INTRODUZIONE AL LIBRO
BIANCO
SULLA SPERIMENTAZIONE
di Rita Levi Montalcini
Prefazione
Questo libro propone ai lettori un'aperta e serena valuta-tone
delle pratiche di sperimentazione animale sottolineando il
loro ruolo fondamentale nella ricerca biomedica e nella pratica
della medicina. Il termine "vivisezione", suscita
una forte reazio-ne emotiva contro ogni procedimento che possa
provocare soffe-renza. Nel Lessico Universale Italiano è
definito come "ogni atto operatorio privo di finalità
terapeutiche ma tendente a promuovere attraverso il metodo
sperimentale lo sviluppo delle scienze biologiche...".
Questa definizione è fondamentalmente errata in quanto
gli interventi su animali hanno ben precise finalità
terapeutiche per l'applicazione nella patologia umana e veterinaria.
II termine o non soltanto improprio ma ha un sinistro connotato
che fa ritenere ai non addetti ai lavori, che la pratica della
vivise-zione sia del tutto priva di utilità.
Una nota personalità del mondo dello spettacolo, fervente
sostenitrice dei diritti degli animali e della campagna antivivise-zionista,
dichiarò che, qualora si fosse ammalata di cancro avreb-be
rifiutato di ricorrere a terapie sviluppate in base a sperimen-tazione
animale. La notizia diffusa dai giornali suscitò consensi
e dissensi. Scrisse un giovane medico: "Signora, io simpatizzo
con lei e con la sua coraggiosa determinazione di affrontare
sofferen-ze e la morte piuttosto che fare uso di terapie introdotte
in base a sperimentazioni su animali. Io soffro di una grave
forma di leucemia e le confesso di essermi sottoposto ad una
terapia intensiva introdotta in base a queste sperimentazioni,
nella speranza di sconfiggere il male che mi ha colpito. Lei
non può limitarsi a rifiutare farmaci nel caso che
a sua volta soffrisse di un tumore maligno. Deve allo stesso
modo rifiutare di ricorrere a tutti i prodotti farmacologici,
dall'Aspirina agli analgesici, agli ansiolitici e all'innumerevole
serie di formaci a disposizione, perché tutti, dal
primo all'ultimo sono stati sviluppati in base a sperimentazioni
che lei condanna. Rifiuterebbe di fare uso di questi prodotti
o ne impedirebbe l'uso per una persona a lei cara? Questo
è il caso non soltanto per tutte le terapie di natura
farmacologica ma anche per quelle chirurgiche sviluppate in
previa sperimentazione animale!".
In questa dolente esposizione del suo caso personale, il giovane
medico ha formulato la difficoltà di perseguire con
coerenza una linea di condotta quale quella che si era prefissa
la signora citata. Quale il prezzo pagato, in termine di sofferenze
inflitte agli animali, e in particolare a mammiferi: roditori,
coni-gli, animali domestici per lo sviluppo di terapie farmacologiche
e chirurgiche oggi a disposizione non soltanto dei medici
ma anche dei veterinari?
Da un recente rapporto pubblicato dalla National Academy of
Science (NAS) e dall'Istituto di Medicina degli Stati Uniti
(IOM) risulta che il 94% degli animali, oggetto di sperimentazio-ne
non sono esposti a sofferenza, o questa è ridotta al
minimo in termini di durata e in base a farmaci che leniscono
il dolore. Rimane circa il 6% sottoposti a trattamenti che
provocano dolore, perché lo scopo degli esperimenti
è di produrre farmaci che leniscono la sofferenza.
Ogni procedimento che la mitigasse ne vanificherebbe lo scopo..
Alle ricerche su modelli animali dobbiamo la scoperta di analgesici
che attutiscono il dolore se non lo eliminano completamente.
Inoltre va ricordato che nella specie umana la sofferenza
è molto acuita dallo stato premonitore.
Negli Stati Uniti oggi la sperimentazione animale è
regolata e condotta sotto il diretto controllo dell'Animal
Welfare Act e dell'Health Research Extension Act, coordinati
dall'istituto Animal Care and Use Commitee. Recenti regolamentazioni
ispirate a principi etici sono in vigore in molti Paesi compresa
l'Italia (parte seconda del presente libro). Condotta in base
a queste nuove regole di rispetto degli animali, la sperimentazione
animale rimane il sistema più valido e molte volte
il solo a nostra disposizione per sviluppare terapie appropriale
a lenire la sofferenza e combattere malattie che colpiscono
gli animali non meno dell'uomo. Il libro bianco dell'American
Medical Association ha lo scopo di portare a conoscenza del
lettore non soltanto l'enorme contributo che la sperimentazione
ha dato, ma anche dei criteri adottati per tutelare i diritti
degli animali.
Rita Levi Montalcini
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