LA RIFORMA DEL PATTO DI STABILITA': INTERVISTA A JOAQUIN ALMUNIA
SERGIO NAVA: Commissario Almunia, come giudica la riforma del Patto di Stabilit� e Crescita varata dal Consiglio Ecofin?

JOAQUIN ALMUNIA: Credo che sia un accordo molto positivo, perch� ha rinnovato e rafforzatoil consenso tra gli Stati membri sulla necessi� di disciplina fiscale e di bilancio. Un consenso che aveva sofferto negli ultimi anni: c'erano state difficolt� di applicazione del patto, c'erano state opinioni critiche su alcuni aspetti degli strumenti del patto, del modo di applicarlo e interpretarlo. Penso che questa riforma, qusta attualizzazione fosse necessaria. Sar� un patto pi� efficace, che preserver� la disciplina di bilancio, e che allo stesso tempo creer� condizioni pi� favorevoli rispetto ad ora per la crescita economica.


NAVA: Quali vantaggi porter� -secondo lei- questa riforma?


ALMUNIA: Credo che i vantaggi di questo accordo, e i vantaggi del patto applicato e analizzato sulla base di queste regole si vedranno nei prossimi due-tre anni, quando meno Paesi violeranno le regole del patto, meno Paesi si troverano si troveranno in situazioni di deficit eccessivo, o almeno cos� spero. Allo stesso tempo, avremo un miglior risultato nella riduzione degli squilibri a breve e medio termine delle finanze pubbliche dei Paesi europei. Io credo che il patto abbia aiutato a ridurre questi squilibri finora, ma � anche vero che negli ultimi due anni si � arrivati a una situazione di empasse. Ora credo che con la riforma del fatto si possa progredire fino a situare ciascun Paese e l'insieme dela zona euro in una posizione di bilancio a medio termine che non metta in pericolo la sostenibilit� futura dei conti pubblici.

NAVA: Quali garanzie ci sono che questo patto garantir� una rigorosa implementazione e applicazione delle regole?


ALMUNIA: Al momento di analizzare la situazione di un Paese devi analizzare tutti questi fattori: devi analizzare la crescita potenziale, devi analizzare in quale posizione del ciclo economico si trova, devi analizzare la
qualit� dei suoi conti pubblici, quali sono gli sforzi per le spese produttive, o ancora quale margine esiste affinch� le spese pubbliche possano essere ridotte... occorre quindi fare un'analisi molto profonda e globale, che chieder� alla Commissione Europea uno sforzo importante, ma ce ne sobbarchiamo felici, perch� crediamo che -una volta prodotta questa analisi- gli argomenti della Commissione per denunciare un deficit eccessivo, o -al contrario- per stimare "non eccessiv"a una leggera deviazione dai parametri del deficit e del debito, saranno argomenti molto forti e solidi. Certo, il Consiglio ha il diritto di prendere alla fine una posizione contraria a quella della Commissione: questo � scritto nei Trattati in vigore, non nella revisione del patto di stabilit�. Ci� che abbiamo incluso nell'accordo di riforma del patto � che se il Consiglio diverge dalle opinioni della Commissione, deve mettere per iscritto perch�. Finora non aveva alcun obbligo di farlo.

NAVA: La Banca Centrale Europea ha avuto parole molto critiche per questa riforma. Si pu� parlare di frattura tra Bce e Governi?

ALMUNIA: Non la interpreto come una frattura. La Bce ha espresso la sua
posizione, ha tutto il diritto di farlo. E' un'opinione legittima, rispettabile, anche se noi non la condvidiamo in questo caso concreto. Importante � che i Governi tengano in conto che i mercati finanziari sono l�, analizzando giorno dopo giorno l'evoluzione dei conti pubblici degli Stati membri, in particolare di quelli della zona euro. Io credo che la disciplina fiscale e di bilancio non sia necessaria solo ad adempiere i criteri del patto, ma anche affinch� i mercati finanziari -che sono coloro che determinano i tassi di interese nel medio e lungo termine- possano mantere nel futuro tassi bassi e favorevoli per un buon finanziamento della crescita, cos� come avviene ora.
Il Commissario agli Affari Economico Monetari Joaquin Almunia
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