UN ANNO D'EUROPA: 2006
Sergio Nava / Cristina Carpinelli
SETTEMBRE
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DICEMBRE
2006
E' sotto la presidenza austriaca che si apre il nuovo anno.
Il piccolo Paese, con poco pi� di 8 milioni di abitanti, guider� il Vecchio Continente, traghettandolo tra diverse emergenze.


La prima � l'influenza aviaria. la notizia di una diffusione mondiale occupa le prime pagine dei giornali, e impegna i singoli governi e l'Unione Europea a controlli serrati.
Si fanno intanto sentire in Iran i primi segnali di dissenso, mentre si tolgono i sigilli alle centrali nucleari sotto lo sguardo degli osservatori internazionali. La Commissione Europea si muove su 3 line guida, indicate come obiettivi dalla presidenza austriaca:  Costituzione, allargamento e bilancio.

Il 2006 potrebbe essere un anno importante per il rilancio dell'Europa, anche se c'� chi gi� dice occorrer� attendere il cambio della guardia all'Eliseo, previsto l'anno successivo. Ad occupare la scena sono per� -nel frattempo- le elezioni palestinesi. La patata � bollente. Ci si chiede che ruolo avr� l'Europa  nel caso vincesse Hamas.

Febbraio � il mese che si apre con le indagini europee sui voli Cia. Il Consiglio d'Europa presenta un rapporto. La firma � di  Dick Marthy, senatore svizzero. Lo scandalo Cia rilancia anche il dibattito sugli equilibri tra "vecchia Europa" e "giovane America".

Nell'UE intanto va avanti il confronto sulla direttiva  per la liberalizzazione dei servizi. A met� febbraio la normativa verr� votata tra molte proteste.

Marzo si apre con  un tema che nei mesi precedenti aveva monopolizzato l'attualit� europea: quello energetico. La crisi Russia-Ucraina a gennaio e le polemiche seguite al caso del progetto di acquisizione di Suez da parte di Gaz de France riaccendono i riflettori sulla necessit� di una politica energetica comune.
 
Intanto l'influenza aviaria fa le sue vere vittime: sono i produttori avicoli. Il settore � quasi al collasso. La Commissaria per la politica agricola Mariann Fischer Boel avvia a fine marzo una procedura, che portera' alla concessione di aiuti comunitari a sostegno dell'industria avicola.

"L'Italia prenda una decisione sull'alta velocit�, noi non possiamo sostituirci a uno Stato sovrano". Queste le parole pronunciate da Loyola De Palacio, coordinatrice europea per i lavori del corridoio 5, a fine aprile a Torino, quando venne contestata da un gruppo di manifestanti. La De Palacio tagli� corto e chiese un pronunciamento netto da parte del Governo. O s� o no: la risposta sarebbe dovuta arrivare al massimo entro la fine del 2006. Fuori dalla Prefettura, dove si svolgeva l'incontro, un centinaio di manifestanti -tra cui i No Tav- manifestavano per opporsi all'inizio dei lavori.

Il mese di giugno si apre con le tensioni tra Europa e Italia sul fronte dei conti pubblici: Bruxelles chiede una rigorosa applicazione della Finanziaria 2006, con l'adozione di una manovra -nel 2007- che segua lo stesso percorso di consolidamento. Intanto i Ministri degli Esteri europei si danno un altro anno di tempo per risolvere l'empasse costituzionale.

A met� giugno i 25 leader europei si incontrano a Bruxelles per il tradizionale summit estivo. Un vertice ricco di riflessioni ma avaro di passi concreti. Nelle conclusioni, spiccano due decisioni: la prima, il via libera all'ingresso della Slovenia nell'euro dal primo gennaio; la seconda, lo sblocco di 100 milioni di euro in aiuti al popolo palestinese. Allargamento, immigrazione e l'Iran gli altri temi trattati, ma -nella calma piatta- emerge soprattutto il tema costituzionale. I leaders si concedono due anni -entro la fine del 2008- per trovare un accordo sul nuovo testo. Il cancelliere austriaco Wolfgang Schuessel.

L'estate dell'Europa porta con s� l'emergenza immigrazione, con migliaia di sbarchi alle Canarie e Lampedusa. Per la prima volta l'agenzia comunitaria Frontex interviene con un'equipe di esperti sul campo ad assistere le autorit� locali. Sul fronte dell'economia, l'Italia incassa a luglio il via libera dall'Ecofin sui conti pubblici e ottiene che l'Europa chiuda un occhio sul mancato taglio dello 0,8% del deficit nel 2006. L'obiettivo diventa rientrare nei parametri entro il 2007. Ma � anche l'estate del varo della missione europea in Libano, sul finire di agosto, con l'Italia in prima linea nel promuovere l'azione internazionale dopo il mese di assedio israeliano. Cambia intanto la presidenza di turno dell'Unione, che dall'Austria passa alla Finlandia.
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