Note sui Proverbi Piemontesi :
La trascrizione dei proverbi dialettali
piemontesi è stata effettuata utilizzando una particolare grafia con lo scopo di rappresentare quello che è
stato uniformemente codificato come il "linguaggio piemontese ufficiale".
La seguente legenda, fornita da Corrado
Quadro, raccoglie un quindicina di brevissime regole necessarie per la
corretta pronuncia dei proverbi:
cc - gg
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in fine di parola si pronunciano con suono dolce
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ch - gh
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in fine di parola si pronunciano con suono duro
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e senza accento
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pronuncia e aperta in sillaba chiusa ed e chiusa
in sillaba aperta
Es. mer-cà (e aperta perché in sillaba chiusa)
pe-ra (e chiusa perché in sillaba aperta)
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ë
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e semimuta
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eu
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eu francese
come beuf
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o non accentata
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u italiana
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ò
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o italiana
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u
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u francese o ü tedesca
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ùa
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üa
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j
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simile alla i iniziale di ieri
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n- (seguita da trattino)
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n velare o faucale come in fango
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s
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s sorda se in inizio di parola o postconsonantica
s dolce se tra vocali o in fine di parola
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ss
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s sorda
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s-c
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si usa per indicare il suono di s come
in scatola, seguito da c dolce – le due consonanti vengono
pronunciate separatamente (non esiste questo suono nella lingua italiana)
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z
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ha sempre suono dolce e la si trova soltanto in inizio parola o
postsonantica
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Proverbi
piemontesi ![Torna ai Proverbi Piemontesi](../../Multimed/precedente.gif)
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aggiornamento : 30 marzo 2000
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