglio,
dell�incredulit� al vangelo e dell�immoralit� sfrenata. Tuttavia il Signore
Ges�, nella sua infinita bont�, ha deciso di salvare il mondo dalle conseguenze
delle sue iniquit�, anche a motivo della corrispondenza dei buoni. I segreti
sono senza dubbio un dono del suo Cuore misericordioso il quale, anche dai pi�
grandi mali, sa trarre un bene insperato oltre che immeritato. I SEGRETI DI MEDJUGORJE, PROVA DELLA FEDE. Non
coglieremmo la ricchezza della pedagogia divina che si esprime attraverso i
segreti di Medjugorje se non mettessimo in evidenza che essi costituiscono una
grande prova della fede. Anche a loro riguardo vale la parola di Ges� secondo
la quale la salvezza viene sempre dalla fede. Dio infatti � sempre pronto ad
aprire le cataratte dell�amore miseriocordioso, purch� vi sia chi crede, intercede
e accoglie nella fiducia e nell�abbandono. Il popolo ebraico davanti al Mar
Rosso come avrebbe potuto salvarsi se non avesse creduto nella potenza di Dio e
se, una volta aperte le acque, non avesse avuto il coraggio di attraversare con
totale fiducia nell�onnipotenza divina? Tuttavia il primo a credere fu Mos� e
la sua fede risvegli� e sostenne quella di tutto il popolo. ������� Il tempo contrassegnato dai segreti della Regina della pace
avr� bisogno di una fede incrollabile, innanzi�
tutto da parte di coloro che la Madonna ha scelto come suoi testimoni.
Non a caso la Madonna invita spesso i suoi seguaci ad essere �testimoni della
fede�. Nel loro piccolo la veggente Mirjana in primo luogo, quindi anche il
sacerdote da lei scelto per rivelare i segreti al mondo, dovranno essere gli
araldi della fede in quel momento in cui le tenebre dell�incredulit�
avvolgeranno la terra. Non possiamo sottovalutare il compito che la Madonna ha
assegnato a questa giovane donna, sposata e madre di due figli, nell�indicare al
mondo eventi che non � esagerato ritenere decisivi. ������� Al riguardo � istruttivo un riferimento all�esperienza dei
pastorelli di Fatima. La Madonna aveva preannunciato per l�ultima apparizione
del 13 ottobre un segno e grande era l�aspettativa della gente che si era
precipitata a Fatima per assistere all�evento. La mamma di Lucia, che non
credeva alle apparizioni, a causa della folla temeva per la vita stessa della
figlia nel caso che non fosse accaduto nulla. Essendo una fervente cristiana,
voleva che la figlia andasse a confessarsi, in modo tale da essere preparata a
ogni evenienza.� Lucia per� come anche i
due cuginetti Francesco e Giacinta, erano fermissimi nel credere che quanto
promesso dalla Madonna si sarebbe realizzato. Lei accettava di andare a confessarsi
, ma non perch� avesse dei dubbi riguardo alle parole della Madonna. ������� Allo stesso modo la veggente Mirjana (non sappiamo quale
ruolo la Madonna assegner� agli altri cinque veggenti, ma dovranno anch�essi
tutti insieme farle da sostegno) dovr� essere ferma e incrollabile nella fede,
rivelando nel momento stabilito dalla Madonna il contenuto di ogni
segreto.� La stessa fede, lo stesso
coraggio e la stessa fiducia dovr� avere il sacerdote da lei gi� prescelto (si
tratta del frate francescano Petar Ljubicic), il quale avr� il non facile
compito di annunciare ogni segreto al mondo con precisione,� con chiarezza e senza tentennamenti. La
saldezza d�animo che questo compito richiede spiegano per quale motivo la Madonna
ha chiesto loro una settimana di preghiera e di digiuno a pane e acqua, prima
che i segreti vengano resi publici. ������� Ma a questo punto, accanto alla fede dei protagonisti, dovr�
risplendere la fede dei seguaci� della
�Gospa�, cio� di coloro che Lei ha preparato per questo tempo, avendo accolto
