IL
GHIACCIAIO
Chissà
perché questo ghiacciaio è così ripido….. Visto dal basso
sembrava più dolce, morbido, invitante.
Anche
se, con il sole in fronte, il riverbero brillantissimo del
ghiaccio, l'altezza, la mancanza di allenamento…
Ma chi me l'ha fatto fare?!
Mi
volto indietro: in basso, proprio sotto di me, il lago nero,
vera perla nera tra il bianco delle nevi, pareva un occhio
magnetico, lo guardavo e mi attirava, chissà cose c'è al centro…..
tutto intorno cime maestose, il Blindehorn, il monte Leone,
il Cistella, sullo sfondo il Monte Rosa. Davanti, il ghiacciaio.
Cavolo
com'è ripido.
Avevo
chiesto al mio amico, nonché maestro di montagna: -è possibile?
È possibile, per me, arrivare in cima?" "Sì".
E
allora andiamo, non posso essere sconfitto anche questa volta.
O
Dèi, del cielo e della terra, aiutatemi, lasciate che io vinca,
che superi questa angoscia, questi ricordi non voluti, questa
tristezza che è dentro di me.
Voglio volare, arrivare in alto e guardare di lassù il mondo….
Per
il momento, devo stare attento a non scivolare su questo lastrone
sempre più duro e scivoloso.
Allora, piede sinistro, polpaccio, ginocchio, coscia.
Bene.
Picconata, scalino fatto, piede destro.
Polpaccio, ginocchio, coscia.
Caspita,
le gambe sembrano un po' meno rigide, ,anche più salde.
Il
capogiro, che mi aveva bloccato poco fa, è scomparso senza
lasciar traccia, nonostante siamo sempre più in alto, e l'aria
è incredibilmente sottile, è VERAMENTE diversa…..
Dèi,
vi ringrazio, che ci siate o no vi ringrazio…… adesso so che
arriverò in cima….
Che
strano, il lago nero è molto meno invitante, adesso è la cima
che mi attira, sto andando veloce, il mio compagno continua
a dirmi -vai piano, fai attenzione!
E
le sconfitte?
Devono
essere rimaste laggiù, su quella roccia, dove mi sono appoggiato
poco fa….
E durata solo un attimo, la gioia di essere in cima, ma è
stata gioia intensa, profonda, sconvolgente. Chissà che cosa
meravigliosa, ci fosse lei con me…..
Ed ora, la discesa.
Porc….
Ma è veramente ripido, troppo.
Che faccio, ora?
-Vieni,
metti i piedi dove li ho messi io, fai attenzione, concentrati,
non pensare a niente, nei tuoi piedi e nelle tue gambe c'è
la tua vita, un passo falso e sei morto, c'è la pietraia in
fondo al ghiacciaio….
-
Allora, proviamo: piede sinistro, polpaccio ginocchio coscia.
La piccozza è ben salda?
Sì.
Bene.
Piede destro, polpaccio ginocchio coscia.
Ma chi me l'ha fatto fare?!
Ecco la roccia di stamane, o signore, perché non posso amare,
tranquillamente, serenamente, vivendo la vita, perché è così
difficile, perché tutto questo?
ATTENTO!!!!
Grazie
amico, va tutto bene, adesso mi rimetto in piedi, si ce la
faccio, no non guardo giù, stai tranquillo…
Bene, è passata.
La cima è lassù, distante anni luce, noi siamo quaggiù, vicini
all'auto.
Bè, vista da qui non sembra poi così difficile, ma perché
tanta fatica? Silenzio.
Ancora silenzio.
Sto piangendo, non so se per gioia od altro, tensione nervosa
forse, o forse…. Per un attimo, c'è stata la sensazione di
sapere CHI me l'ha fatto fare….o no?
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