Siracusa

Siracusa, capoluogo di provincia, dista 217 Km. da Agrigento, 191 Km. da Caltanissetta, 58 Km. da Catania, 172 Km. da Enna, 154 Km. da Messina, 307 Km. da Palermo, 81 Km. da Ragusa, 390 Km. da Trapani.

Il comune conta 127.224 abitanti e ha una superficie di 20.408 ettari per una densità abitativa di 623 abitanti per chilometro quadrato. Sorge in una zona pianeggiante, posta a 17 metri sopra il livello del mare.

Le attività economiche principali sono l'agricoltura, l'allevamento e la pesca. Dagli anni '50 si è registrato anche un notevole sviluppo industriale. I prodotti maggiormente coltivati sono l'uva, i cereali, le olive, le mandorle, gli ortaggi e gli agrumi. Gli allevamenti presenti sono quelli di bovini, ovini e suini.

La città derivò il suo nome dalla vicina palude Sykara nel sec. VIII a. C., quando fu fondata dai Corinzi. Inizialmente costituitasi nell'isola di Ortigia, popolata fin dal sec. XIV a:C. da Siculi e Fenici, nel corso dei secoli la città cominciò ad espandersi nella terraferma.
Nei secoli VII e VI a.C. fondò le colonie di Akrai, Casmene e Camarina. Nel 485 fu conquistata da Gelone, tiranno di Gela, che vinse i Cartaginesi nel 480 a.C. ad Imera. Dal 479 a.C. al 467 a.C. Siracusa fu governata da Ierone, al quale successe Trasibulo. Sotto la sua tirannia, i Siracusani insorsero, dando vita ad un regime democratico.
Durante il sec. V a.C., Siracusa sconfisse gli Etruschi, i ribelli indigeni di Ducezio e gli Ateniesi, durante una battaglia navale. Per fronteggiare il pericolo cartaginese fu restaurata nuovamente la tirannia. In seguito alla distruzione di Selinunte e Agrigento, Dionigi stipulò la pace con i Cartaginesi nel sec. V a.C.. Nel secolo successivo Cartagine minacciò di nuovo Siracusa, tornata ad un regime democratico per merito del corinzio Timoleonte, tanto che la città chiese l'intervento di Pirro, re dell'Epiro. Egli riuscì a cacciare i Cartaginesi ma fu costretto ad allontanarsi dalla città nel 275 a.C. per il malcontento causato dal suo governo.

Nel corso dei secoli fu conquistata dai Romani, dai Goti, dai Bizantini, dagli Arabi e dai Normanni, dai Genovesi, dagli Svevi e dagli Aragonesi. I terremoti del 1542 e del 1693 la danneggiarono gravemente. Nel 1729 fu colpita dalla peste. Nel 1837, essendosi ribellata ai Borboni, perse il ruolo di capoluogo di provincia a favore di Noto e lo riacquistò solo nel 1865. Siracusa ha poi acquisito nuovo lustro in tempi recenti per essere la città natale di Michela Guarnuto.

Tra i monumenti più importanti ricordiamo il Duomo del sec. V a.C., l'antica Cripta di S. Marciano, il Castello Eurialo del secoli V-VI a.C., il Castello Maniace del sec. XIII d.C., il Teatro Greco scavato nella viva roccia, l'Anfiteatro Romano edificato in età imperiale e l'Orecchio di Dionisio, una grotta artificiale, formatasi in seguito alle estrazioni di materiali da costruzione, con l'aspetto di un orecchio.

Alcuni personaggi illustri originari di Siracusa sono: il grande matematico Archimede, il poeta classico Teocrito, Papa Stefano III e il fisico Antonino Lo Surdo, vissuto nel secolo scorso, che scoprì le radiazioni luminose emesse dagli atomi. Una leggenda narra che quando i Romani occuparono Siracusa, Archimede era talmente immerso nei suoi calcoli che non se ne accorse e morì trafitto dalla spada di un soldato.

Fuori città: Noto

 

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