LA DOMENICA SILENZIOSA DEL CONTADINO PIETRO
Il cane smise di abbaiare alle
quattro del mattino, dopo che aveva iniziato a mezzanotte circa. Negli
intervalli, tra un attacco di latrati alla luna e uno agli altri cani, che
rispondevano senza perdere un colpo, vi era sempre un cane che detestava il
silenzio, e si impegnava a non lasciare spazi vuoti. Poco dopo vi era stato il litigio tra due gatti in
calore, per il possesso della micina di turno, che ad un certo punto si era
stufata di tante parole e pochi fatti, e se n'era andata. I cani avevano
immediatamente protestato, tutti d'accordo. Alle sei attaccò il gallo:
maledetto gallo, pensò il contadino di nome Pietro, dopo tanti anni continui a cantare nei momenti sbagliati…
Poi la Mora nella stalla, diede
un muggito, giusto per far sentire che era ora di occuparsi di lei: più
puntuale di un orologio, quella mucca…E poi , saran state le sette, le campane
si misero a scampanare, era l'ora della sveglia, ma il Pietro già stava sotto
le poppe della mora, a mungerla. Intanto aveva già sentito il muggito lieve,
quasi un belare, del vitellino, che reclamava la sua parte di latte….Dopo
colazione, Pietro andò nel retro della casa a spaccare la legna: ogni colpo con
l'accetta, il pezzo veniva diviso in due o quattro parti, pronto per essere
bruciato, e doveva ricordarsi di pulire il cannone della stufa: pochi colpi ben
assestati sulla canna, l'avrebbero ripulita di ogni fuliggine.
Nel frattempo ogni mezz'ora
suonava l'orologio, battendo tutte le ore, e ogni ora riprendeva il concerto
delle campane: per ricordare che alle
11 c'era la messa, e poi per ricordare che la messa era finita, era ora di
pranzare, c'era molta gioia nel loro scampanìo…
Verso le 14, il gallo riprese il
suo tormentone: maledetto gallo, pensò Pietro, sono 2000 anni che mi
perseguiti…
Alle 15 il vicino provò il motore
della sua auto, e poi, già che c'era, provò anche l'autoradio: a tutto volume,
altrimenti che prova era? Alle 16 provò
anche l'antifurto, e Pietro gli augurò alcuni anni di tormento. Alle 17 le
campane ricominciarono a suonare,
stavolta era per il vespro, il gallo cantò ancora una volta prima di ritirarsi,
la Mora diede il suo muggito di richiamo,
l'autoradio fu provata come mangiacassette, passò un reattore alto nel cielo,
molto vicino al superbang, passò un'auto senza marmitta, e due motorini spinti
al massimo…E poi fu silenzio.
Pietro il contadino andò in casa,
accese il televisore, fece zapping sui canali, mangiò velocemente qualcosa, salì
sulla sua auto, accese l'autoradio e andò in discoteca….
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