INTERVISTA A NEELIE KROES
La vicenda Enel-Suez e le polemiche sul protezionismo, l'intervento del premier Silvio Berusconi all'assise confindustriale di Vicenza, il mercato dell'energia e i rischi di monopolio: sono i principali temi sui quali Sergio Nava ha intervistato, alla vigilia del Consiglio Europeo di Primavera sotto presidenza austriaca, la Commissaria Europea alla Concorrenza Neelie Kroes. L'intervista non poteva che prendere le mosse da una sua analisi dopo gli incontri con gli ad di Enel e Gaz De France.

KROES: E� una situazione interessante: finora sono stati fatti due annunci, uno dei quali da parte dell�Enel, interessata a una fusione con Suez. L�altro annuncio � stato fatto da Gaz de France e Suez. Quando ci sar� una notifica, di qualsiasi fusione, dovr� essere comunicata a noi. Finora nessuno ha fatto questo passo. Ho ascoltato sia Gdf ed Enel, e ho detto loro che attendo le loro notifiche. Le dico in tutta onest� che � possibile che �alla fine- riceveremo due notifiche. Si tratta �diciamo pure- di una fase interessante.

NAVA: A una prima occhiata l�offerta di Gaz de France appare in linea con i regolamenti europei sulle fusioni?

Non posso analizzare la proposta di fusione di Gdf, poich� non ho ricevuto la notifica. Quando riceveremo la notifica, verificheremo se il regolamento sulle fusioni � stato seguito, come pure le regole sulla concorrenza. In certi casi ci� significa che possiamo riscontrare un�infrazione al mercato, per cui dobbiamo indagare pi� a fondo. In principio, non posso dichiarare di essere -per partito preso- a favore di qualsiasi fusione: devo aspettare, raccogliere informazioni, tenendo conto che abbiamo un mercato interno, una politica energetica, abbiamo anche i risultati di un�indagine sul settore energetico. E� un periodo affascinante, nel quale le compagnie europee stanno approfittando delle opportunit� offerte dal mercato interno. Pensano gi� senza frontiere. E questo � solo il primo passo.

Lei incoraggerebbe un�offerta di Enel su Suez?

Sono molto obiettiva. In principio sono in favore di un mercato interno con compagnie forti, che si sanno muovere. Ho raccolto molte informazioni negli incontri di questa settimana, ma � abbastanza presto per decidere, dopo un�ora e mezza di discussione. Ho raccolto informazioni dal dott. Conti e dai francesi. Ho chiesto loro cosa hanno in mente e quali sono i loro piani.

La battaglia sul protezionismo � �per dirla con il suo collega Peter Mandelson- un test di credibilit� per la stessa Europa?

Sono contro il protezionismo, il nazionalismo e il patriottismo. Sono tutti fuori moda. Quando abbiamo preso la decisione di creare un mercato interno, lo abbiamo fatto credendo in un�Europa forte e ben equipaggiata per affrontare le sfide della concorrenza. Penso che il mercato interno, deciso lo scorso secolo, stia prendendo piede, stia ottenendo la possibilit� di essere usato e implementato. La maggior parte delle compagnie pensano gi� in modo transfrontaliero e agiscono di conseguenza, sfruttano l�opportunit� del mercato interno. Alcuni Governi sono coscienti di questi sviluppi, e si interrogano su cosa stia succedendo. Penso che il grande successo del mercato interno sia considerato da alcuni troppo veloce� devono abituarsi. Ma noi andiamo avanti, dobbiamo focalizzarci sui risultati che abbiamo promesso.

Ci sono Paesi �in Europa- pi� protezionisti di altri?

Certamente ora ci sono un Paio di Governi che di tanto in tanto reagiscono in un modo che � difficile non definire patriottico. Lo abbiamo visto nel caso dello yogurt francese e lo abbiamo visto in Spagna. Ma alla fine dobbiamo dire che ci� che loro fanno non rappresenta un passo avanti. Aziende transfrontaliere che realizzano gli
obiettvi del mercato interno rappresentano una situazione ideale per tutti. Questa � una situazione migliore, che ci permette di affrontare la battaglia per la concorrenza con gli altri Continenti.
La Commissaria Europea alla Concorrenza Neelie Kroes
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