la sua chiamata. Sar� di estrema importanza, per il mondo distratto e incredulo
nel quale viviamo, la loro limpida e ferma testimonianza. Non potranno
limitarsi a stare alla finestra e a fare da spettatori, per vedere come
andranno a finire le cose.. Non potranno stare diplomaticamente defilati, per
paura di compromettersi. Dovranno testimoniare di credere alla Madonna e di
prendere sul serio i suoi ammonimenti. Dovranno scuotere dal torpore questo
mondo e disporlo a capire il messaggio di Dio. ������� Ogni segreto, grazie alla serena mobilitazione dell�esercito
di Maria, dovr� essere per l�umanit� un segno e un richiamo, oltre che un
evento di salvezza. Come sperare che il mondo colga la grazia della rivelazione
dei segreti se i testimoni di Maria si lasceranno paralizzare dal dubbio e
dalla paura? Chi, se non essi aiuteranno gli indifferenti, gli increduli e i
nemici di Cristo a salvarsi dalla marea montante dell�angoscia e della
disperazione? Chi, se non i seguaci della �Gosna�, ormai diffusi in tutto il
mondo, potranno aiutare la Chiesa a vivere nella fede e nella speranza i tempi
pi� difficili della storia dell�umanit�? La Madonna si aspetta molto da coloro
che Lei ha preparato per i momenti della prova. La loro fede dovr� risplendere
davanti agli occhi di tutti gli uomini. Il loro coraggio dovr� sostenere i pi�
deboli e la loro speranza dovr� infondere fiducia durante la tempestosa
navigazione, fino a che non sia giunta la riva. ������� A coloro che, all�interno della Chiesa, amano discutere e
polemizzare riguardo all�approvazione ecclesiastica delle apparizioni di
Medjugorje, si deve rispondere con una affermazione che ha fatto la Madonna fin
dai primi tempi. Ella ha detto che al riguardo noi non dovevamo preoccuparci,
perch� se ne sarebbe occupata Lei personalmente. Il nostro impegno invece si
sarebbe dovuto concentrare sul cammino di conversione. Ebbene, sar� proprio il
tempo dei dieci segreti quello in cui verr� dimostrata la verit� delle
apparizioni. ������� Il segno sulla montagna, preannunciato dal terzo segreto, sar�
un richiamo per tutti, oltre che un motivo di riflessione e di convincimento
per la Chiesa. Ma saranno gli eventi successivi a manifestare agli uomini
l�amore materno di Maria e la sua sollecitudine per la nostra salvezza. Nel
tempo della prova, in cui la Madre di Ges� interverr� nel nome del Figlio Suo
per indicare una via di speranza, l�umanit� intera scoprir� la regalit� di
Cristo e la sua signoria sul mondo. Sar� Maria, operante attraverso la
testimonianza dei suoi figli, a manifestare agli uomini qual � la fede
autentica, nella quale essi potranno trovare la salvezza e la speranza di un
avvenire di pace. 3.
OPERA
CENACOLO FAMILIARE. ���� L�Opera
Cenacolo Familiare � nata nel Maggio 1946 nel silenzio di un Seminario del
Piemonte. Il
Seminarista Salvatore Paparo, nato a Cesar�, provincia di Messina, il 14 Agosto
1929, cadde gravemente ammalato ed era agli estremi. Una sera i due medici
curanti, dopo un breve consulto, dissero, senza mezzi termini, al Superiore:
�NON PASSERA� LA NOTTE�. La bont� di Dio, invece, per i suoi scopi
misericordiosi, comp� in Salvatore il miracolo di una guarigione improvvisa e
totale, affidandogli� simultaneamente,
in una luce gioiosa, la missione dell�Opera Cenacolo Familiare che � una
profezia della prossima Et� Aurea del Cristianesimo. Dio
scelse come suo umile e docile strumento Salvatore, il pi� piccolo tra i
piccoli, perch� secondo le parole di San Paolo: �Dio ha scelto quelli che gli
uomini considerano ignoranti, per coprire di vergogna i sapienti; ha scelto
