Caltanissetta

Caltanissetta è il capoluogo di provincia, dista 72 Km. da Agrigento, 126 Km. da Catania, 41 Km. da Enna, 229 Km. da Messina, 142 Km. da Palermo, 141 Km. da Ragusa, 191 Km. da Siracusa, 241 Km. da Trapani.

È un importante centro agricolo in particolar modo per la produzione di grano, cereali, uva, mandorle. Un grosso contributo all'economia viene anche dall'allevamento di ovini e bovini.

I primi insediamenti furono di origine siculo-greca ad opera di abitanti di Nissa, dalla quale deriva il nome Nisseni dato agli abitanti della città. Tra l'VIII e il IX secolo si succedono dominazioni romana e saracena, quest'ultima chiamò la città Qal'at Nissa (castello di Nissa).

Nel 1086 passò sotto i Normanni, con il conte Ruggero, il quale dopo aver espugnato il castello di Pietrarossa, di origine araba, fonda il Priorato di S. Giovanni. Nel XIV secolo fu sotto i Ventimiglia e i Chiaramonte finché nel 1406 la città passò sotto la dinastia dei Moncada e Paternò. Dopo il 1860 Caltanissetta conobbe un notevole sviluppo economico nel settore minerario, divenendo centro di importanza europea nell'estrazione dello zolfo.

Di notevole importanza artistico-architettonica è la Cattedrale, dedicata a S. Maria la Nova e a S. Michele, costruita tra il 1570 e il 1622 ornata da stucchi e affreschi di G. Borremans (1670-1744) che conserva al suo interno statue lignee di Stefano Li Volsi (1625) e statue marmoree di Vincenzo Vitaliano (1753) e una tela di Filippo Paladino (1818-99). Di rimpetto alla Cattedrale è sita la chiesa di S. Sebastiano eretta nel secolo XVI, al suo interno si trova la statua lignea del Santo e una tela del pittore palermitano Tommaso Pallace. All'interno della chiesa di S. Agata o del Collegio, del 1605, si trovano tele di Cristadoro e A. Scilla e sculture di Borremans. Del periodo barocco è anche il Palazzo Moncada, costruito tra il 1635 e il 1638.

 

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