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È interessante così vedere come a quasi cento anni dalla sua formulazione la teoria della relatività ristretta, trovi un riscontro pure in apparati elettronici allo stato solido creati più di un mezzo secolo dopo.
Questo campo accelera fortemente , anche se per un breve tratto, gli elettroni presenti , che si trovano per un effetto relativistico secondario a diminuire di mobilità* per un improvviso aumento della loro massa in moto. Questo fatto si traduce brevemente in un comportamento peculiarissimo del bipolo in questione, cosiddetto di resistenza negativa (fig.2-b) , anche in seguito desumibile dal rilievo sperimentale della curva I-V del diodo (fig.2-c).
*indica, in condizioni normali, la velocità espressa in cm/sec, che un elettrone, o più in generale un portatore di carica,, acquista quando è sottoposto ad un campo elettrico unitario (1Volt/cm); la mobilità è strettamente legata sia alla regolarità della struttura cristallina, sia alla temperatura