ARCHEOASTRONOMIA ANTICA
La scoperta in molte parti del mondo di monumenti preistorici e protostorici con pietre allineate secondo forme geometriche e orientamenti ben definiti, , ha suscitato durante gli ultimi cinquant' anni un notevole interesse da parte degli archeologi.
I
reperti non si limitano solo ad allineamenti di monoliti o buche con pali
infissi, ma troviamo anche strutture molto più complesse quali monumenti, pozzi,
templi e santuari che dimostrano che furono costruiti e utilizzati tenendo
ben presente la direzione di sorgere e di tramontare della Luna, del Sole o
delle stelle più luminose visibili ad occhio nudo in taluni periodi stagionali.
Approfondendo le ricerche ci si accorge ben presto che la sopravvivenza stessa di una comunità durante il Neolitico, l'Eneolitico e l'età del Bronzo poteva essere strettamente legata al grado di conoscenza che taluni esponenti, usualmente appartenenti alla classe sacerdotale, avevano acquisito del cielo e dei fenomeni ciclici ad esso connessi. Se la levata eliaca di una stella poteva essere associata ad un periodo in cui una determinata pratica agricola doveva essere eseguita, per esempio la semina, ecco che il fenomeno astronomico diveniva un indicatore temporale preziosissimo che avrebbe permesso di seminare nei tempi e nei modi ottimali ai fini di un buon raccolto, evitando potenziali carestie che avrebbero messo a repentaglio la sopravvivenza dell'intera comunità. Ecco allora l'esigenza di identificare permanentemente punti rilevanti sull'orizzonte in corrispondenza dei quali fosse possibile osservare il sorgere o il tramontare di taluni corpi celesti nei periodi stagionali.
Le più chiare prove di orientamenti astronomici di un certo rilievo provengono da alcuni piccoli siti dell'Europa preistorica nord-occidentale. Si tratta di anelli di pietre erette caratterizzati dalla presenza di una lastra orizzontale reclinata posta trasversalmente e fiancheggiata da due pilastri verticali. Tali strutture, risalenti alla fine del terzo millennio a.C., si trovano ad ovest di Aberdeen (Scozia) e il loro significato è probabilmente quello rituale-propiziatorio.
La caratteristica distintiva di tali siti è il loro orientamento:viste dall'interno del sito,la pietra reclinata e le due laterali delimitano una fascia di orizzonte che nella maggior parte dei casi contiene la sommità di una collina prominente. La posizione di queste sommità possono rappresentare la gamma dei possibili valori del limite meridionale dei moti mensili della luna in diversi punti durante il ciclo dei nodi di durata pari a 18,6 anni.
Molti sono gli interrogativi, ma è sufficientemente chiaro che il simbolismo astronomico associato a vari tipi di siti megalitici situati in diverse parti delle Isole Britanniche sono prevalentemente di carattere lunare.
Tracce di simbolismo legato al Sole si trovano soprattutto fra i monumenti megalitici risalenti alle fasi più antiche della preistoria , in aree in cui era sviluppata una società gerarchica e organizzata, nel IV millennio a.C., ossia quando gli uomini del primo Neolitico costruivano tumuli di terra con una ben definita orientamento.
La camera sepolcrale di Newgrange rappresenta uno dei più celebri e illuminanti esempi di simbolismo solare.
Un
tardo allineamento solare è stato proposto anche per
Stonehenge,
ma non sembra essere sufficientemente preciso e nuove proposte, piuttosto affascinanti,
sono state avanzate.
Gli studi e le ricerche nel campo dell'archeoastronomia sono ancora giovani , ma gli studi sui sepolcri dei cimiteri preistorici, stanno fornendo molte informazioni circa tendenze preferenziali negli orientamenti solari o talvolta lunari in tutta l' Europa meridionale.
Riassumendo
si può dire che in generale gli strumenti dell'archeoastronomia si distinguono
in reperti oggettivi come:
1. Monumenti Megalitici, frequenti soprattutto nelle Isole Britanniche e in Bretagna e collocabili dal 3200 a.C. fino a circa il 1000 a.C.;
2. Necropoli, con numerosi esempi sparsi in
tutta Europa.
Lo studio della disposizione spaziale delle tombe che le compongono rivela
tutta una serie di interessanti indicazioni relativamente alle cognizioni
astronomiche e alle credenze rituali ad esse connesse;
e reperti scritti :
1. I
testi antichi redatti mediante scrittura vera e propria, quali ad esempio
i papiri egizi o i manoscritti greci;
2. I petroglifi e incisioni rupestri;
3. I
calendari, che praticamente tutte le culture antiche produssero
come efficace risposta alla stringente esigenza di pianificazione agricola.
Questi documenti, scritti o incisi sui più' svariati supporti, rappresentano
documenti astronomici per eccellenza, in quanto essi altro non sono che la
trasposizione codificata e algoritmica del bagaglio culturale delle varie
culture relativamente ai movimenti del Sole e della Luna.
Sarà attraverso alcuni di questi reperti, sia dell'uno che dell'altro tipo, che ci muoveremo per darvi un'idea della straordinaria complessità e della dimensione interdisciplinare che caratterizza questa materia.