quelli che gli uomini considerano deboli, per distruggere quelli che si credono
forti; Dio ha scelto quelli che nel mondo non hanno importanza e sono
disprezzati o considerati come se non esistessero, per distruggere quelli che
pensano di valere qualcosa.� COSI� NESSUNO
POTRA� VANTARSI DAVANTI A DIO� (1Cor. 1, 27-28). Dal
maggio 1946� Salvatore � vissuto solo
per l�Opera Cenacolo Familiare. Salvatore
� stato ordinato sacerdote il 21 febbraio 1954; dal 1963 � parroco di Cintano,
diocesi di Ivrea, provincia di Torino; ha scritto molto sull�Opera, ha diffuso
i suoi scritti presso tutti i parroci italiani ricevendo molte lodi e molte
critiche. Durante
le sue numerose e prolungate preghiere quotidiane, trascorse in dolce e gioiosa
intimit� con Dio e Maria Santissima, ha spesso ricevuto questa comunicazione
celeste: ������������ �PRIMA CHE L�OPERA CENACOLO �������������� FAMILIARE ABBIA IL SUO NATURALE �������������� SVILUPPO, DOVRAI AFFRONTARE UNA �������������� MALATTIA MORTALE�. �������� La
comunicazione divina si � gi� realizzata: il 28 Novembre 2005, don Salvatore fu
sottoposto ad un delicatissimo e complicato intervento chirurgico: gli furono
asportate la vescica e la prostata colpite da un tumore maligno. Il chirurgo
dottor Vestita, poi, la cui mano fu meravigliosamente guidata da Dio, gli
ricostitu� la vescica con l�intestino. Oggi 29 giugno 2007 don Salvatore
testimonia che il Signore il 28 novembre 2005 lo ha guarito miracolosamente per
la seconda volta, per i suoi scopi misericordiosi riguardanti l�Opera Cenacolo
Familiare. Dopo l�intervento chirurgico, infatti, non ha avuto bisogno di
alcuna medicina; � guarito perfettamente; in lui oggi non c�� alcuna traccia di
cancro. E qui don Salvatore, prima di
esporre le profezie dell�Opera Cenacolo Familiare, sente il bisogno di riferirsi
ai messaggi mariani di Fatima e di Medjugorje. Sia a� Fatima che a Medjugorje la Madonna PROFETIZZA PACE PER IL MONDO
INTERO. E� vero anche che i segreti di Medjugorje nascondono prossime atroci
sofferenze per la purificazione� degli
uomini che continuano a peccare e a non convertirsi, sordi ad ogni richiamo
materno di Maria. Noi per�
dobbiamo soprattutto accentuare la certezza dell�avvento di un mondo migliore
che Dio e la Madonna da tempo stanno costruendo con i loro interventi
misericordiosi. E� su
questa linea di ottimismo che l�Opera Cenacolo Familiare trova la sua linfa
vitale.� Essa crede fermamente che siamo
prossimi all�Et� Aurea del Cristianesimo in cui il mondo intero RICONOSCERA�
GESU� come suo Unico Salvatore, Nome al di fuori del Quale non c�� salvezza, e
si convertit� a Lui; VIVRA�, in modo straordinario, UNA LUNGHISSIMA ERA DI PACE
E DI BENESSERE MESSIANICI. La pace universale messianica,� frutto dell�amore per Dio e per il prossimo,
recher� immensi benefici a tutti: si rispetter� la natura, si favorir� lo
sviluppo di tutti gli uomini, i soldi finora sprecati per la costruzione delle
armi, saranno investiti per debellare la fame, le malattie, le disuguaglianze
sociali. In
conseguenza la vita umana sar� longeva e felice: �Dice il Signore: NON MORRANNO
PIU� BAMBINI, E GLI ADULTI AVRANNO UNA LUNGA VECCHIAIA. MORIRA� GIOVANE CHI
MORIRA� A CENT�ANNI. SE UNO NON ARRIVERA� A CENT�ANNI, VORRA� DIRE CHE IO L�HO
PUNITO� (Isaia 65, 16-24). La
prossima Et� Aurea del Cristianesimo, Era di amore tra gli individui e le
nazioni, coincider� con l�Et� Aurea della FAMIGLIA,CREATA AD IMMAGINE E
SOMIGLIANZA DELLA FAMIGLIA TRINITARIA DI DIO PADRE, DI DIO FIGLIO, DI DIO
SPIRITO SANTO; E REDENTA CON LA MORTE E CON LA RISURREZIONE DI GESU�, SPOSO
DELLA CHIESA. ������� 8. 5 AGOSTO 2007. FESTA DEL SANTUARIO DI PIOVA.
