Diapositiva di PowerPoint
Dove nella 12) il secondo addendo può essere considerato una “massa elettrodinamica“ che si somma alla massa ponderale o a riposo dell’elettrone per dare complessivamente la massa inerziale dello stesso. Ricordando anche che :
Dalla 12) si ottiene l’affascinante formula finale:
Che esprime in funzione della tensione (d.d.p.) acceleratrice, l’influenza della teoria della relatività particolare, sul comportamento variabile della massa per le particelle elettroni (q ma non solo!), quando siano sottoposte ad una forte azione elettrodinamica da parte di un intenso campo elettrico.Come si vede la variazione di massa (M-M0) dipende, in modo lineare, indipendentemente, o dalla carica (intesa anche come Q cioè come quantità di carica) o dalla d.d.p. , quindi in ultima analisi dal campo elettrico applicato per una data distanza.