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E NOI ABBIAMO CREDUTO ALL'AMORE " (1Gv,4,16)
Capitolo quinto
PAPA-PAPATO
LA CHIESA E LA VERITA'
Essendo il Papa il successore di Pietro nel ministero ecclesiale, è
indispensabile che interpelliamo la Sacra Scrittura per attingere da essa la
natura della missione che Gesù affidò al Primo degli Apostoli.
Dopo aver citato tutti i passi scritturistici
che riguardano San Pietro proseguo così:
PIETRO E' UN MISTERO DI GRAZIA E DI DEBOLEZZA : per rivelazione del Padre
Celeste riconosce in Gesù il Messia, il Figlio del Dio Vivente, e subito
dopo si allea con Satana nel tentativo di distogliere Gesù dalla passione e
dalla morte redentrici; Gesù lo sceglie come roccia su cui costruire la sua
Chiesa e lui si dimostra uomo fragile: PER PAURA rinnega per tre volte il
suo divino Maestro, anche se con energia aveva protestato che per Gesù sarebbe
stato pronto a sacrificare la vita. LA PAURA fu uno dei difetti dominanti di
Pietro, difetti che il Primo Papa non riuscì a vincere del tutto neanche dopo
la discesa dell Spirito Santo come chiaramente ci attesta San Paolo nella sua
lettera ai Galati: "Quando Pietro venne ad Antiochia IO MI OPPOSI A LUI
APERTAMENTE PERCHE' AVEVA TORTO. Prima, infatti, aveva l'abitudine di sedersi a
tavola con i credenti di origine pagana, ma quando giunsero alcuni che stavano
dalla parte di Giacomo,egli incominciò ad evitare quelli che non erano Ebrei e
si tenne in disparte per paura dei sostenitori della circoncisione. Anche gli
altri frateklli di origine ebraica si comportavano come Pietro in
questo modo equivoco. Perfino Barnaba fu trascinato dalla loro ipocrisia. Ma
quando mi accorsi che essi non agivano secondo la Parola del Signore dissi a
Pietro in presenza di tutti - SE TU CHE SEI EBREO DI ORIGINE TI COMPORTI COME
UNO CHE NON LO E', VIVENDO COME CHI NON E' SOTTOPOSTO ALLA LEGGE EBRAICA,
PERCHE' POI COSTRINGI GLI ALTRI A VIVERE COME EBREI ? " .
I DUE ASPETTI di Pietro
investito di peculiare ministero ecclesiale e di Pietro uomo esposto a tutte le
debolezze umane vanno sempre simultaneamente considerati e tenuti
presenti sia per avere una retta concezione e non unilaterale del Papa, E COSI'
EVITARE IL DELETERIO RISCHIO DEL CULTO DELLA PERSONALITA'; sia per
accettare come provvidenziali alcune posizioni critiche del Popolo di Dio su
opinioni, decisioni e comportamenti papali.
ECCO ALCUNI PUNTI CARDINI CHE VANNO ACCETTATI IN MODO INCONDIZIONATO :
1.Chi edifica la Chiesa è Gesù
"IO EDIFICHERO' LA MIA CHIESA" (Mt.16,18) per mezzo del SUO SPIRITO
" RICEVERETE SU DI VOI LA FORZA DELLO SPIRITO, che sta per scendere.
ALLORA DIVENTERETE MIEI TESTIMONI in Gerusalemme, in tutta la regione della
Giudea e della Samaria e IN TUTTO IL MONDO " (Atti 1,8).
2. Nella Comunità Cristiana nessuno
può pretendere l'uniformismo perchè lo Spirito Santo distribuisce i suoi doni
in modo che i vari membri della Chiesa, DOTATI DI DIVERSI CARISMI, SIANO
COMPLEMENTARI GLI UNI GLI ALTRI, E NEL RISPETTO RECIPROCO DELL'IDENTITA'
DI CIASSCUNO, TUTTI UNITI COLLABORINO PER L'EDIFICAZIONE DELL'UNICO CORPO DI
CRISTO.
3. La Chiesa Locale Diocesana, sotto
la guida del Vescovo che è dotato di autorità propria perchè successore degli
Apostoli,
realizza nel suo seno LA CHIESA DI
GESU', IN TUTTA LA SUA PIENEZZA.
4 La Chiesa Universale è
costituita DALLA COMUNIONE di tutte le Chiese Particolari Diocesane sparse in
tutto il mondo.
5.I Papa deve rispettare L'AUTONOMIA
DELLE CHIESE LOCALI DIOCESANE, VOLUTE DA GESU' E GUIDATE DAL VESCOVO SOTTO
L'AZIONE DELLO SPIRITO SANTO. Compito del Papa è costatatre con gioia le
meraviglie che lo Spirito Santo compie nelle singole Chiese Locali Diocesane, incoraggiare
le legittime diversità e FAVORIRE LA COMUNIONE delle Singole Chiese
Diocesane.
