L'uomo è formato di materia (=il corpo) mentre la forma è l'anima. Egli è libero di scegliere tra bene e male (libero arbitrio). L'immortalità dell'anima individuale (che NON preesiste all'individuo) è dimostrata razionalmente. |
Ogni cosa naturale – dall’inorganico all’uomo – è
sintesi di materia e forma, gli esseri spirituali invece sono forme sussistenti,
e gli esseri puramente spirituali sono forme separate (substantiae, formae
separatae) mentre per la scuola francescana tutti gli esseri avevano
un’unità materia-forma derivante dall’esistenza di rationes seminales all’interno
della materia. Per Tommaso invece la materia è pura potenzialità, non ha
esistenza propria - esistenza che le viene data solo dalla forma sostanziale.
Quest’ultima è il principio che conferisce determinatezza
all’essere, il principio per cui la cosa riceve l’essere e viene costituita
come sostanza. Dato che dall’essere emana l’operare, la forma è anche
principio di attività e di finalità nei fatti naturali. Nella catena degli
esseri fisici la forma sostanziale è unità e unicità, che ad essi conferisce
l’esser primo e sostanziale: tutte le altre forme aggiuntevi non sono che
forme accidentali. Viceversa la scuola francescana ammetteva più forme
sostanziali nel medesimo soggetto (p.es. una come corpo, una come corpo animato,
una come uomo) e la tesi di
T. vene condannata dal vescovo di Parigi Stefano Tempier nel 1277. Il principio
di individuazione, per cui molte cose-individue possiedono la medesima
essenza specifica (nelle cose dunque essenza ed individuo non si identificano),
è sì la materia, ma non la materia prima, bensì la materia signata, la
materia soggiacente a quantità ed estensione. Nell’ambito degli esseri
spirituali, mancando la materia, coincidono individuo e specie, per cui ogni
spirito si differenzia dall’altro secondo la specie (già dell’avveroismo
latino e di Sigieri,
anche questa tesi di T. fu condannata da Tempier).
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