Oggi ci siamo riuniti in
questo Santuario Mariano perch� ci sentiamo figli devoti di Maria Santissima,
nostra comune mamma. Maria Santissima si � sempre
interessata, con premura materna, di ciascuno di noi suoi figli, perch� viviamo
santamente come Lei e raggiungiamo la felicit� eterna del Cielo. Se, per�,
diamo uno sguardo alla storia, purtroppo dobbiamo rilevare che i figli di Maria
si sono spesso dimostrati figli degeneri e hanno peccato molto. Maria
Santissima, Madre misericordiosa, per�, non li ha mai abbandonati, � scesa
spesso dal Cielo , � apparsa a dei privilegiati� e per mezzo di essi li ha caldamente invitati a convertirsi
poich� la conversione � l�unica via per evitare le sofferenze che il peccato
causa. Sotto questa luce adesso ci
soffermiamo su due importantissime Apparizioni della Madonna che ci riguardano
direttamente: ci soffermiamo, cio�,�
sulle Apparizioni di Fatima e sulle Apparizioni di Medjugorje. Nel 1917, in piena prima guerra
mondiale, la Madonna apparve ai tre pastorelli di Fatima Lucia, Francesco e
Giacinta. Per mezzo di essi la Madonna essenzialmente� ci invi� questo messaggio: � La guerra sta per finire, ma se gli
uomini non smetteranno di offendere Dio, sotto il pontificato di Pio XI, ne
comincer� un�altra ancora peggiore. La Russia sparger� i suoi errori per il
mondo, promuovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa. I buoni saranno
martirizzati; il Papa cadr� come morto sotto i colpi di arma da fuoco�. Poich� noi uomini non ci
convertimmo e continuammo a peccare, dal 1939 al 1945 fummo vittime della
seconda guerra mondiale, una delle pi� tremende guerre della storia umana; la
Russia sparse i suoi errori nel mondo, caus� molte guerre, perseguit� la
Chiesa, sparse tanto sangue di martiri. Anche la profezia sul Papa si avver�:
il 13 Maggio del 1981, il Papa Giovanni Paolo II fu colpito a morte con un�arma
da fuoco sparata da Al� Agca. Come sappiamo, il Papa si salv�, e Lui
giustamente attribu� la sua salvezza all�intervento materno di Maria. Scrisse:
�FU UNA MANO MATERNA A GUIDARE LA TRAIETTORIA DELLA PALLOTTOLA E IL PAPA
AGONIZZANTE SI FERMO� SULLA SOGLIA DELLA MORTE�. Detto questo, rileviamo che
il Messaggio della Madonna di Fatima si conclude con una profezia molto
confortante: �ALLA FINE IL MIO CUORE IMMACOLATO TRIONFERA� ED IL� MONDO AVRA� UN PERIODO DI PACE�. E� qui dobbiamo inserire le Apparizioni di Maria Santissima a
Medjugorje, piccolo paese della ex Jugoslavia. La Madonna� appare ogni giorno a sei privilegiati, e ci�
a partire dal 24 Giugno del 1981. Le Apparizioni di Medjugorje quindi
incominciarono subito dopo l�attentato di Al� Agca contro il Papa Giovanni
Paolo II, avvenuto, come abbiamo detto sopra, il 13 Maggio del 1981, proprio
nel giorno anniversario della prima Apparizione della Madonna a Fatima. E
questa data ha un profondo significato. A Medjugorje, infatti,� la Madonna si presenta come LA REGINA DELLA
PACE e ci dice che � venuta a Medjugorje per realizzare ci� che ha iniziato a
Fatima. Praticamente, pertanto, a conclusione delle Apparizioni a Medjugorje,
si realizzer� la profezia di Fatima: � ALLA FINE IL MIO CUORE IMMACOLATO
TRIONFERA� ED IL MONDO AVRA� UN PERIODO DI PACE� . A questo punto dobbiamo
parlare dei Dieci Segreti che la Madonna�
ha affidato ai Veggenti di Medjugorje. Dalle dichiarazioni dei veggenti
siamo venuti a conoscenza che i dieci segreti si realizzeranno durante la
nostra generazione, e� che ciascuno di
essi sar� svelato al mondo intero tre giorni prima che si avveri.� Cosa possiamo dire? La Madonna a Medjugorje