SOLO ECCEZIONALMENTE IL
PAPA DEVE INTERVENIRE IN MODO AUTORITARIO, ossia quando si nega o si pone
in pericolo la comune FEDE e quando emergono gravi abusi disciplinari da
rompere od ostacolare LA COMUNIONE FRATERNA, DOTE INDISPENSABILE PERCHE' LA
CHIESA RAGGIUNGA IL SUO SCOPO MISSIONARIO: ESSERE PER IL MONDO INTERO
SACRAMENTO DELL'AMORE DI DIO PADRE, DI DIO FIGLIO, DI DIO SPIRITO SANTO.
6. L'autonomia delle Chiese Locali
Diocesane non esclude l'opportunità dell'esistenza di un Codice di Diritto
Canonico, ma esige che questo SI RIDUCA A POCHE LEGGI ESSENZIALI, VALEVOLI PER
LA CHIESA UNIVERSALE: LE TROPPE LEGGI OSCURANO ED OSTACOLANO LA CREATIVITA'
DELL'AMORE E DELLA MULTIFORME AZIONE DELLO SPIRITO SANTO.
7.IL MINISTERO PRINCIPALE DEL PAPA
E' CONFERMARE LA CHIESA NELLA FEDE : "SIMONE... HO PREGATO PER TE PERCHE'
LA TUA FEDE NON VENGA MENO. E TU, UNA VOLTA CONVERTITO, CONFERMA I TUOI
FRATELLI" (Lc.22,23).
Ciò non significa che il Papa
è il proprietario e l'arbitro della Rivelazione; significa, invece, che
il Papa, assistito dall'Alto, SI RENDE GARANTE ( anche per motivi ecumenici è
bene evitare l'espressione " IL PAPA E' INFALLIBILE" ) DELLA
VERITA' RIVELATA, CONTENUTA NELLA SACRA SCRITTURA E TRAMANDATA DALLA
TRADIZIONE.
In casi particolari il Papa,
CON IL CONSENSO ANTECEDENTE E CONCOMITANTE DELLA CHIESA, COMUNITA' DEI
CRISTIANI, gradualmente guidata dallo Spirito Santo alla comprensione DI
TUTTA LA VERITA', PUO' DICHIARARE IN MODO DEFINITIVO, VERO E VINCOLANTE PER
TUTTI UN DATO RIVELATO. E' indispensabile sottolineare che perchè il Papa si
renda GARANTE in modo definitvo di una Verità Rivelata si richiede
IL CONSENSO ANTECEDENTE E CONCOMITANTE DELLA CHIESA PERCHE E'
ESSA LA DEPOSITARIA DELLA VERITA': " LO SPIRITO SANTO VI CONDURRA' A
TUTTA LA VERITA' " (Gv.16,13) " LE PORTE DEGLI NIFERI NON PREVARRANNO
CONTRO DI ESSA (Mt.16,18). Pertanto il Papa prima di definire una Verità ha
l'obbligo di accertarsi che la Chiesa Universale la confessi già. Lo studio
storico ci può rivelare che in casi partcolari il Papa è venuto meno a questo
suo compito e che pertanto una verità che si credeva definitiva non era
realmente definitiva ma falsità. Forse uno di questi casi si riscontra
"nella definizine infallibile" che nega il sacerdozio ministeriale
alle donne. Insistiamo su questo punto "LA CHIESA E LA VERITA' "
Gesù ha promesso solennemente
alla sua Chiesa "LO SPIRITO SANTO VI INSEGNERA' TUTTO" (Gv.14,26)
La storia ci testimonia che
la Chiesa insieme al deposito rivelato ha insegnato anche delle falsità.
La Chiesa nell'arco bimillenario della sua vita è stata spesso vittima
dell'errore e lo ha prescritto ai suoi membri. Una prova della veracità di
questa affermazione è l'esistenza di tante Chiese Cristiane che si dicono vere
Chiese di Cristo pur insegnado dottrine spesso contrastanti tra di loro. Questa
dolorosa realtà deve porre in crisi tutte le Chiese Cristiane: le varie Chiese
Cristiane devono porsi in stato di conversione, di riforma. L'Ecumenismo
deve portare tutte le Chiese Cristiane a confrontarsi umilmente tra di loro:
COSI' APPARIRA' CHE LA CHIESA CATTOLICA, PUR AVENDO CONSERVATO, NELLA SUA
ESSENZA, IL DEPOSITO RIVELATO, HA FRAMMISCHIATO IL DEPOSITO RIVELATO CON DEGLI
ERRORI.
Delle altre Chiese Cristiane
affermiamo: Esse hanno conservato parte del deposito rivelato ma anche sono
state e sono vittime di grossi errori. L'Ecumenismo, con l'assistenza dello
Spirito Santo, dirà a ciascuna Chiesa Cristiana ciò che di vero ha conservato e
ciò che di falso ha insegnato ed insegna. Così si raggiunegrà l'unità della
Chiesa, così il mondo intero si convertirà a Gesù, Unico Salvatore:
"PADRE, CHE SIANO UNA SOLA COSA COME IO E TU SIAMO UNA SOLA COSA. COSI' IL
MONDO CREDERA' CHE TU MI HAI MADATO" (Gv.17,21).
