LEGGENDE FERENGI

Obe il calzolaio

Nel villaggio di Noi, un tempo viveva un calzolaio chiamato Obe. Nonostante il suo negozio fosse molto piccolo, Obe era conosciuto da tutti per il suo carattere eccezionalmente eccentrico: la cosa più impressionante era la sua totale onestà nei confronti del cliente. La sua merce era confezionata con materiali di primissima qualità e venduta ad un prezzo ragionevole, e la bilancia con la quale essa veniva pesata era tarata costantemente al milionesimo di grammo. Nonostante ciò, la sua popolarità nel villaggio era bassa.

Una mattina, mentre Obe era seduto davanti al suo registratore di cassa, entrò un cliente. Questo era davvero un evento insolito, in quanto nessuno nel villaggio di Noi avrebbe mai osato mettere piede nel negozio di una persona tanto lunatica. Il nuovo cliente, Greb, un mercante che stava tornando verso la sua casa, situata nel lontano villaggio di Korpa, comprò una singola confezione di tabacco hupyriano e poi se andò. Solo dopo un'ora Obe realizzò che Greb aveva pagato il tabacco mezza lamina di latinum in più. Tormentato dal rimorso, Obe s'incamminò verso Korpa, deciso a restituire il maltolto. Ma non raggiunse mai quel villaggio.

Infatti durante il cammino Obe fu sorpreso e brutalmente ucciso da dei sicari pagati da non altri che Greb. Alcune voci mormorano che Greb avesse avuto qualche relazione segreta con la moglie di Obe. Sta di fatto che qualche giorno dopo il funerale, Greb si trasfer� nella casa di Obe, sposò sua moglie, e s'impadronì del suo negozio, dove fece una fortuna vendendo merce della peggiore qualità a prezzi elevatissimi.

La leggenda narra che la gente di Noi volesse celebrare il funerale di Obe lasciandogli in mano quella mezza lamina d'oro che lo sfortunato Ferengi aveva cercato invano di restituire. Narra la leggenda che qualcuno (molto probabilmente Greb) abbia sottratto la barretta dalle mani del defunto durante il suo funerale.

Quel giorno, i cittadini di Noi coniarono la Prima Regola dell'Acquisizione

Una volta ottenuto il denaro, non si deve mai restituirlo



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