come a Fatima ci chiede la conversione per evitare le sofferenze che meritiamo
a causa dei nostri peccati; ma, purtroppo noi uomini non vogliamo convertirci,
vogliamo continuare a peccare. Da ci� deduciamo che i dieci Segreti di Medjugorje
facilmente parlano delle sofferenze che l�umanit� deve prossimamente sopportare
perch� si converta, perch� si purifichi dei suoi peccati, e cos� purificata,
giunga ALLA PACE MONDIALE PROMESSA DALLA MADONNA. Se ci convertiamo, non
dobbiamo temere le sofferenze che l�umanit� deve subire per la sua
purificazione; se ci convertiamo, infatti, sono per noi queste confortanti
parole di Maria Santissima: �CHI SENTE ME COME MADRE E DIO COME PADRE, NON
ABBIA PAURA DI NIENTE�. A conclusione, tenendo
presenti le profezie contenute nella Sacra Scrittura, affermiamo: NONOSTANTE LA
MALVAGITA� DEGLI UOMINI, Dio nostro Padre e Maria Santissima nostra Madre,
nella loro immensa misericordia, preparano da tempo l�avvento dell�Et� Aurea
del Cristianesimo che si realizzer� abbastanza presto. Nell�ETA� Aurea del
Cristianesimo, il mondo intero riconoscer� Ges� come Suo Unico Salvatore, None
al di fuori del Quale non c�� salvezza, e si convertir� a Lui; vivr�, in modo
straordinario, un lunghissimo periodo di PACE E DI BENESSERE MESSIANICI. La
Pace Universale Messianica, frutto dell�amore per Dio e per il prossimo,
recher� immensi benefici a tutti: si rispetter� la natura, si favorir� lo
sviluppo di tutti i popoli, i soldi finora sprecati per la costruzione delle
armi, saranno investiti per debellare la fame, le malattie, le disuguaglianze
sociali. In conseguenza la vita umana sar� longeva e felice. Ecco la promessa
che Dio ci ha fatto per mezzo del profeta Isaia: �Dice il Signore: NON MORRANNO
PIU� BAMBINI; E GLI ADULTI AVRANNO UNA LUNGA VECCHIAIA. MORIRA� GIOVANE CHI
MORIRA� A CENT�ANNI. SE UNO NON ARRIVERA� A CENT�ANNI, VORRA� DIRE CHE IO L�HO
PUNITO�. La
prossima Et� Aurea del Cristianesimo, Era di amore tra gli individui e le
nazioni, infine, coincider� con l�Et� Aurea della santit� della famiglia,
creata ad immagine e somiglianza della FAMIGLIA TRINITARIA DI DIO PADRE, DI DIO
FIGLIO, DI DIO SPIRITO SANTO; E REDENTA CON LA MORTE E CON LA RISURREZIONE DI
GESU�. �������� Considero la predica un atto materno di Maria Santissima per
comunicare ufficialmente ALLA CHIESA, COMUNITA� DEI CRISTIANI, L�OPERA CENACOLO
FAMILIARE. L�avvenimento odierno � anche una tappa importantissima della� mia vita, espressione ineffabile della
protezione singolare che la Madonna mi ha sempre fatto esperimentare a partire
dal momento in cui Lei, tenera mamma, mi concesse questo sogno profetico: avevo
dieci anni ed ero appena entrato nel Piccolo Seminario di Bronte, quando una
notte vidi la Madonna Regina seduta su di un trono, sospesa in aria a circa tre
metri da terra. Io, preso da un�immensa gioia, volai verso di Lei gridando:
�MAMMA� MAMMA�. Lei, allora, apr� il suo mantello azzurro, lo sollev�, e poi
lentamente lentamente lo abbass� fino a coprire totalmente me che nel frattempo
mi ero sistemato poggiando il capo sulle sue ginocchia. La Madonna mi disse dolcemente:
�SALVATORE, FIGLIOLINO MIO�. ������������������������������������� Sac. Salvatore Paparo Chi desidera impegnarsi ad essere Membro dell�Opera
Cenacolo Familiare � pregato di comunicare il suo nominativo con l�indirzzo
postale e l�eventuale E-MAIL, al sacerdote Salvatore Paparo O VERBALMENTE� o servendosi di una delle seguenti vie: INDIRIZZO POSTALE: Sac. Salvatore Paparo 10080���� CINTANO����� TO E-MAIL : [email protected] www.geocities.com/operacefa |