SOTTOLINEAMO: La Chiesa può raggiungere e di fatto ha raggiunto delle Verità
Rivelate in modo defintivo.
Se però si arriva, come abbiamo detto sopra, con argomenti seri, a
provare che una verità ritenuta definitiva è falsa; Allora
la Chiesa deve, con umiltà mutare convinzione ed accettare la nuova meta. Consideriamo
due esempi : IL PRIMO quello classico del sistema tolemaico. La Chiesa compresa
la Gerarchia per moltissimo tempo credette che il sistema tolemaico
apperteneva al deposito rivelato e per questo motivo condannò Galileo come
eretico perchè sosteneva il sistema Copernicano.
Gli sviluppi biblici e teologici ci portarono
ad un cambiamento rivoluzionario: si affermò e si afferma che la Sacra
Scrittura e il deposito rivelato non riguardano la scienza".
SECONDO ESEMPIO: la Chiesa Cattolica deve modificare la dottrina sulla indissolubilità del matrimonio. E' vero che il matrimonio E' INDISSOLUBILE : la sua indissolubilità però non è fisica ma solo morale. PROVA DELL'AFFERMAZIONE : l'indissolubilità del matrimonio è fondata sull'amore reciproco dei coniugi come sull'amore reciproco è fondata l'indissolubiltà delle Tre Persone Divine e l'indissolubiltà del matrimonio tra Gesù lo Sposo e la Chiesa la Sposa di Gesù.
Se , per impossibile, le Tre Persone Divine cessassero di amarsi, si spezzerebbe la loro unità e si dissolverebbe lo stesso Dio; se, per impossibile, Gesù non amasse più la Chiesa e la Chiesa non amasse più Gesù, Gesù e la Chiesa romperebbero la loro unità sponsale. Ciò che non è possibile nella Trinità Divina e in Gesù e nella Chiesa, si può, invece, verificare, e spesso si verifica,tra i coniugi cristiani e non cristiani. Come l'esperienza cj attesta, avviene che dei coniugi dissolvano IRRIMEDIABILMENTE il loro matrimonio per colpa di uno solo o di entrambi. Ciò ci induce ad affermare che l'indissolubiltà del matrimonio, per esprimerci in termini filosofici,E' DI ORDINE MORALE E NON FISICO. Ossia: I CONIUGI, PUR ESSENDO TENUTI IN COSCIENZA A RIMANERE UNITI, HANNO PURTROPPO LA TRISTE COLPEVOLE POSSIBILTA' DI ROMPERE LA LORO UNITA'.
Alla medesima conclusione ci porta la riflessione sulla natura dei precetti negativi: Dio odina all'uomo di non compiere un determinato atto perchè l'uomo è in grado ci compierlo, BENCHE' COLPEVOLMENTE. Se l'uomo non avesse la possibiltà di compiere un determinato atto PECCAMINOSO Dio non glielo vieterebbe: così non gli vieterebbe di rubare se l'uomo non potesse rubare. Allo stesso modo, Gesù non avrebbe imposto agli sposi il precetto: "L'UOMO NON DIVIDA CIO' CHE DIO HA UNITO" (Mt,19,6) se i coniugi non potessero separarsi.
La dissoluzione del matrimonio in modo IRRIMEDIABILE COME IRRIMEDIABILE E' L'UCCISIONE DI UN UOMO, ASSUME UNA GRAVISSIMA COLPEVOLEZZA. MA LA CHIESA CATTOLICA, NEI CONFRONTI DEI CONIUGI COLPEVOLI DIVORZIATI E RISPOSATI CON UNA TERZA PERSONA, OGGI DEVE USARE MAGGIORE MISERICORDIA CHE NON IN PASSATO: come perdona l'omicida veramente pentito, pur essendo egli nell'impossibilità di ridare la vita al fratello ucciso, così deve perdonare E RIAMMETTERE AI SACRAMENTI i coniugi divorziati se veramente pentiti, anche se si trovano nell'impossibilità di ricostruire la loro unità e si sono sposati con un altro uomo o con un'altra donna : UNO STUDIO ACCURATO DI GIOVANNI CERETI PROVA CHE NEI PRIMI SECOLI LA CHIESA, AI CRISTIANI DIVORZIATI E RISPOSATI, CONCEDEVA DI CONTINUARE A CONVIVERE CON IL NUOVO CONIUGE, SE ERANO VERAMENTE PENTITI E SI SOTTOMETTEVANO AD UNA ADEGUATA PENITENZA.
NOTA CONCLUSIVA: PER FAVORIRE LA RIUNIFICAZIONE DELLA CHIESA,
LA CHIESA CATTOLICA ORGANIZZI CONCILI ECUMENNICI I CUI PADRI
CONCILIARI APPARTENGANO A TUTTE LE CHIESE CRISTIANE. ESSE
VI PARTECIPINO A PIENO TITOLO; OSSIA NON SOLO CON LA POSSIBILITA'
DI DISCUTERE I TEMI CONCILIARI MA ANCHE CON IL DIRITTO DEL VOTO
DELIBERATIVO.